24/08/2016 - Con il provvedimento si conclude la riorganizzazione del Sistema Nazionale di Soccorso Sanitario Urgente, avviata in seguito alla gestione dell'emergenza terremoto in Abruzzo del 2009.
Pubblicata il 20 agosto scorso in Gazzetta Ufficiale, fatalmente a pochi giorni dai forti terremoti che hanno scosso il Centro Italia, la direttiva del presidente del Consiglio dei ministri - firmata il 24 giugno scorso - sull'individuazione della Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario (CROSS) per il coordinamento dei soccorsi sanitari urgenti e dei Referenti Sanitari Regionali in caso di emergenza nazionale. Con questo provvedimento si conclude la riorganizzazione del Sistema Nazionale di Soccorso Sanitario Urgente, avviata dal Dipartimento in seguito alla gestione dell'emergenza terremoto in Abruzzo del 2009.
La prima fase della riorganizzazione aveva visto l'emanazione della Dpcm del 28 giugno 2011 "Indirizzi operativi per l'attivazione e la gestione di moduli sanitari in caso di catastrofe", con la quale Regioni e Province autonome hanno organizzato Moduli Sanitari, cioè unità operative dotate di posti medici avanzati e personale specializzato, autonomi per 72 ore e in grado di intervenire in tempi prestabiliti. In seguito di questa direttiva sono stati inoltre siglati accordi tra il Dipartimento e le Forze Armate e tra Dipartimento e le Organizzazioni di Volontariato, dando così modo al Sistema
di Protezione Civile di disporre di una "forza mobile di soccorso sanitario" in pronta partenza, con cui è possibile supportare il Servizio sanitario della regione e della provincia colpita.
La nuova direttiva introduce due novità che consentono al capo del Dipartimento della Protezione Civile la direzione degli interventi di emergenza e favoriscono il supporto delle risorse del Servizio nazionale di protezione civile nelle attività di soccorso sanitario urgente. In primo luogo la citata Centrale operativa remota operazioni soccorso sanitario (CROSS). Per coordinare con efficacia l'utilizzo delle risorse mobilitate, il Dipartimento può avvalersi della CROSS, ovvero di una Centrale 118 che le Regioni mettono a disposizione in caso di necessità, sia per l'invio di Moduli Sanitari, sia per il coordinamento delle eventuali operazioni di evacuazione sanitaria delle vittime.
Inoltre si fa riferimento a Referenti Sanitari Regionali per le emergenze: la direttiva prevede che i presidenti di Regione nominino un referente sanitario regionale per le emergenze.
Il Collegio OPI di Teramo partecipa all'immenso dolore di tutti coloro che hanno subito la tragedia del terremoto nel Reatino, in Umbria e nelle Marche.
L'intero direttivo del Collegio OPI di Teramo e tutta la comunità infermieristica si stringe attorno ai Colleghi dei centri colpiti dal sisma, dando piena disponibilità ad eventuali operazioni di sostegno.
Il commento pubblicato dalla giornalista Rita dalla Chiesa ieri sera sulla propria pagina Facebook (VEDI) ha suscitato reazioni contrapposte in migliaia di utenti.
Quanto scritto dalla conduttrice ha da subito destato clamore tra gli utenti di Facebook che, in parte hanno dato ragione alla dott.ssa Dalla Chiesa.
Gli infermieri italiani hanno risposto numerosi: molti hanno voluto fare chiarezza con la celebrità dubitando che le polemiche avessero dovuto realmente essere rivolte alla categoria degli infermieri piuttosto che ad altri professionisti che, costantemente vengono scambiati per infermieri dell'opinione pubblica.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: