area riservata con lucchetto
seguici su facebook
  • Home
  • Ordine
    • Funzioni Ordine
    • Sede
    • Consiglio
    • Gruppi Lavoro
    • Coordinamento Regionale
    • Amministrazione trasparente
  • Infermiere e Formazione
    • Chi è L'Infermiere
    • Laurea
    • Master
    • Magistrale
    • Dottorato di ricerca
    • Vademecum ECM
  • Per gli Iscritti
    • Convezioni
    • Posta Certificata PEC
    • Associazioni infermieristiche
    • Albo Iscritti
    • Accedi all'Area Riservata
    • Pagamenti e Iscrizioni
    • Assicurazione
  • Libera Professione
    • Tariffario
    • Norme Libera Professione
      • Vademecum Libera Professione
      • Vademecum apertura Studio Infermieristico
    • Figure Supporto
      • Ausiliario Socio Sanitario Specializzato
      • Operatore Socio Sanitario
      • Infermiere generico
      • Operatore Socio Sanitario con Formazione Complementare
    • Codice Deontologico 2025
  • Modulistica
    • Trasferimenti
    • Duplicato Tesserino
    • Cancellazione
    • Domanda di Iscrizione
  • News ed Eventi
    • Notizie
    • Visto da Noi
    • In Primo Piano
    • Eventi Locali
    • Eventi Nazionali
    • Ammessi agli Eventi e Iniziative
  • Contatti

Mattarella nomina tre infermieri Cavalieri al merito della Repubblica

infermieri cavalieri della repubblica

Come annunciato ieri a Codogno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto insignire dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica un primo gruppo di cittadini, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus.

I riconoscimenti, attribuiti ai singoli, vogliono simbolicamente rappresentare l’impegno corale di tanti nostri concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali.

Tre gli infermieri insigniti dell’onorificenza (questa la citazione scritta dal Quirinale):

Elena Pagliarini è l’infermiera di Cremona ritratta nella foto diventata simbolo dell’emergenza coronavirus. Positiva, è guarita.

Marina Vanzetta, operatrice del 118 di Verona, ha soccorso una anziana donna e le è stata accanto fino alla morte.

Francesca Leschiutta, coordinatrice infermieristica della casa di riposo della Parrocchia di San Vito al Tagliamento (PD), che, insieme agli altri dipendenti e al direttore della Casa di riposo, sono rimasti a vivere nella struttura per proteggere gli anziani ospiti

Pubblicato in Notizie
Leggi tutto...

Luca Benci ci ha lasciato

Luca Benci opi-TeramoApprendiamo con profondo dispiacere la morte del Dott. Luca Benci.Professionista esemplare, giurista, componente del Consiglio Superiore della Sanità e profondo conoscitore del sistema delle professioni sanitarie.
Nel corso degli anni abbiamo avuto il piacere e l'onore di condividere con lui esperienze professionali dove abbiamo potuto apprezzare sia le sue doti professionali che umane.
Il Presidente e il Consiglio dell'Opi di Teramo si stringono alla sua famiglia con profondo affetto.
 
Ciao Luca
Pubblicato in Visto da Noi
Leggi tutto...

Ddl antiviolenza e pubblico ufficiale. Facciamo il punto obiettivo

infermiere-di-processoIl disegno di legge contro la violenza sugli operatori sanitari va avanti. Ma lo fa senza aver riconosciuto per medici, infermieri e operatori sociosanitari la qualifica di pubblico ufficiale, richiesta da una parte – ma non tutte – delle federazioni nazionali degli ordini.
 
Non pubblici ufficiali, ma con le stesse pene in caso di aggressioni
 
Tuttavia le modifiche approvate dalle Commissioni Giustizia e Sanità hanno esteso ai professionisti della Sanità (o sociosanitaria) le stesse pene previste nell’ipotesi di lesioni personali provocate a un pubblico ufficiale, introducendo tra le circostanze aggravanti del reato l’aver agito, nei delitti commessi con violenza o minaccia, a danno degli esercenti le professioni sanitarie o sociosanitarie nell’esercizio delle loro funzioni.
 
E si prevede anche che i reati di percosse (articolo 581 cod. pen.) e lesioni (articolo 582 cod. pen.) siano procedibili d’ufficio quando c’è l’aggravante del fatto commesso con violenza o minaccia a danno degli operatori sanitari.
 
 
Tutele attive evitando ulteriori responsabilità in altre situazioni
 
Il Parlamento quindi ha riconosciuto ai professionisti sanitari tutte le tutele “attive” che la qualifica di pubblico ufficiale comporta – la procedibilità d’ufficio per alcuni reati e l’aggravio delle pene per chi commette aggressioni ai loro danni – senza qualificarli espressamente come tali.
 
Secondo i parlamentari i professionisti sanitari sono già caratterizzati dall’attribuzione di determinate qualifiche giuridiche che, a seconda del caso concreto e della specifica attività, possono far rientrare il professionista nella qualifica di pubblico ufficiale, di incaricato di un pubblico servizio o di esercente un servizio di pubblica necessità e con queste situazioni far valere anche nei confronti del professionista le regole di condotta nel momento in cui si è verificata l’attività sanzionata dalla norma penale.
 
Concezione “funzionale oggettiva” di pubblico ufficiale
 
Il legislatore in pratica ha accolto la concezione cosiddetta “funzionale-oggettiva” della nozione di pubblico ufficiale, qualifica che viene attribuita non in base alla categoria professionale, ma in virtù dell’attività svolta. L’infermiere quindi può già essere considerato pubblico ufficiale secondo il criterio “funzionale”.
 
I problemi di essere “pubblici ufficiali”
 
Il problema di essere ‘ufficialmente’ e sempre “pubblici ufficiali”, secondo le indicazioni della giurisprudenza è nel fatto che questa qualifica potrebbe far aumentare sempre il peso della responsabilità del professionista, soprattutto di natura penale (art. 61, comma 9, cod. pen.: “l’avere commesso il fatto con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio, ovvero alla qualità di ministro di un culto”) quando prevede una maggiore pena per chi commette il fatto, appunto, “con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o un pubblico servizio”.
 
Pene più consistenti di quanto prevede la legge 24/2017
 
In questo caso l’infermiere a cui dovesse essere riconosciuta la responsabilità sanitaria di un atto andrebbe incontro a pene ben più consistenti di quelle previste dalla legge 24/2017 e prima dalla “Balduzzi”.
 
L’azione colposa sarebbe commessa in questo caso nella veste di pubblico ufficiale (o di incaricato di pubblico servizio), facendo considerare la responsabilità (o meno) penale del sanitario, senza poter evitare che la funzione esercitata sia riconducibile (o no) all’attività di “formazione e manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi”, come è per il pubblico ufficiale in base all’articolo 357 cod. pen.. Cosa che se evitata spesso “libera” l’infermiere dall’aggravamento della pena legata alla funzione di pubblico ufficiale, appunto.
 
Aggravio della responsabilità senza criterio “funzionale”
 
L’abbandono del criterio “funzionale” a favore del riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale porterebbe quindi a un aggravio delle responsabilità del professionista, soprattutto in ambito penale, se si considerano le numerose ipotesi di reato in cui un professionista può incorrere nell’esercizio delle proprie funzioni.
Pubblicato in Notizie
Leggi tutto...
  • Indietro
  • 50
  • 51
  • 52
  • 53
  • 54
  • 55
  • 56
  • 57
  • 58
  • 59
  • Avanti
  • Fine
Pagina 55 di 157

Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
  • Legge 42/99
  • Legge Gelli 24/2017
  • Legge 219/2017
  • Slow Medicine
Amministrazione trasparente
leggi l'articolo
Albo Iscritti
Vedi la pagina
Elenco ammessi agli Eventi
leggi l'articolo
Banca dati
leggi l'articolo
Aggiornamenti professionali
leggi l'articolo
Segnala all'OPI
Contatta l'OPI
OPI Teramo - Via Luigi Vinciguerra, 38 64100 Teramo
Telefono/Fax: 0861-241838 | info@opiteramo.it | teramo@cert.ordine-opi.it | Cookie Policy | Informativa Privacy
Torna su
logo Wainet Web Agency - Sviluppo Siti Portali Web e App
Area disabili sensoriali