Anno internazionale dell’infermiere: l’Organizzazione mondiale della Sanità ha proclamato il 2020 Anno internazionale dell’Infermiere e dell’Ostetrica.
Dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 l’OMS e i suoi partner (Consiglio internazionale degli infermieri ICN, Nursing Now, Confederazione internazionale delle ostetriche, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) in uno sforzo di un anno per celebrare il lavoro di infermieri e ostetriche, evidenzia le difficili condizioni che devono spesso affrontare e sostengono un aumento degli investimenti nella forza lavoro infermieristica e ostetrica. solleciteranno i Governi con messaggi chiave che riguardano la professione nell’ottica di un miglioramento complessivo dell’assistenza a livello di tutti i Paesi.
Questi sono i messaggi-chiave dell’Organizzazione mondiale della Sanità che riguardano in particolare la professione infermieristica
1. Anno internazionale dell’infermiere: rafforzare l’assistenza per raggiungere la salute di tutti
Una forza lavoro infermieristica forte è la chiave per il raggiungimento della copertura sanitaria universale.
Educare gli infermieri agli standard internazionali ha un senso economico, aiuta a risparmiare risorse riducendo la necessità di interventi costosi e inutili e aumenta la qualità delle cure e della ‘salute per tutti’.
Nell’anno internazionale dell’infermiere si deve rafforzare l’assistenza infermieristica – e garantire che gli infermieri siano in grado di lavorare al massimo delle loro potenzialità – è una delle azioni più importanti che possiamo fare per ottenere la copertura sanitaria universale e migliorare la salute a livello globale.
Troppo spesso gli infermieri sono sottovalutati e messi nelle condizioni di essere incapaci di manifestare il loro vero potenziale.
Nel 2020 ci proponiamo di garantire che tutti gli infermieri operino in un ambiente in cui siano al sicuro da danni, rispettati/e da colleghi medici e membri della comunità, abbiano accesso a un servizio sanitario funzionante e in cui il loro lavoro sia integrato con le altre cure sanitarie di altri professionisti.
Sviluppando l’assistenza infermieristica, i paesi possono ottenere il ‘triplo impatto’ del miglioramento della salute, della promozione della parità di genere e del sostegno alla crescita economica.
Il rafforzamento dell’assistenza infermieristica avrà i vantaggi aggiuntivi di promuovere l’equità di genere (SDG5), contribuire allo sviluppo economico (SDG8) e sostenere altri obiettivi previsti tra quelli dello sviluppo sostenibile.
2. Rafforzare la leadership e l’influenza degli infermieri per migliorare i servizi sanitari
Gli Infermieri hanno già un ruolo di sostenitori e innovatori nelle loro comunità, nelle cliniche, negli ospedali e nel sistema sanitario. Ma devono anche essere adeguatamente valutati e rappresentati nei ruoli di leadership sanitaria dove possono guidare la politica sanitaria e gli investimenti.
Gli infermieri possono essere la risposta a molti problemi di salute del mondo, ma prima dobbiamo superare le barriere professionali, socioculturali ed economiche che ancora in molti casi li ostacolano.
3. Impegnare volontà e finanziamenti politici per migliorare l’assistenza infermieristica
La copertura sanitaria universale è una scelta politica. Lo stesso vale per gli investimenti in ogni Paese in infermieristica.
4. Anno internazionale dell’infermiere: cinque aree chiave di investimento
Investire in più servizi guidati da infermiere che consentano agli infermieri di lavorare al massimo delle loro potenzialità.
Impiegare più infermieri specializzati.
Rendere gli infermieri centrali per l’assistenza sanitaria di base, fornendo servizi e supervisionando gli operatori sanitari della comunità.
Supportare gli infermieri nella promozione della salute e nella prevenzione delle malattie
Investire nella leadership infermieristica.
Il Primary Nursing è l 'attuale evoluzione del team nursing/ piccole equipe,metodi di erogazione di assistenza in disuso.
IL PN è un metodo di erogazione dell'assistenza fondato sulla relazione ed orientamento ai risultati che prevede un'assegnazione chiara ed individualizzata dei pazienti ad un infermiere di rifermento appunto il Primary Nurse.
Il termine Primary nurse venne utilizzato e teorizzato da Marie Manthey negli anni 70 nell'Ospedale Universitario del Minnesota.
Alcuni teorici statunitensi affermano che il successo di tale metodo non sta soltanto nell'essere un innovativo modo per erogare assistenza ma perchè è un'opportunità per stimolare i professionisti sanitari sempre più annoiati e sfiduciosi verso la professione, a causa del mancato riconoscimento sociale e dall'esclusione dai processi decisionali.
I quattro assiomi del Primary Nursing
1 ATTRIBUZIONI DELLA RESPONSABILITA' PROFESSIONALE NELLA PIANIFICAZIONE DELLE CURE
2 ATTRIBUZIONE DEI PAZIENTI AGLI INFERMIERI.
3 COMUNICAZIONE DIRETTA
4 L' ASSISTENZA 24 ORE SU 24.
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Ancora un anno di tempo per mettersi in pari con i crediti. Nel 2020 il sistema ECM sarà riformato e dopo la proroga "applicheremo le sanzioni".
La Commissione nazionale ECM concede un anno di proroga per acquisire i crediti mancanti: ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2020 per saldare il debito formativo eventualmente accumulato dal 2014 al 2019 compreso.
La proroga- La delibera di proroga non è stata pensata per i ritardatari, ma per difficoltà tecniche: dopo l'ingresso fra le professioni ECM di 200mila nuovi operatori sanitari- come da Legge Lorenzin- il Co.Ge.A.P.S. ha subito un sovraccarico di attività di registrazione, di conseguenza, al 31 dicembre del 2019 non risultava aggiornata la banca dati dei crediti effettivamente maturati dai professionisti.
Inoltre, chi utilizzerà la proroga non avrà le riduzioni previste dal Manuale sulla formazione continua (paragrafo 1.1, punti 1 e 2) ovvero uno sconto del numero di crediti, fino ad un massimo di 30, a seconda del livello di adempimento raggiunto nel triennio 2014-2016.
Nuovo periodo 2020-2022- Nonostante la proroga, il 1 gennaio 2020 è comunque iniziato il nuovo periodo formativo (2020-2022) che prevede il conseguimento di 150 crediti Ecm, "fatte salve le decisioni della Commissione nazionale in materia di esoneri, esenzioni ed eventuali altre riduzioni". L’acquisizione dei crediti formativi stabiliti dovrà essere conseguita entro il 31 dicembre 2022.
Il 2020, un anno di riforma- Nel corso dell'anno il sistema Ecm verrà riformato per "elevare la qualità degli eventi formativi per migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale». lo dichiara il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli. Secondo Roberto Stella, rappresentante Fnomceo in Commissione ECM, quella delle proroghe è una consuetudine destinata a finire. "Inevitabilmente bisognerà tenere conto che le sanzioni ci sono e devono essere applicate" ha dichiarato, annunciando che dal 2020 saranno analizzate le singole situazioni "con buon senso e intelligenza- ha spiegato- ma dove si è mancato l’obbligo in modo palese, ahimè ci toccherà applicare le sanzioni che sono previste».
Nuova Presidenza CoGeAPS - A dicembre, l’Assemblea del CoGeAPS ha rinnovato le cariche eleggendo Presidente Enrico De Pascale "che metterà a disposizione le Sue competenze per la gestione e l’attività del Consorzio in questo importante momento di revisione del sistema ECM"- spiega Anelli. Fra le priorità della nuova Presidenza ci sarà la riorganizzazione del Consorzio e la congruità delle risorse per fronteggiare le attività tecniche delle anagrafiche formative dei professionisti.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: