L'Organizzazione mondiale della Sanità rivede le indicazioni e invita a indossare i dpi per limitare la diffusione del Covid-19. "Da sole non bastano, ma servono a proteggere se stessi e gli altri"
“Il potenziamento e l’innovazione dell’assistenza sul territorio soprattutto grazie all’investimento sui servizi infermieristici distrettuali, con i 9.600 infermieri che entreranno nel 2020, e l’introduzione strutturale dell’infermiere di famiglia e comunità, è davvero il valore aggiunto che i deputati hanno dato con i loro emendamenti segnalati al decreto Rilancio”.
Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), sottolinea l’importanza che già alla Camera, dove la Commissione Affari sociali deve oggi esprimere il suo parere rispetto alle misure sanitarie del decreto, si aprano le porte al nuovo modello di assistenza sul territorio, finora assolutamente carente, multidisciplinare e che disegni un ruolo di rilievo, autonomia, professionalità e collaborazione tra le professioni realmente accanto ai cittadini. Infermieri in testa.
“Ora – sottolinea – i parlamentari sono alla prova: hanno davvero un’occasione da non perdere per dare il via a un nuovo modello di assistenza che corregga gli errori del passato e apra le porte a una prossimità con i cittadini richiesta da questi a gran voce e soprattutto necessaria, come ha anche dimostrato l’emergenza della pandemia, ma anche a prescindere da questa, per assistere davvero i più fragili senza che nessuno sia mai lasciato solo con i suoi bisogni di salute, in tutte le aree del Paese anche quelle ‘disagiate’”.
“Le richieste della FNOPI su questo specifico tema sono state praticamente tutte raccolte e portate avanti dai deputati di maggioranza e opposizione, a dimostrazione della fondatezza delle politiche professionali della nostra Federazione, – spiega Mangiacavalli – e di questo li ringraziamo. È evidente che la conversione in Legge del Decreto Rilancio sarà considerata dagli oltre 450mila infermieri del nostro Paese un vero e proprio banco di prova della politica. Una prova che dal nostro punto di vista sarà superata solo se saranno messi al centro i reali bisogni dei cittadini e il bisogno di innovazione e sostenibilità del Ssn”.
Da qui parte, inoltre, un percorso che sicuramente può puntare a traguardi professionali più alti come quello delle specializzazioni e di un’area dedicata all’assistenza infermieristica.
Ovviamente ci sono anche molte altre richieste che la FNOPI ha già avanzato a maggio nella sua lettera a Conte, Speranza e Bonaccini, come “una rivalutazione economica della retribuzione degli infermieri – aggiunge Mangiacavalli -, oggi tra le più basse d’Europa, e un’identificazione professionale che vada al di là di regole allargate a tutte le figure del comparto sanità, non solo sanitarie, di cui indubbiamente l’infermiere fa anche parte, ma che stanno ormai strette alla sua professionalità, alla sua formazione e alla sua reale attività. Cosa questa dimostrata negli ultimi mesi sul campo, ma che da sempre caratterizza la nostra professione”.
“Tutte questioni, quest’ultime, anche al centro delle iniziative organizzate in questi giorni da diverse sigle sindacali, che meritano risposte concrete da parte delle Istituzioni – sottolinea ancora la presidente FNOPI -. Ora è davvero il momento e l’opportunità di cambiare a favore dei cittadini e dei professionisti che tutelano la salute. È il momento, come ha sottolineato il ministro della Salute Speranza nella sua recente informativa alle Camere, di aprire davvero la stagione delle riforme”.
bando aieiaCon le tesi dedicate al tema della “umanizzazione delle cure”, per il 2019, sono state premiate tre infermiere, tra i 13 candidati al concorso indetto da AIEA (Accogli e ascolta, Informa e spiega, Educa e stai vicino, Accompagna nelle cure) per il progetto promosso dall’associazione “Dall’Altra Parte – Medici, Infermieri, Operatori e Pazienti Insieme”, in collaborazione con l’Associazione “APRIRE-Assistenza PRimaria In REte – Salute a Km 0” e con il supporto della Banca Credito Cooperativo di Brescia. L’iniziativa è volta a sviluppare, nei futuri medici e infermieri del bresciano, l’attenzione alla persona nella sua totalità, come stimolo per lo sviluppo di altre iniziative e invito a segnalare esperienze e progetti inerenti il tema. Sono Marzia Failla e Aurora Ruggeri, entrambe iscritte all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Brescia, con, rispettivamente: “La dignità umana nei soggetti in fase terminale: percezione e responsabilità infermieristica” (CdL in Infermieristica presso l’Università cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” di Roma) e: “L’importanza delle ‘Non-Technical Skills’ nel processo di donazione di organi e tessuti: nuove competenze infermieristiche” (CdL in Infermieristica, Università di Brescia, Dipartimento di Specialità medicochirurgiche, Scienze radiologiche e Sanità pubblica) e Elena Gaspari, iscritta a OPI di Cremona, con: “Il viaggio verso il tramonto: l’utilizzo della Medicina Narrativa nelle cure di fine vita” (CdL in Infermieristica, Università degli Studi di Brescia, Dipartimento di Specialità medicochirurgiche, Scienze radiologiche e Sanità pubblica).
Purtroppo, dato il particolare periodo di emergenza, proclamazione e consegna dei premi durante un evento pubblico sono state posticipate a dopo l’estate.
Intanto, però, è possibile visionare i tre contributi premiati consultando l’apposita scheda informativa online.
Il bando AIEA è ancora aperto a tutte le tesi discusse nel 2020 (anche quelle dele presentando la candidatura entro il 28 febbraio 2021, accedendo al link https://www.aprirenetwork.it/bando-aiea-accogli-e-ascolta-informa-e-spiega-educa-e-stai-vicino-accompagna-nelle-cure/
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: