12/06/2019 - Il ministro Giulia Grillo incontra gli OPI e la FNOPI: il ministero aderisce al Progetto Braille-Lis che presto sarà sul suo sito, promuoverà borse di studio e dottorati di ricerca e con le Regioni inserirà nel Patto per la salute l’infermiere di famiglia
Tre iniziative proposte al ministero della Salute per favorire le necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente.
Un’area del sito del ministero dedicata ai disabili sensoriali, la nomina di un referente al tavolo di lavoro nazionale della Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), il sostegno con borse di studio alle migliori tesi di laurea degli studenti in infermieristica dedicate alle disabilità sensoriali e promosso e il supporto al dottorato di ricerca sulle disabilità sensoriali.
Si tratta di iniziative che seguono lo sviluppo del “Progetto disabili sensoriali Braille-LIS” partito a febbraio 2017 per iniziativa dell’Ordine di Carbonia Iglesias a cui hanno aderito altri 18 Ordini delle professioni infermieristiche (Bologna, Frosinone, Pordenone, Pavia, Napoli, Ragusa, Rimini, Pescara, Foggia, Ancona, Alessandria, Oristano, Firenze-Pistoia, Teramo, Salerno, Treviso, Forlì Cesena, Campobasso-Isernia), che conclude con proposte operative il suo percorso al ministero della Salute dopo che a maggio 2019 è stato costituito un gruppo di lavoro al massimo livello della rappresentanza professionale presso la FNOPI.
“Daremo spazio sul nostro sito all’iniziativa – ha detto agli infermieri il ministero della Salute Giulia Grillo - perché il ministero è per i professionisti e anche per i cittadini, e faremo di tutto per promuovere la massima sensibilizzazione sul tema in tutto il Governo e sui siti di tutti i ministeri, aderendo al progetto e facendo in modo che anche altre professionalità lo facciano proprio. È vero che gli infermieri rappresentano la prima frontiera delle professioni sanitarie d’aiuto per l’assistenza, ma vogliamo che tutti facciano la loro parte. Noi faremo la nostra anche rispetto alla vostra richiesta di borse di studio e dottorati: è un compito non solo istituzionale, ma di ogni essere umano che abbia buon senso e voglia e sappia aiutare gli altri.”
Ciechi e sordi avranno così le stesse opportunità di tutti gli altri per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, Infermieri convinti che questo gesto di riguardo abbia un valore aggiunto e un peso specifico che il Ssn e l’infermieristica meritavano di vedere inclusi e riconosciuti tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Il progetto è stato illustrato oggi – anche con l’aiuto di Lisanna Grosso, infermiera non udente che ora opera negli Stati Uniti in un team multidisciplinare che supporta lo sviluppo dei bambini sordi e sordociechi, nei primi anni di vita e aiuta i loro genitori - presso la Biblioteca del Ministero in Lungo Tevere Ripa a Roma.
Sui siti internet dei 19 Ordini delle professioni infermieristiche promotrici dell’iniziativa è già fruibile una sezione denominata Area Disabili che contiene:
a) una sezione video nel lingua dei segni e contenente documenti utili e accessibili agli ipoacusici
b) una sezione audio contenente documenti utili e accessibili agli ipovedenti – non vedenti
È stato inoltre consegnato il primo testo nazionale stampato in Braille e contenente documentazione infermieristica e sanitaria.
L’incontro di oggi chiude – il ministero della Salute è l’organismo vigilante sulla professione infermieristica - il contatto avito finora con le massime autorità dello Stato; il Presidente della Camera dei deputati, on. Fico venerdì 11 gennaio 2019, il 5 Febbraio alla Presidente del Senato della Repubblica, Il 14 Maggio 2018 alla Presidenza della Repubblica, il 28 Marzo alla Presidenza del Consiglio Dipartimento disabilità.
“Il Progetto LIS promosso dagli Ordini degli infermieri – ha aggiunto Grillo - rappresenta una di quelle best practice di cui il nostro Ssn deve andare fiero e che lo caratterizza e lo rende, anche per questo e per la volontà di tutti i suoi operatori, uno dei migliori al mondo. Il ministero non può che essere dalla parte di chi l’ha ideato e promosso. Così come sappiamo bene l’impegno degli infermieri nell’assistenza e lavoreremo con le Regioni perché nel prossimo Patto della salute questo venga riconosciuto a partire dall’istituzione omogenea su tutto il territorio nazionale dell’infermiere di famiglia”.
Al Ministro della Salute gli Ordini delle professioni infermieristiche, da parte loro, hanno garantito la massima collaborazione e il loro contributo mettendo a disposizione la rete delle collaborazioni avviate sia professionali che tecniche e tecnologiche per la migliore realizzazione dell’area dedicata e dei documenti e dei supporti ritenuti utili.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: