L'Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Teramo, in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio 2025, ha voluto esprimere un forte messaggio di vicinanza e impegno contro ogni forma di guerra, violenza e discriminazione.
Condividendo il richiamo alla memoria e alla speranza, gli infermieri teramani hanno rinnovato il loro sostegno a una società basata sulla pace, sulla solidarietà e sulla dignità umana, valori che ogni giorno vivono nel loro lavoro al fianco delle persone più fragili.
Le parole di Liliana Segre, «che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati», hanno rappresentato il filo conduttore di questa riflessione, simbolo di speranza e di rinascita anche nei momenti più oscuri.
L'Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Teramo ha voluto, così, non solo ricordare le atrocità del passato, ma anche riaffermare il proprio impegno contro tutte le forme di violenza e sofferenza, portando avanti, con la stessa passione e dedizione che contraddistingue il loro lavoro quotidiano, il messaggio di un mondo migliore, libero dalla guerra e dalla discriminazione.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo esprime una ferma e decisa condanna verso ogni forma di guerra e violenza. Come professionisti della cura e della salute, siamo profondamente impegnati nella salvaguardia della vita e della dignità umana, valori che ogni conflitto armato calpesta brutalmente.
In particolare, ci uniamo al dolore e all’indignazione per la tragica perdita di vite umane innocenti, con un pensiero speciale rivolto ai bambini, vittime inermi e indifese di atti di barbarie che non trovano giustificazione alcuna. Ogni bambino rappresenta il futuro e la speranza del mondo, e ogni vita spezzata è un richiamo alla responsabilità collettiva di difendere la pace e l’umanità.
Ribadiamo con forza il nostro impegno nel promuovere i valori di solidarietà, rispetto e fratellanza, e nell’alimentare una cultura della pace che ponga fine a ogni sofferenza inutile e ingiusta. Invitiamo tutti a riflettere sull’urgenza di costruire un mondo più giusto e umano, dove nessuno debba più piangere per l’insensatezza della violenza.
La situazione nei principali ma non unici conflitti rispetto alla perdita di vite umane ci dicono:
Per quanto riguarda Gaza, il numero delle vittime degli scontri nella Striscia di Gaza riferito dal Ministero della Salute palestinese potrebbe essere sottostimato di almeno il 40%: il bilancio reale potrebbe aver già superato quota 70.000 morti (per il 59% donne, bambini e anziani).
Lo indica un'analisi statistica indipendente pubblicata sulla rivista The Lancet dai ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine, guidati dall'epidemiologa Zeina Jamaluddine.
Gli studiosi stimano che dall'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 fino al 30 giugno 2024 le vittime della guerra a Gaza sarebbero state 64.260, un numero nettamente superiore ai 37.877 morti riportati per lo stesso periodo dal ministero della Salute palestinese (che nel suo ultimo bilancio aggiornato al 9 gennaio 2025 ha riferito un totale di 46.006 morti in 15 mesi di guerra). Secondo i calcoli dei ricercatori, lo scorso ottobre il numero totale di decessi per lesioni traumatiche avrebbe già superato quota 70.000 (fonte ANSA).
Il bilancio dei morti della guerra in Ucraina ha ormai raggiunto cifre drammatiche. A circa 1000 giorni dall’inizio del conflitto, secondo le forze armate di Kiev sono 719.240 i soldati russi uccisi o feriti nel Paese dal 22 febbraio 2022. Il 2024, secondo le stime ucraina, sarebbe stato pesante per le forze russe, con circa 360mila vittime da inizio anno. Mosca spinge intanto sull’aumento dei fondi destinati alle truppe, così da incentivare l’arruolamento. Le Nazioni Unite stimano la presenza in Russia di circa 37,7 milioni di persone con età compresa tra i 20 e 59 anni, il che indicherebbe per Mosca la possibilità di sopportare perdite ingenti per anni, almeno sotto il profilo numerico delle forze armate, escludendo eventuali difficoltà nella fornitura di mezzi e attrezzature militari.
Le perdite ucraine
Nel campo ucraino, secondo stime degli alleati occidentali basate su report confidenziali emersi di nuovo a settembre 2024, sono circa 80mila i soldati di Kiev morti in battaglia dall'inizio della guerra, mentre sarebbero circa 400mila quelli feriti. Cifre che, hanno commentato a più riprese diversi analisti, sarebbero in realtà sottostimate (fonte SKY tg24).
Si portano a conoscenza gli iscritti che gli uffici dell'OPI Teramo rimarranno chiusi dal 24-12-2024 al 06-01-2025
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: