Proponiamo il video con sottotitoli in Italiano della ricostituzione del vaccino Pfizer illustrata dalla GIG CYMRU NHS WALES
Ogni 30 minuti un paziente colpito da ictus, che poteva essere salvato, muore o subisce un'invalidazione permanente.
Circa 15 milioni di persone soffrono di ictus ogni anno in tutto il mondo.
Rappresenta la seconda causa principale di decesso nel mondo e la causa primaria di invalidità negli adulti.
Sebbene l'incidenza dello stesso sia più alta tra gli anziani, due terzi degli ictus in tutto il mondo si verificano in persone di età inferiore a 70 anni.
Una standardizzazione dei processi assistenziali e la riduzione dei tempi di intervento ne migliorerebbe l'esito clinico.
Occorre individuare migliori strategie di trattamento e prevenzione, acquisire una maggiore consapevolezza delle esigenze dei pazienti con questa patologia e dei loro familiari, introdurre trattamenti efficaci e monitorarne l'evoluzione.
L'obiettivo generale è fornire una preparazione teorica avanzata agli infermieri che già operano nell'assistenza dei pazienti affetti da patologie neurologiche tempo-dipendente e in particolare stroke.
Basti pensare che, grazie allo sforzo speso nell'ottimizzazione dei processi extra ed intra ospedalieri, il Door to Needle è sceso da 91 minuti (prima del 2014) sino a 30 minuti, portando a un chiaro miglioramento dell'outcome dei pazienti (Eso European stroke Organisation- Angels).
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: