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Apertura dei reparti di terapia intensiva convocata ANIARTI

senatoSi terrà il 26 Aprile presso la Camera dei deputati alle 13.30 l'audizione informale presso la XII Commissione, sulla proposta di legge n. 141 Antezza, recante “Disposizioni concernenti la realizzazione di reparti di terapia intensiva aperta. Aniarti sarà presente con la Dott.ssa Silvia Scelsi e presenterà la propria posizione.
 
La proposta di Legge 141
 
L’esigenza di andare a colmare il vuoto legislativo su questi temi nasce dal sempre più sentito bisogno di dare valore a tutta la sfera relazionale e affettiva che inevitabilmente si interseca con la pratica della medicina, in particolar modo quando si ha a che fare con le problematiche connesse all’assistenza ai pazienti critici ricoverati in reparti di cure intensive. Le sempre più numerose richieste indirizzate nel senso di prevedere la possibilità per le famiglie di questi degenti di essere ammesse a visite più frequenti e prolungate nei suddetti reparti per fornire il loro supporto al parente malato, dimostrano come nella società i tempi siano maturi per affrontare, anche da un punto di vista normativo, queste tematiche.
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ASL PESCARA: INFERMIERI CONTESTANO ATTO AZIENDALE, ''NON RISPETTA LINEE DI INDIRIZZO E CI DISCRIMINA''

PESCARA - Gli infermieri del collegio OPI (Federazione nazionale Collegi infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d'infanzia) di Pescara contestano la bozza dell’atto aziendale presentata dalla Asl il 19 aprile scorso.

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Un caffè con... Marco

foto marcoTorna la rubrica "Un caffé con...".Questa volta abbiamo voluto fare due chiacchiere con Marco Di Lodovico infermiere presso L'Emodinamica del P.O. di Teramo.
 
1 Parlaci di te. Come hai scelto di fare l'infermiere
 
Ciao a tutti, ho scelto di fare l'infermiere perchè fin da piccolo, avevo i miei zii che svolgevano questa professione ed ero molto affascinato da come ne parlavavano e poi sono sempre stato un ragazzo molto disponibile verso gli altri.
 
2 Quel'è stato il tuo percorso formativo e lavorativo
 
Mi sono laureato presso l'Università degli Studi di L'Aquila nel 2005. Ricordo molto bene gli anni del corso, bellissimi ma anche molto duri. La mattina eravamo a tirocinio presso l'Ospedale di Teramo e nel pomeriggio a L'Aquila per seguire le lezioni teoriche; tornavamo a casa stremati ma consapevoli della strada giusta che avevamo intrapreso.
Subito dopo la laurea, ho iniziato a lavorare presso la Casa di Cura privata Villa Anna di San Benedetto del Tronto, è stata la mia prima esperienza di lavoro molto stimolante perché ruotavamo sia nei reparti di medicina che di chirurgia. Nel maggio 2007 iniziai a lavorare a tempo indeterminato come vincitore di concorso presso l'Area Vasta n.1 di Urbino, prima in pronto soccorso e poi al 118; è stata un esperienza unica ed indimenticabile in tutti i suoi aspetti.
A Dicembre 2015 sono tornato a lavorare a casa, prima in Cardiologia presso il P.O. di Teramo e successivamente in Emodinamica dove tuttora lavoro.
 
3 Com'è il tuo rapporto con i colleghi
 
Con i colleghi più esperti ho un bel rapporto perchè sono coloro che hanno lottato e continuano a lottare per far crescere questa professione, con i più giovani cerco di inseganare la nostra professionalità e a leggere il nuovo codice deontologico.
 
4 Come pensi che l'utenza recepisca la nostra professione
 
La nostra professione sta cambiando anche se l'utente, nello specifico quello teramano ancora non percepisce bene la nostra professione, purtroppo ci vedono ancora come "aiutanti" dei medici non sapendo che anche noi abbiamo un'autonomia in quanto professionisti della salute. Servirà ancora del tempo, ma devo dire anche che, il Collegio negli ultimi anni si sta adoperando con bellissime iniziative rivolte proprio alla popolazione al fine di valorizzare la nostra professionalità.
 
5 Il codice deontologico definisce l'infermiere come colui che promuove stile di vita sani,diffonde il valore della cultura della salute attraverso l'informazione e l'educazione.Ti rispecchi in tale definizione
 
Si, mi vedo in questa definizione. Una cosa che faccio molto spesso lavorando in emodinamica, è di educare il paziente a migliorare il suo stile di vita promuovendo una dieta equilibrata, evitare gli stress e ad eliminare il fumo anche se è molto difficile.
 
6 Nella tua realtà lavorativa, riesci ad esprimere la tua autonomia professionale
 
In emodinamica riesco ad esprimere la mia autonomia soprattutto nella gestione degli accessi vascolari arteriosi e venosi. Molto importante è anche la gestione dei parametri vitali del paziente dal poligrafo, in quanto mentre l'emodinamista è concentarto sulla procedura, noi infermieri ci occupiamo del monitoraggio e delle alterazioni elettrocardiografiche.
 
7 L'infermiere come professionista ha la capacità di aggiornarsi ed arricchirsi con la formazione e la ricerca ; nella tua realtà lavorativa è così
 
Compatibilmente con i turni, devo dire che riesco tutto sommato a frequentare corsi che ritengo interessanti per la mia professione.
 
8 L'infermiere ha una responsabilità diretta del proprio lavoro; Ne sei consapevole, cosa ne pensi
 
Si, ne sono consapevole ma d'altronde se vogliamo l'autonomia e se vogliamo essere riconosciuti come professionisti, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità.
 
9 Cosa cambieresti della nostra professione
 
Cambierei la formazione post laurea e l'aggiornamento. Consiglierei alle Aziende di formare gli infermieri con corsi relativi alle proprie Unità Operative di appartenenza e nello stesso tempo sanzionerei coloro che non vogliono aggiornarsi con la decurtazione dello stipendio.
 
10 Le ultime terribili vicende ralative alla nostra Terra, hanno visto come protagonisti molti nostri colleghi che, in alcuni casi hanno pagato con la vita l'impegno del proprio lavoro;quali considerazioni ti senti di fare in merito
 
Li reputo degli EROI e mi rammarico un pò del fatto che non si sia parlato tanto degli infermieri del 118. Avendo lavorato in emergenza, so bene che a volte l'adrenalina ti fa fare delle cose che normalmente uno non farebbe.
 
Grazie Marco.
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Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
  • Legge 42/99
  • Legge Gelli 24/2017
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