Ecco tutti i reati che deve evitare il Professionista della Salute durante l'esercizio delle sue funzioni.
Uno dei reati meno conosciuti, eppure tra i più violati nelle sue varie forme da parte del personale infermieristico, è il falso in atto pubblico. Più violato perché comprende tante forme di "falso" ovvero di dichiarazione mendace, falsa appunto.
Per iniziare a comprenderlo iniziamo dalla semplice analisi del codice penale e degli articoli che riguardano questa forma di reato.
Art. 476 Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici
Il pubblico ufficiale, che, nell'esercizio delle sue funzioni, forma, in tutto o in parte, un atto falso o altera un atto vero, e' punito con la reclusione da uno a sei anni.
Se la falsità concerne un atto o parte di un atto, che faccia fede fino a querela di falso, la reclusione e' da tre a dieci anni.
Nell'ambito della Leopolda della Sanità, il 23 e 24 settembre, si parlerà del ruolo dell'infermiere nel futuro.
Il 23 e 24 settembre, a Firenze, in occasione del Forum della Sostenibilità e Opportunità nel Settore della Salute, si terrà la Conferenza regionale Scienze Infermieristiche.
Si discuterà del ruolo dell'infermiere nel futuro: un'intera giornata dedicata alle nuove prospettive della professione negli spazi della stazione Leopolda di Firenze.
Peculiarità dell'appuntamento di quest'anno sarà il coinvolgimento di altre Regioni per confrontare strategie e progetti e per avviare processi di condivisione e collaborazione: un momento importante, in cui i responsabili politici e delle scelte del Sistema Sanitario di diverse Regioni italiane si metteranno a disposizione delle imprese per condividere obiettivi e progetti di innovazione e sviluppo.
Il 24 settembre è prevista la Conferenza Regionale Scienze Infermieristiche – Leopolda Infermieri, dedicata alle "Nuove prospettive, formazione e management per un'infermieristica al servizio dei cittadini" e che sarà divisa in cinque sessioni: dalle 8.30 alle 18.30 temi come "Sviluppo, formazione, competenze, valorizzazione"; "Infermieristica comunità-famiglia"; "Infermieristica nei percorsi ospedalieri"; "Infemieristica in area emergenza urgenza"; "Scenari, organizzazione, gestione infermieristica".
La conferenza è aperta a tutti gli infermieri che possono già iscriversi, esclusivamente on-line, tramite l'applicazione Tom, su tom.opifi.it/tom_opi_fi/bacheca
La duegiorni prevede un convegno principale sugli aspetti più rilevanti della politica sanitaria e dello sviluppo economico per la Sostenibilità del Sistema della salute e lo sviluppo delle imprese, della ricerca e del lavoro, a cui si affiancherà un programma di iniziative ed eventi di approfondimento sui temi di particolare interesse: il futuro della medicina e della salute (futuro senza cancro, diabete); le eccellenze del Sistema sanitario nazionale e la loro valorizzazione a livello internazionale, la trasformazione del sistema guidata dalla tecnologia; il ruolo della sanità integrativa, le mutue e le assicurazioni; la medicina di precisione e medicina di genere; l'importanza dell'alimentazione per la salute e la sostenibilità del sistema; gli integratori e la medicina complementare; la promozione dell'etica e della meritocrazia contro per la sostenibilità del sistema. Su questi temi si svilupperanno anche delle isole espositive-progettuali.
Tra i temi speciali il "miglioramento continuo per la sostenibilità del Ssn", con un premio nazionale di idee e progetti.
E poi, tavoli di lavoro dedicati alle filiere dell'innovazione nel settore farmaceutico e dei devices; manufacturing ed export provision; biosimilari e sostenibilità per garantire l'accesso alle cure ai cittadini e per lo sviluppo del settore; partnership tra l'industria farmaceutica, il Sistema Sanitario Pubblico e il Sistema della ricerca per sconfiggere il cancro: proposte e prospettive; nuove imprese, grandi imprese, sistema sanitario, governo e fondi di investimento.
Info: www.forumdellaleopolda.it
Laurea honoris causa all'infermiere Antonio Azzato di Marsico Nuovo, laureato in "Scienze Sociali e del Lavoro" con specializzazione in "Gestione delle Risorse Umane". Ad assegnargliela l'Università I.S.F.O.A.
Laurea honoris causa all'infermiere Antonio Azzato di Marsico Nuovo, laureato in "Scienze Sociali e del Lavoro" con specializzazione in "Gestione delle Risorse Umane". Ad assegnargliela l'Università I.S.F.O.A. durante una cerimonia svolta al Polo Nautico di Salerno, per premiare le migliori professionalità e imprenditorialità italiane. E anche per favorire la realizzazione di una piantagione di cacao in Costa d'Avorio da donare a un folto gruppo di famiglie povere, che potranno, con il loro lavoro, sopravvivere per almeno 30 anni.
La cerimonia si è svolta alla presenza, del Magnifico Rettore Stefano Masullo, del Pro Rettore e presidente dell'Associazione Internazionale Onlus " E ti porto in Africa "Vincenzo Mallamaci e di una rappresentanza del Senato Accademico dell'ISFOA. Diciannove candidati, provenienti da quasi tutta Italia, hanno ricevuto prestigiosi dottorati in varie discipline e specializzazioni e tra essi Antonio Azzato. Hanno portato inoltre il loro saluto nel corso della cerimonia Mons. Giulio Cerchietti Officiale della Congregazione per i Vescovi della Santa Sede e Responsabile Ufficio Internazionale Ordinariati Militari, e Padre Constant Atta Kouadio, Assistente Spirituale e Presidente Vicario per l'Africa dell'Associazione "E ti porto in Africa".
Azzato, dipendente dell'ASP diretta da Giambattista Bochicchio, è distaccato presso la Direzione generale del Dipartimento politiche della Persona della Regione Basilicata, è Direttore Generale per la Basilicata del Corpo Internazionale di Assistenza e Soccorso Humanitas-Onlus con il grado di capitano, è coordinatore d'area della Val d'Agri per il Tribunale per i Diritti del malato - Cittadinanzattiva-Onlus, è Consigliere nel direttivo nazionale dell'ANOTE e ANIGEA associazioni scientifiche infermieristiche di ricerca in endoscopia, relatore a diversi congressi nazionali, autore di pubblicazioni, è stato insignito nel 2015 del titolo di "Accademico d'Onore" della Nobile Accademia Costantiniana di Cappadocia, è stato ancora, nel 2015 consulente per la stesura di una importantissima proposta di legge regionale presentata dai Consiglieri regionali Polese e Robortella, inerente la prevenzione e contrasto del fenomeno del mobbing sui luoghi di lavoro, argomento del quale Azzato è diventato conoscitore. La legge è attualmente in itinere.
"Azzato – ha dichiarato Mallamaci - raggiunge e aggiunge questo ennesimo traguardo dopo un costante impegno da oltre venti anni, nel campo sociale civile e sanitario, per i successi conseguiti, in ambito professionale, per i numerosi attestati di merito rilasciati da pazienti e professionisti con i quali ha collaborato e anche da alti dirigenti dell'ASP, a questo, si aggiungono numerosi episodi che lo hanno visto, tra l'altro impegnato in varie ed importanti attività di volontariato sia umanitario in soccorso ai migranti(ultimo in maggio con Humanitas in assistenza a milleduecento migranti sbarcati nel porto di Salerno) , che di protezione civile. Si è inoltre distinto in almeno quattro episodi, debitamente documentati, per aver salvato altrettante vite umane, intervenendo da solo da semplice civile in situazioni pericolosissime che lo hanno visto mettere a rischio la propria vita per salvarne altre. Questo e tanto altro ancora hanno fatto sì che gli venisse attribuito questo riconoscimento che, siamo certi, non sarà l'ultimo".
Dedicando il titolo alla propria moglie e ai figli, Azzato ha dichiarato di aver "sempre creduto che nella vita possa capitare a chiunque di inciampare e cadere, in tanti modi. Spesso, non senza fatica, ci si rialza , raramente da soli. Ma quando si nasce già a terra? Quando si è tra i più deboli del pianeta? Tra gli ultimi? Di quanto aiuto c'è bisogno? Di tutto l'aiuto possibile...un poco per uno, di un sorriso, di una mano tesa. Non lasciamoli in mare i migranti ed è giusto, ma non aggiungere a queste persone danno al danno, è ancora più giusto, e forse, lo è ancor di più giusto, aiutarli nella loro stessa terra, creando e garantendo quelle condizioni minime di vivibilità e di dignità".
Prossimo impegno quello della costruzione di un orfanotrofio in Costa D'Avorio in collaborazione con l'Associazione "E ti porto in Africa" di cui Azzato è volontario: "Lanceremo un grido d'aiuto alle istituzioni locali, certi che qualcuno lo raccolga, e con l'aiuto di tutti voi si spera di farcela. Gli ultimi ultimi, quelli che vengono dopo... gli ultimi, stanno proprio lì, ed è lì che porteremo ancora una volta il nostro ed il vostro aiuto con la speranza che un giorno non debbano imbarcarsi mai più".
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: