Lo dice uno studio inglese, che conferma ricerche precedenti: quando il carico di lavoro degli infermieri aumenta in modo insostenibile, la mortalità dei pazienti subisce un'impennata.
L'aumento eccessivo del carico di lavoro per i professionisti sanitari dell'assistenza, è legato alla crescita della mortalità dei pazienti.
Uno studio danese pubblicato dall'European Journal of Preventive Cardioogy, ha valutato, su una popolazione di oltre 12.000 infermiere, la correlazione lavoro impegnativo,ipertensione e rischio di attacco cardiaco. Tra le migliaia d'infermiere esaminate in questo studio, l'ipertensione, il lavoro di sollevamento e di trasporto di pesi, e lo stare in piedi a lungo, sono stati correlati a una probabilità triplicata di avere un infarto miocardico.
15 MAR - (Reuters Health) – Le donne con ipertensione e con un lavoro particolarmente stressante hanno maggiori possibilità di avere un infarto al miocardio rispetto alle loro coetanee con un'attività meno impegnativo e una pressione arteriosa normale.È quanto emerge da uno studio danese che ha valutato l'interazione tra lavoro fisico, pressione alta e rischio di attacco cardiaco revisionando i dati di oltre 12.000 infermiere.
Continua l'attività formativa proposta dal Collegio OPI di Teramo, questa volta con l'evento: "Infermieri: protagonisti della propria professionalità o abusivi di quella altrui? Un viaggio nelle competenze avanzate di più settori".
L'obiettivo del corso quello di acquisire conoscenze dulla attuale situazione professionale in materia di competenze avanzate, anche attraverso lo studio e l'analisi di ciò che succede nei settori ormai tradizionalemnte "avanzati", come quello dell'emergenza-urgenza, ma con uno sguardo dedicato anche a molte altre realtà spesso meno note, ma certamente altrettanto significative".
Relatore Dott. Francesco Falli, appuntamenti: Prima edizione a Sant'Omero 21 Aprile 2016, seconda edizione Atri 22 Aprile 2016.
Buon lavoro colleghi!
Scarica la locandina (in allegato Download qui sotto) iscriviti inviando un fax al 0861241838 oppure invia una mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Iscrizioni gratuite dal 22 Marzo.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: