31/10/2017 - Il lavoro è stato inviato ai vertici istituzionali della Regione: "Il rapporto personale infermieristico/persona assistita dovrà essere stimato, almeno nei turni diurni, nella misura di 1:6"
"Il rapporto personale infermieristico/persona assistita dovrà essere stimato, almeno nei turni diurni, nella misura di 1:6 con un'eventuale variazione nei turni notturni in relazione all'organizzazione prevista nei vari contesti di cura".
Questa la richiesta avanzata dal Coordinamento OPI del Piemonte, con una lettera indirizzata ai vertici della sanità regionale a firma della presidente del Collegio di Torino a nome del Coordinamento dei Collegi OPI del Piemonte, Maria Adele Schirru.
"Condizioni differenti da quanto citato - scrivono gli infermieri - sono da considerarsi prive di quelle garanzie di efficacia ed efficienza necessarie".
La missiva (in allegato) prende spunto dagli impegni assunti dalle istituzioni locali nel corso del convegno del 9 giugno scorso "Assistere in sicurezza. DRG e assorbimento di risorse assistenziali: un metodo a supporto di Professionalità e Governance", organizzato dal Collegio OPI del capoluogo piemontese. In quella occasione fu presentato il MAP, Metodo Assistenziale Professionalizzante.
Un vero e proprio supporto per la pianificazione assistenziale infermieristica e ha come obiettivo quello di proporre e sperimentare un metodo per la messa a punto di piani di assistenza standard in relazione a specifici problemi di salute, costruendo uno strumento informatizzato, flessibile, di facile uso che, in ragione della complessità della persona assistita, sostenga razionalmente la definizione delle dotazioni organiche.
Il coordinamento Cid del Piemonte con cui i Collgi OPI hanno elaborato il documento, hanno manifestato la soddisfazione sulla discussione e approfondimento tecnico avvenuto sul documento condiviso.
"L'attenzione e la disponibilità - ha detto Graziella Costamagna, coordinatrice Cid Piemonte - a modificare l'impianto del metodo (aree omogenee e assistenziali e standard infermiere/persona assistitia a superamento della specialistica medica e minutaggio) per la parte assistenziale ci è parsa un apertura importante. E' stato molto importante poter presentare il lavoro alla luce dei risultati e delle evidenze scientifiche della multicentrica RN4 cast e delle pubblicazioni scientifiche recenti sul tema in Italia a cura di Sasso et al. 2016 e richiamare il tema delle cure mancate".
Al termine della riunione OPI e Cid hanno proposto l'avvio di una ricerca/sperimentazione da condurre in partnership CID-Collegi OPI- Università- Regione sulla valutazione degli esiti assistenziali in reparti con skill mix differenti da proporre in alcuni ospedali del Piemonte. Ricerca che potrebbe essere estesa a Liguria e Lombardia.
In allegato il documento di sintesi del metodo per la definizione del fabbisogno di personale di assistenza infermieristica ed ostetrica.
03/11/2017 - L'esperienza della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli in unconvegno per fare il punto sul SITRA a 5 anni dalla sua istituzione.
"Il sistema salute e le professioni sanitarie: una risposta appropriata e sostenibile - L'esperienza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli". È questo il titolo del convegno che si svolgerà lunedì 6 novembre, alle ore 9, presso l'Aula Vito del Policlinico Gemelli.
Dopo l'intervento di apertura del Direttore Generale Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Enrico Zampedri, il convegno vedrà i contributi del Direttore Sanitario Andrea Cambieri, del Responsabile Uoc SITRA Maurizio Zega, del Direttore Area Gastroenterologia e direttore Uoc Medicina interna e gastroenterologia Antonio Gasbarrini, del Direttore Risorse Umane Daniele Piacentini.
Intervengono il Responsabile Distretto 1 ASL RM 1 Mariarosaria Romagnuolo, il Direttore Generale della Programmazione Sanitaria, Ministero della Salute Andrea Urbani, il Professore associato di economia aziendale dell'Università di Firenze e SDA Bocconi, Mario Del Vecchio, il Direttore Generale Istituto Palazzolo Edoardo Manzoni, la presidente della Federazione nazionale OPI, Barbara Mangiacavalli. Modera la giornalista e conduttrice televisiva Paola Saluzzi.
"Il meeting – spiega Zega - è pensato proprio per portare in evidenza quanto fatto e misurarci con gli stakeholder per avere un risconto sul lavoro fatto e sulle possibili attività future". Il SITRA gestisce le professioni sanitarie e il personale di supporto di tutte le Unità Operative del Gemelli, spiega Zega: la struttura organizzativa prevede una componente gestionale con dieci dirigenti, ognuno per Polo assistenziale, e un'area tecnico-professionale con due Professional che lavorano costantemente in ricerca, reporting e analisi degli outcome".
"L'articolo di ieri su la Nazione,a firma di Laura Provitina, relativo ad alcune novità per gli utenti della Sanità spezzina, ha suscitato nella categoria alcune perplessità per un paio di passaggi piuttosto oscuri. Così come viene sommariamente descritta, infatti,la attività degli ambulatori dei codici bianchi non pare includere la figura dell'infermiere che, nelle città italiane che hanno attivato questa modalità, è certamente presente: si effettuano infatti medicazioni e si somministrano farmaci, attività per le quali la responsabilità è infermieristica. Inoltre, si annuncia l'imminente arrivo della figura dell'infermiere dell'accoglienza, che in realtà già agisce da diversi mesi presso il S.Andrea con buon riscontro da parte dell'utenza. Nei pronto soccorsi normalmente intasati questa figura (di recente introduzione, con modalità diverse da Regione a Regione, e perfino da ASL ad ASL) attua un collegamento fra ''dentro'' e ''fuori'', riuscendo a dare prima di tutto informazioni professionali a familiari in attesa di sviluppi (spesso i tempi degli accertamenti diagnostici sono necessariamente lunghi)..... vai all'articolo
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: