Cari colleghi, di seguito è disponibile in download l'elenco ammessi per l'evento: "Infermieri : protagonisti della propria professionalità o abusivi di quella altrui?" che si svolgerà a Sant'Omero il 21 Aprile, ed ad Atri il 22 Aprile.
Ricordiamo a tutti che la partecipazione è subordinata all'essere in regola con il pagamento della quota annuale. Inoltre, chi non potesse partecipare, è pregato di comunicarlo alla segreteria del Collegio. Buon aggiornamento a tutti!
Continua la nostra rubrica :" un caffè con..." incontrando il nostro collega Flavio
Ciao Flavio, parlaci di te. Come hai scelto di fare l'infermiere?
Salve a tutti! Attualmente lavoro in U.O. di Urologia presso Asl Teramo, decisi di iscrivermi al corso di laurea in infermieristica subito dopo aver terminato le superiori grazie ad un amico che fece la stessa scelta e soprattutto perchè ai tempi era un modo per trovare facilmente lavoro (il famoso posto fisso che Checco Zalone interpreta nel film) ma da subito mi appassionai a questa professione e pensai che potesse essere la mia strada.
Quale è stato il tuo percorso formativo e lavorativo?
Il mio percorso formativo è stato svolto totalmente a L'Aquila sia dal punto di vista universitario che di tirocinio; sono stati anni bellissimi ma anche duri, di prima vera indipendenza ma anche di impatto non facile con la realtà universitaria e ospedaliera. Per quanto riguarda il primo lavoro con un amico ci buttammo subito nella realtà del "privato" anche per evitare il servizio militare (era l'ultimo anno in cui bisognava farlo obbligatoriamente) caricammo letteralmente la macchina con 4 valige stile anni 70, direzione Nord! Prima tappa Bologna ma andò male, c'era possibilità di assunzione per un solo infermiere, allora guardandoci negli occhi ci siamo detti:" andiamo più su!" Ed è li' che, grazie ad una agenzia privata che appaltava al pubblico, ci trovammo,per circa un paio di mesi, sul lago di Como (ospedale di Menaggio) per poi finire ad Aosta ( altri cinque mesi) in attesa della graduatoria ad Ancona dove avevamo fatto un concorso. E' li che ho trascorso altri quattro anni prima di ritornare a Teramo.
Ti piace il tuo lavoro?
Per fortuna questo lavoro mi piace, ed anche tanto, ho trovato in me la voglia di aiutare e dare sostegno alle persone in difficoltà applicando la mia professionalità anche attraverso un apporto psicologico. In più sento sempre il desiderio di continuare a formarmi professionalmente quindi ad aggiornarmi, specie su tematiche che possono essermi utili nella mia realtà lavorativa.
L'infermiere ha una responsabilità diretta del proprio lavoro. Ne sei consapevole? Cosa ne pensi?
Da qualche anno a questa parte dagli infermieri si richiede una competenza sempre maggiore. Sono consapevole della responsabilità diretta delle mie azioni, per questo motivo si deve essere estremamente concentrati ed attenti sul lavoro. I tempi in cui era il medico ad avere la totale responsabilità sono finiti e questo lo si capisce bene osservando le varie vicende penali di colleghi che hanno commesso degli errori.
Qual è il tuo rapporto con gli altri colleghi sul lavoro?
Penso bisogna essere di mentalità aperta e saper andar d'accordo con tutti, medici compresi.... Lasciatemi spezzare una lancia a favore degli studenti in infermieristica, penso bisogna tenere a mente che ognuno di noi ha affrontato quel periodo, essere al loro fianco, avere un comportamento critico ma allo stesso tempo di fiducia.
Comunque la cosa che mi sta più a cuore nella mia professione è soprattutto provvedere ad una assistenza qualificata!
Grazie e ciaooooo a tuttiii!!
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: