Il dibattito sul vincolo di esclusività che lega gli infermieri dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ha finalmente raggiunto un punto di svolta. La proposta di riforma oggi in discussione non è solo una modifica normativa: è il riconoscimento di un principio fondamentale di equità professionale e un passo avanti nella piena valorizzazione dell’identità dell’infermiere come professionista autonomo e competente.
La dignità professionale passa anche dalla libertà di esercizio
Dal punto di vista dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo, l’abolizione del vincolo di esclusività rappresenta un cambiamento culturale prima ancora che organizzativo. Non si tratta di introdurre privilegi, ma di correggere una disparità storica tra professioni sanitarie. Gli infermieri, formati con un percorso universitario e costantemente aggiornati, devono poter essere messi nelle condizioni di esercitare le proprie competenze anche al di fuori del rapporto di lavoro subordinato con il SSN, così come già avviene da tempo per la classe medica.
È importante ricordare che attualmente esiste una possibilità, seppur limitata, di superare il vincolo di esclusività: l’autorizzazione può essere concessa dalle aziende sanitarie di appartenenza, ma resta soggetta a vincoli orari ben precisi e alla valutazione discrezionale dell’ente. In molti casi, questa facoltà si traduce in una concessione temporanea, incerta e non programmabile, che di fatto non consente un reale sviluppo dell’attività libero-professionale.
Un’evoluzione coerente con le sfide attuali della sanità, l'Ordine guarda a questa proposta come a una naturale evoluzione del ruolo infermieristico all’interno di un sistema sanitario in trasformazione. La medicina di prossimità, le case di comunità, l’assistenza territoriale e le risposte ai bisogni delle cronicità richiedono professionisti in grado di operare in autonomia, con responsabilità e continuità.
In questo contesto, mantenere vincoli rigidi e anacronistici significa ostacolare l'efficienza del sistema e sottovalutare il potenziale di una categoria che ha già dimostrato, in emergenza come nella quotidianità, di essere pilastro irrinunciabile del sistema salute.
Valorizzazione, crescita e riconoscimento, superare l’esclusività non vuol dire alimentare il “doppio lavoro”, ma permettere un esercizio plurale della professione, entro confini normativi chiari e in linea con le responsabilità etiche e professionali dell’infermiere. Questo percorso porterebbe a una valorizzazione delle competenze, alla possibilità di sviluppare specializzazioni, a un miglioramento della qualità della vita lavorativa e alla crescita economica legittima e trasparente.
Per il nostro Ordine, sostenere questa apertura non significa abdicare al controllo o all’etica della professione, ma anzi rafforzare il senso di appartenenza e la responsabilità professionale. È proprio in questa libertà regolata che può maturare un’identità ancora più forte e riconosciuta dell’infermiere come professionista autonomo, titolare di competenze, non subordinato a ruoli ancillari ma parte attiva nei percorsi di cura.
L’abolizione del vincolo di esclusività, se approvata, non sarà solo un passaggio legislativo. Sarà il riconoscimento pieno del valore e del ruolo dell’infermiere nel nuovo paradigma della sanità pubblica e privata. L’Ordine professionale è chiamato a sostenerne l’attuazione con responsabilità, garantendo che questa apertura si traduca in crescita della qualità dell’assistenza, in maggiore soddisfazione professionale e in un rafforzamento dell’etica e della deontologia.
È tempo di considerare gli infermieri per ciò che realmente sono: professionisti, e non semplici esecutori. Il superamento del vincolo di esclusività rappresenta un passo concreto in questa direzione.
Ieri, ( 14 Luglio) nella splendida cornice di Teramo, si è svolta la manifestazione “Giochi senza Barriere”, un evento dedicato all’inclusione, allo sport e alla socialità senza discriminazioni di alcun tipo. L’iniziativa ha visto la partecipazione attiva di numerose associazioni e realtà locali impegnate nel promuovere il benessere e la piena integrazione di tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo era presente, con uno stand informativo dedicato all’educazione sanitaria. Grazie alla collaborazione con gli organizzatori, l’Ordine ha potuto fornire materiali, informazioni e consulenze sulle buone pratiche per la salute, sottolineando l’importanza di prevenzione, cura e attenzione alle esigenze di ogni individuo.
La presenza dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche è stata particolarmente significativa, in quanto i temi dell’educazione sanitaria e dell’attenzione alle persone sono strettamente connessi alla missione dell’Ordine stesso.
Gli infermieri, infatti, rappresentano un punto di riferimento fondamentale per la salute pubblica e per la promozione di stili di vita sani e inclusivi.
Un ringraziamneto partticolare agli organizzatori dei giochi, alla consigliera OPI Federica Delli Compagni per il lavoro svolto all'interno della commissione interna "terzo settore" che ha l'intento di connettere l'Ordine a queste realtà così importante per il tessuto sociale a tutti i vari consiglieri intervenuti e ai diversi colleghi che si sono uniti in questa splendida serata.
L’evento “Giochi senza Barriere” ha così rappresentato non solo un momento di sport e divertimento, ma anche un’occasione per rafforzare la sensibilità collettiva verso l’inclusione e la cura della persona, valori condivisi dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo.
Anche quest'anno l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo ha preso parte con entusiasmo alla manifestazione “Bimbi in Piazza”, evento ormai iconico della nostra provincia, dedicato ai più piccoli e all’intera comunità.
Come di consueto, è stato allestito uno stand informativo incentrato sull’educazione sanitaria e sulla promozione di corretti stili di vita. Un’occasione preziosa per sensibilizzare grandi e piccini su temi fondamentali per la salute e il benessere quotidiano.
Siamo stati felici di collaborare anche alla realizzazione dei gadget riservati ai piccoli campioni della scuola calcio Sannicolese, che con la loro energia e il loro entusiasmo hanno animato la giornata.
Tra i momenti più apprezzati, la dimostrazione pratica di disostruzione delle vie aeree e BLSD, che ha suscitato grande interesse e partecipazione da parte del pubblico. Una dimostrazione importante che può davvero fare la differenza in situazioni di emergenza.
“Bimbi in Piazza” si è confermata ancora una volta un successo. Oltre ai bambini, veri protagonisti della manifestazione, si sono alternati spettacoli, testimonianze, interventi di associazioni e rappresentanti delle istituzioni locali. Tutti uniti nel segno della solidarietà, dell’inclusione e del senso di comunità.
Un ringraziamento speciale va agli organizzatori, che ogni anno ci coinvolgono in questa iniziativa straordinaria. Per noi è sempre un onore partecipare e portare il nostro contributo a un evento che celebra i valori in cui crediamo profondamente.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: