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Slow nursing, il tempo per l’assistenza: la professione infermieristica che cambia!

Convegno nazionale su "La cura della salute" a Zelarino (Venezia) il prossimo 12 marzo per parlare di Infermieri e competenze, tra inganni formativi e momenti di riflessione sulla professione (cultura, società, scegliere di essere).

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Un anno di buona sanità raccontato dai pazienti

foto 201630/12/2015 - L'agenzia di stampa AdnKronos Salute raccoglie i momenti più felici del Ssn nel 2015. Infermieri in prima linea al fianco dei cittadini. 
 
Come ogni anno, l’agenzia di stampa AdnKronos Salute ha voluto raccogliere le storie positive della Sanità italiana. Accanto ai successi che hanno fatto più notizia, come la guarigione dell’infermiere italiano colpito da Ebola o il primo nato da eterologa in un ospedale pubblico, il 2015 ha all’attivo tante vite salvate dai professionisti che ogni giorno lavorano negli ospedali. 
 
La ricerca è stata condotta scandagliando mail pervenute alla redazione dell’agenzia di stampa, di seguito sintetizzate. Una storia di buona sanità, ad esempio, è stata quella dei trapianti permessi dalla prima 'donatrice samaritana' in Italia. Una donna che, donando il proprio rene a uno sconosciuto senza avere nulla in cambio, ha fatto scattare una catena di donazioni della quale alla fine hanno beneficiato sei persone in attesa di un trapianto di rene, due al Niguarda di Milano e altrettanti a Pisa e Siena. Tutti pazienti che per incompatibilità non potevano ricevere l'organo da un
familiare. 
C'è poi la vicenda della signora Maria Scudo, affetta da una gravissima forma di recidiva di leiomiosarcoma uterino e ricoverata alla Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso, raccontata dal cognato in una lettera di ringraziamenti al personale della struttura: "In tanti, di fronte al caso difficilissimo, al limite della situazione disperata, di una giovane donna, afflitta da una malattia terribile - riporta la lettera - moglie e madre di due ragazzi, non hanno esitato un attimo a gettare il cuore oltre l'ostacolo, in uno slancio dettato più dal cuore che dai limiti dell'umana ragione; senza porre limiti temporali, non risparmiando né le energie personali, né le risorse di cui potevano disporre, avvicendandosi attorno alla paziente in un meraviglioso e perfettamente sincronizzato approccio multidisciplinare".
 
Un'altra testimonianza che racconta del valore dei medici e infermieri è quella arrivata in una mail non firmata. "Ho perso da pochi giorni mio fratello (F.E.) paziente ricoverato in seguito ad un complesso intervento chirurgico nella Rianimazione cardiologica dell'ospedale S.Carlo di Potenza - ricorda l'autore - abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro svolto dal personale sanitario in servizio presso il suddetto reparto, il quale non solo si
è sempre mostrato competente e sollecito nell'intervento professionale, ma anche empatico, disponibile a livello umano, chiaro ed efficace nella comunicazione con noi familiari, pronto ad alleviare con piccole attenzioni e gesti, il dolore del distacco fra noi parenti e il nostro congiunto".
 
Una boccata d'ossigeno in momenti di spending review per il Ssn, arriva anche da iniziative e progetti di Asl e ospedali pubblici. Un esempio è l'Asl 11 di Empoli che a novembre scorso ha lanciato un corso per migliorare la gestione e la qualità dei servizi. 'Occhio allo spreco' è il titolo del corso di aggiornamento promosso dall'azienda, che ha approfondito i modelli organizzativi maggiormente utilizzati nell'ambito delle pubbliche amministrazioni per la lotta allo spreco e per il miglioramento continuo dei servizi nell'ottica del soddisfacimento dei bisogni dell'utente. In particolare, sono stati descritti lo 'European Foundation for Quality Management', il sistema di certificazione secondo la norma UNI EN ISO 9001 e i cicli rapidi di miglioramento.
 
Anche sul portale OPI abbiamo raccontato, in questo 2015, delle storie di buona sanità che hanno visto protagonisti gli infermieri. 
Nel luglio scorso, a Francavilla al Mare, ad esempio, Lorena Lucia Favilla, infermiera iscritta al Collegio OPI dell’Aquila, salvò la vita di una bimba di due anni che aveva rischiato l'annegamento, praticandole un massaggio cardiaco. Ha quindi ricevuto un encomio dal sindaco della cittadina abruzzese, Antonio Luciani. "Gesti come il Suo - si legge tra l'altro nell'encomio - sono esempio per la nostra collettività in cui ciascuno di noi è parte di un unico progetto e, nel contempo, protagonista nell'apporto delle proprie e specifiche capacità". 
 
Il 2015 è stato anche l’anno di Expo. Le nazioni presenti hanno inserito ufficialmente nei loro programmi il maggior controllo possibile e la diffusione del maggior livello di educazione sanitaria, specie ai più giovani, per garantire un’alimentazione sana, corretti stili di vita per contrastare il sovrappeso e l'obesità, ma anche interventi decisi per contrastare lo scarso peso alla nascita e tutte le patologie correlate all’alimentazione, da quelle metaboliche a quelle cardiovascolari. Gli infermieri che hanno aderito al progetto Nurses4Expo tutto questo lo hanno già messo in campo, con una serie di incontri e convegni – che ancora proseguiranno fino a fine anno in varie città italiane – sia di carattere generale sulle politiche dell’alimentazione che a livello di singoli settori disciplinari. Le Associazioni e gli Enti che hanno sottoscritto il Manifesto Nurses4EXPO, infatti, si sono impegnate a collaborare e a sostenere le reciproche iniziative in modo da inviare un messaggio univoco e forte a favore della salute dei cittadini e della maggior valorizzazione della figura professionale dell’infermiere in Italia
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ECMO: nuova frontiera nel trattamento dei tumori maligni del sangue

ecmoUno dei pochi casi in Europa: salvata una torinese 50 enne, dimessa oggi. Il coraggio premia i Rianimatori del San Giovanni Bosco.

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Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
  • Legge 42/99
  • Legge Gelli 24/2017
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