Le linee guida raccomandano l'uso di superfici di supporto per prevenire lesioni da pressione. Nella pratica clinica, tuttavia, è difficile selezionare la superficie più appropriata per i pazienti.
È stata condotta una revisione sistematica di studi randomizzati e controllati per valutare l'efficacia dei materassi ad aria a pressione alternata rispetto ad altre superfici di supporto (materassi ad aria statici, materassi in schiuma viscoelastica e materassi in schiuma) nella prevenzione delle lesioni da pressione negli adulti ricoverati in ospedale.
Sei studi pubblicati tra il 2009 e il 2020 sono stati selezionati per l'analisi. C'erano prove incoerenti per l'esito primario di questa revisione: incidenza di lesioni da pressione quando si utilizzavano materassi ad aria a pressione alternata. L'incidenza delle lesioni da pressione quando si utilizzano materassi ad aria a pressione alternata rispetto ai materassi ad aria statici era maggiore in uno studio, ma la stessa in due studi. L'incidenza delle lesioni da pressione quando si utilizzano materassi ad aria a pressione alternata rispetto ai materassi in schiuma viscoelastica era inferiore in uno studio ma maggiore in uno studio più recente. Non c'era differenza di incidenza quando si confrontavano i materassi ad aria a pressione alternata con i materassi in schiuma.
I risultati suggeriscono che è difficile prevenire lesioni da pressione applicando una sola superficie di supporto. Le superfici di supporto dovrebbero essere considerate come parte di un pacchetto di prevenzione delle lesioni da pressione, concludono gli autori, aggiungendo che l'assistenza infermieristica completa per la prevenzione delle lesioni da pressione, compreso il , è importante.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: