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TRIAGE E MULTICULTURA – CORSO DI APPROFONDIMENTO

Finalità
Il Triage è una fase delicata già per i pazienti italiani, poiché l'ingresso in PS è di solito accompagnato da preoccupazione e sofferenza correlate al proprio problema di salute, che talvolta viene soggettivamente vissuto come molto grave. Il paziente straniero, rispetto a quello italiano, oltre al problema di salute, deve affrontare anche altre difficoltà: linguistiche, culturali e talvolta anche timore di denuncia perché irregolare. L'infermiere di triage, d'altra parte, non può ovviamente disporre di plurali competenze linguistiche e culturali. Tra l'altro le Organizzazioni Sanitarie sono tendenzialmente in ritardo rispetto a questa problematica. La complessità e la grande responsabilità connesse alla funzione di triage sono quindi accresciute di fronte al paziente straniero. In questa fase delicata, in cui inizia il processo di cura in PS possono generarsi conflitti correlati alle diversità che ostacolano o inibiscono un'adeguata presa in carico della persona ed aumentano il carico emotivo e di lavoro dell'operatore talvolta compromettendone la sua operatività, trasformando quindi l'incontro in uno scontro. Il nursing transculturale è un importante modello di approccio al problema, ma risulta di difficile applicazione in Triage, dove l'infermiere vive una situazione particolare, dettata da tempistiche ristrette, ritmi frenetici e un grande afflusso di pazienti. Molti sono gli studi e le iniziative formative che si occupano della dicotomia paziente straniero e Servizi sanitari, ma nessuno di essi ha posto l'attenzione specificamente sulla realtà del Triage. Da queste premesse nasce la necessità di indagare le criticità e le difficoltà vissute dagli operatori e dall'utente immigrato in sede di Triage per individuare strategie di superamento delle stesse. Il corso pone l'attenzione su alcuni elementi importanti della relazione di cura tra professionista ed utente straniero fornendo elementi di riflessione tali da poter elaborare percorsi di soluzione e iniziative atte a migliorare la qualità dell'assistenza erogata e ridurre lo stress lavorativo. L'argomento verrà affrontato sotto molteplici aspetti: la normativa specifica e la deontologia saranno oggetto del primo momento di confronto; verranno poi analizzati alcuni concetti antropologici tra cui l’ approccio con “l’ altro”, il concetto di salute - malattia e l’ accesso ai Servizi sanitari nelle diverse culture. Il confronto diretto con alcuni rappresentanti delle principali etnie presenti in Italia e col presidente di una associazione multietnica di mediatori culturali, permetterà ai professionisti di confrontarsi con il vissuto della persona straniera e comprendere le motivazioni di alcuni comportamenti e situazioni, che possono compromettere una corretta presa in carico dell’ utente al triage. Un approccio culturalmente competente ed attento anche al rispetto dei “diritti” dell’ operatore garantirà una migliore qualità del triage per persona assistita ed operatore sanitario.

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L'ASSISTENZA INFERMIERISTICA AVANZATA: GIÀ REALTÀ O PROSPETTIVA FUTURA?

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OPI Teramo, incontro Santo Padre

IMG-20180303-WA0039Appena terminata quella che, molti presenti, hanno indicato come una di quelle giornate che lasciano un segno, indelebile, nella vita. Giornata ricca di emozioni ed ,a tratti ,di commozione quella vissuta questa mattina presso la Sala Paolo VI in Città del Vaticano. Vissuta, dicevamo, dai 6500 infermieri che da tutta Italia sono accorsi all'udienza che Papa Francesco ha voluto riservare agli infermieri. Naturalmente questo invito è stato ben accolto dall'OPI di Teramo , con una rappresentanza di circa 50 infermieri (posti stabiliti dalla Federazione Nazionale ,) che nonostante la pioggia battente, è partita alla volta di Roma. Non appena superati i punti di controllo abbiamo preso posto nell'aula Paolo VI.

E', alle 11:45, dopo il saluto letto dalla nostra Presidente Barbara Mangiacavalli, visibilmente emozionata,  che è stata la volta di Papa Francesco esordendo con : "sono lieto di incontrarvi e prima di tutto vorrei esprimere la mia riconoscenza e la mia stima per il lavoro così prezioso che svolgete".

Il Santo Padre rendeva merito alla nostra professione al nostro lavoro e alla nostra umanità che ogni giorno mettiamo in campo. Poi parlando dell'assistenza infermieristica chiude dicendo: " Tutto questo fa della vostra professione una vera e propria missione e di voi degli esperti in umanità chiamati ad assolvere un compito insostituibile di umanizzazione in una società distratta". Ripetuti sono stati gli applausi che la platea ha indirizzato nei confronti del Santo Padre, il quale,  più di una volta, ha sottolineato l'importanza ed il ruolo che ricopriamo nonostante le tante difficoltà incontrate nell'accudire il prossimo.

Udienza terminata con la consegna ,da parte della presidente della Federazione Nazionale Barbara Mangiacavalli, a nome di tutti gli infermieri, della prima edizione, risalente al 1700,   del libro sulla vita del patrono degli infermieri di San Camillo de Lellis, patrono. Terminata l'udienza si è ripartiti accompagnati dalla solita pioggia che non e' riuscita a rovinare quella che, sicuramente, è stata una bellissima giornata; tutti porteremo nel cuore il ricordo delle parole che il Santo Padre  ha voluto dedicare a noi infermieri. Speriamo, in futuro, di poter ripetere questa esperienza con un numero sempre più nutrito di colleghi.

Il discorso Integrale di Papa Francesco agli infermieri

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Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
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  • Legge Gelli 24/2017
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