Mobilità compensativa o interscambio
Si basa sull’accordo fra due dipendenti con uguale qualifica e pari profilo professionale, stesso inquadramento economico e comporta un vero e proprio scambio di posto fra i due soggetti interessati. Nonostante la discrezionalità lasciata alle singole amministrazioni, l'interscambio è un ottimo metodo per coniugare le proprie esigenze personali e professionali. Per quanto riguarda l’ente datore di lavoro, lo svantaggio dovuto alla perdita di una risorsa è nullo o comunque ridotto ai minimi termini. Per questo motivo una pratica di mobilità compensativa ha maggiori probabilità di successo rispetto a quella volontaria.
La mobilità dipendenti pubblici viene regolamentata dall’art. 33 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n.29. Si tratta di un procedimento che potrebbe essere richiesto da:
il dipendente interessato;
l’amministrazione di appartenenza;
l’amministrazione di destinazione.
Inoltre, è necessario per ogni operazione di mobilità stabilire quanti posti possono essere destinati alle selezioni interne e le graduatorie e la quantità di posti a coprire tramite concorsi pubblici. È proprio qui, nei posti destinati alla selezione pubblica, dove è possibile individuare i posti da utilizzare per mobilità o passaggi diretti.
Per avviare un’operazione di mobilità dipendenti pubblici, una volta confermata la disponibilità del posto vacante da coprire, è necessario presentare alcuna documentazione:
Domanda di “Nulla Osta”;
Domanda di Trasferimento;
Curriculum Vitae.
Questi documenti devono essere inviati alle due amministrazioni coinvolte, quella di appartenenza e quella di destinazione. In questo modo, possono mettersi d’accordo nell’accettazione oppure no del trasferimento.
Bisogna sottolineare che un’operazione di mobilità dipendenti pubblici non implica l’estinzione del rapporto di lavoro ma la continuazione di questo con la nuova amministrazione di appartenenza.
L'OPI Teramo rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti, inviateci le vostre richieste
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Si comunica che il recupero crediti delle annualità non versate è stato affidato alla "SOGET" Società di Gestione Entrate e Tributi
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: