Una due giorni all'insegna dell'educazione e della prevenzione sanitaria in cui sono stati rilevati anche parametri vitali ad i cittadini.
L'obiettivo dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Teramo è stato centrato in pieno, ovvero "abbracciare" la popolazione sensibilizzandola su temi di prevenzione ed informazione alla salute, valorizzando la nostra professione, centrale su questi temi.
Riproposto, ancora una volta, il tema #opiyourmind, in cui l'ordine di Teramo si apre alle richieste di cittadini e colleghi, cercando di rispondere alle esigenze di tutti.
I ringraziamenti vanno alla popolazione intervenuta, a tutte le associazioni organizzatrici che hanno permesso il nostro insediamento, al sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto che ci ha omaggiato della sua presenza.
Una menzione speciale per i nostri colleghi Luca, Gabriella, Arianna, Valentina, Flavio, Luca DG fondamentali per la riuscita di questa due giorni.
“Durante l’anno – dichiara il presidente dell’OPI, Cristian Pediconi – abbiamo intensificato le iniziative volte ad edificare un rapporto sempre più stretto tra Ordine e cittadini. L’ultima delle quali è ‘OPI Your Mind’ con la quale vogliamo aprire l’Ordine infermieristico al contributo di tutti: dagli iscritti, che possono fornire suggerimenti per migliorare la condizione professionale, ai cittadini che possono inviare richieste, proporre nuovi servizi, interessarsi ai temi che riguardano la sanità”.
Rientra in questo spirito anche la tradizionale “festa di piazza” organizzata come ogni anno in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere che si celebra il 12 maggio. Un vero e proprio villaggio della salute allestito in Piazza Martiri nel quale gli infermieri hanno fornito prestazioni gratuite ai cittadini, informandoli su temi importanti che riguardano la salute. Un’esperienza simile è replicata in questo fine settimana (22 e 23 dicembre) in Piazza Progresso a San Nicolò a Tordino.
“Altro tema che ci sta molto a cuore – prosegue Pediconi – è la lotta all’abusivismo della professione. Per questo abbiamo promosso incontri pubblici per sensibilizzare la popolazione sulla necessità di rivolgersi solo a professionisti iscritti all’Ordine per richiedere prestazioni sanitarie. Senza dimenticare le azioni svolte per promuovere la libera professione”. Altri incontri con la cittadinanza sono stati organizzati nei centri commerciali del territorio, per offrire screening gratuiti, e nelle scuole, per sensibilizzare i più giovani ai corretti comportamenti da adottare in vari contesti e fornire loro le indicazioni in caso di primo soccorso da prestare a vittime di incidenti. L’OPI, inoltre, porta avanti costantemente il rapporto con le associazioni di volontariato del territorio, come la Fidas per la donazione del sangue, e l’Unione Italiana Ciechi.
“Anche nel 2019 – conclude il presidente Pediconi – garantiremo il nostro impegno per essere sempre più vicini alla popolazione dimostrando che per noi infermieri la tutela della salute non è solo una professione, ma una vera e propria missione”.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: