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Vi segnaliamo: Terapie Digitali, una Opportunità per l’Italia. Una Call to Action per l’adozione nella pratica medica

authentication-standing-physician-stylish-iconsLa ricerca di nuove terapie, vocazione antica quanto l’umanità, è condizionata da conoscenze scientifiche e tecnologie disponibili nelle diverse epoche storiche.

 

Per millenni, la fonte principale dei principi attivi delle terapiesono state erbe e piante. Nel XIX secolo la chimica moderna iniziava il percorso che avrebbe condotto ai principi attivi di sintesi e alla commercializzazione dell’aspirina, con la quale nel 1899 nasceva la moderna terapia farmacologica. Grazie ai progressi dell’ingegneria genetica degli anni ‘70, con la commercializzazione dell’insulina ricombinante nel 1982 iniziava l’era delle terapie biotecnologiche. L’approvazione nello scorso decennio dei primi prodotti di terapia avanzata, le terapie geniche e cellulari, segnava l’ulteriore tappa di questo percorso. 

 

Oggi siamo agli inizi di una nuova fase della evoluzione terapeutica, che nel digitale trova la tecnologia abilitante e la fonte di nuovi principi attivi. Seppur presenti con diverso nome dai primi anni ’10, la commercializzazione nel 2019 delle prime Terapie Digitali (Digital Therapeutics) approvate dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti segna, a nostro giudizio, l’inizio della nuova era delle Terapie Digitali. 

 

Una nuova classe di interventi terapeutici

 

Si tratta di una nuova classe di interventi medici a finalità terapeutica, sviluppati con sperimentazione clinica randomizzata e controllata a finalità confirmatoria, approvati da enti regolatori, rimborsabili da servizi sanitari pubblici e/o privati, prescrivibili dal medico. Si tratta di terapie nelle quali il principio attivo non è una molecola, ma un software...

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La ricerca di nuove terapie, vocazione antica quanto l’umanità, è condizionata da conoscenze scientifiche e tecnologie disponibili nelle diverse epoche storiche.

Per millenni, la fonte principale dei principi attivi delle terapiesono state erbe e piante. Nel XIX secolo la chimica moderna iniziava il percorso che avrebbe condotto ai principi attivi di sintesi e alla commercializzazione dell’aspirina, con la quale nel 1899 nasceva la moderna terapia farmacologica. Grazie ai progressi dell’ingegneria genetica degli anni ‘70, con la commercializzazione dell’insulina ricombinante nel 1982 iniziava l’era delle terapie biotecnologiche. L’approvazione nello scorso decennio dei primi prodotti di terapia avanzata, le terapie geniche e cellulari, segnava l’ulteriore tappa di questo percorso. 

Oggi siamo agli inizi di una nuova fase della evoluzione terapeutica, che nel digitale trova la tecnologia abilitante e la fonte di nuovi principi attivi. Seppur presenti con diverso nome dai primi anni ’10, la commercializzazione nel 2019 delle prime Terapie Digitali (Digital Therapeutics) approvate dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti segna, a nostro giudizio, l’inizio della nuova era delle Terapie Digitali. 

Una nuova classe di interventi terapeutici

Si tratta di una nuova classe di interventi medici a finalità terapeutica, sviluppati con sperimentazione clinica randomizzata e controllata a finalità confirmatoria, approvati da enti regolatori, rimborsabili da servizi sanitari pubblici e/o privati, prescrivibili dal medico. Si tratta di terapie nelle quali il principio attivo non è una molecola, ma un software.

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OMS a Wuhan per studiare la comparsa e propagazione del Covid-19

organizzazione-mondiale-sanita-opi-teramoUna squadra dell'Organizzazione Mondiale della Sanità a Wuhan per studiare come il virus sia comparso e di come si sia propagato, nel video Dr Peter K. Ben Embarek, facente parte del team, ci spiega le ragioni ed i motivi di questa spedizione.

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L’appello di ordini e sindacati sui vaccini: “Con la scienza a difesa della salute e del lavoro”

federazione-nazionale-infermieriL’avvio della campagna vaccinale segna un punto di primaria importanza nella lotta che tutto il paese, ma più in generale l’umanità, sta combattendo contro la malattia da Covid-19.

Per questo i rappresentanti della Organizzazioni Sindacali e degli Ordini Professionali a cui afferisce la totalità del personale coinvolto dalla prima fase della campagna vaccinale (Fnopi, Fnomceo, Fnopo, Fno Tsrm-Pstrp, Coas; Funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil; Fials, Nursind, Nursing Up, Fsi Usae, Anaao Assomed, Cimo Fesmed, Fp Cgil Medici e dirigenti Ssn, Cisl Medici, Uil Fpl Coord.to Naz.le Aree Contrattuali Medica Veterinaria e Sanitaria, Aaroi Emac, Fvm Fed. Veterinari e Medici, Fassid) hanno dichiarato in un documento congiunto l’impegno a far sì che la campagna possa svolgersi nel modo migliore e con la più alta partecipazione possibile perché “da questa pandemia si uscirà soltanto affidandosi alla scienza e alle sue evidenze, esercitando fino in fondo il proprio ruolo nel rispetto prima di tutto dell’etica professionale di ognuno”

“Per questo – proseguono – ci ritroviamo e facciamo nostre le recenti parole del Presidente della Repubblica: “La scienza ci offre l’arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. (…) Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili”. Impegno, senso del dovere e della responsabilità che deve riguardare anche chi deve provvedere affinché siano messe a disposizione le dosi e gli strumenti indispensabili perché la campagna possa svilupparsi in modo ordinato, omogeneo ed efficiente, con il coinvolgimento di tutti i professionisti, ognuno per la propria competenza”.

“Con altrettanta chiarezza – concludono – ci sentiamo di affermare che va compiuto ogni sforzo, da parte di chi ne ha la responsabilità, per intensificare consistentemente l’opera di informazione e sensibilizzazione rivolta a chi dovesse nutrire dubbi o contrarietà, superando le lacune che tuttora su questo versante si registrano, nella convinzione che i benefici, per i singoli e per la collettività, derivanti da un’efficace svolgimento della campagna vaccinale saranno via via evidenti e tali da eliminare qualsiasi sacca di sfiducia che non derivi da ideologiche e irricevibili posizioni negazioniste. Al contrario, facendo ancora riferimento alle parole del Presidente della Repubblica, abbiamo bisogno di costruttori, e i professionisti sanitari e socio sanitari non hanno mai smesso di esserlo”.

A QUESTO LINK IL DOCUMENTO CONGIUNTO

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Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
  • Legge 42/99
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