14/07/2017 - Infermieri in prima linea nel nuovo organismo che si occuperà di pianificazione, monitoraggio e controllo delle attività di assistenza domiciliare.
A Teramo è stato attivato il Nucleo Operativo di Controllo Assistenziale Territoriale (Nocat) per la pianificazione, il monitoraggio ed il controllo delle attività di assistenza domiciliare.
Sulla base della nuova definizione del servizio di erogazione delle prestazioni di cure domiciliari, infatti, è necessario garantire le prestazioni a casa in linea con le modalità operative definite dal Piano Sanitario Nazionale. L'integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale costituisce, oggi, uno degli obiettivi prioritari di politica sanitaria verso il riequilibrio cui i sistemi sanitari più avanzati si sono indirizzati per dare risposte concrete ai nuovi bisogni di salute.
L'Azienda sanitaria locale di Teramo procederà alla sperimentazione di questo progetto definito per "Fragilità-Cronicità-Accompagnamento".
Il Nocat avrà funzione di pianificazione, monitoraggio e controllo delle prestazioni Adi.
In base alle esperienze professionali maturate, di questo faranno parte: per le funzione di direzione delle professioni sanitarie, Giovanni Muttillo e Gaetano Sorrentino, e nel personale dipendente, altri due infermieri: Luciano Pannelli e Emanuela Zenobi.
Gli ultimi Piani Sanitari nazionali riconoscono alle patologie croniche un particolare rilievo per I'impatto sia sanitario che sociale, per cui si è reso necessario migliorare la qualita dell'assistenza gestita sul territorio, definendo percorsi assistenziali capaci di prendere in carico il paziente a lungo termine, prevenire e contenere la disabilità, garantire la continuità assistenziale e l'integrazione degli interventi sociosanitari.
Visto che le disuguaglianze sociali sono uno dei fattori più importanti nel determinare le condizioni di salute, la presenza di pluripatologie richiede l'intervento di diverse figure professionali, e il Nocat farà in modo che i singoli professionisti non intervengano in modo frammentario.
Questo modello intende promuovere anche un'evoluzione verso la cosiddetta medicina efficace ma sostenibile, sia in termini economici che in quelli di valori individuali e sociali.
Il percorso del paziente con patologia cronica va pianificato nel lungo periodo e gestito in modo proattivo e differenziato; va condiviso e gestito da un team composto da diverse figure (Mmg, Plp, infermiere, specialista territoriale e ospedaliero, assistente sociale. etc.) in una logica di collaborazione e corresponsabilità.
Dieci giorni di prognosi per una contusione allo sterno e a una spalla e per un ematoma facciale. È la diagnosi dell’ennesima aggressione a un’infermiera del triage. Stavolta siamo ad Ascoli Piceno, nelle Marche.
Ascoli Piceno, infermiera presa a pugni e calci
I fatti risalgono a domenica pomeriggio, quando al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni si presenta una coppia straniera. La donna dice di avere delle palpitazioni al cuore. Palpitazioni pregresse precisa il primario....
La storia è di quelle tristi che ti lasciano il segno. E forse l’ennesima denuncia contro quattro infermieri dell’emergenza-urgenza la rende ancora più triste.
Bimbo di 9 anni muore in campo, denunciati gli infermieri
Il bambino è morto mentre giocava a calcio
Marco Calabretta aveva nove anni e stava giocando a calcio allo stadio Mariani Pavone di Pineto (Teramo) nel settembre di ormai due anni fa, quando all’improvviso si è accasciato a terra e non si è più ripreso
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: