Gli occhi degli infermieri hanno imparato a vedere al buio a furia di guardare nel mondo del dolore e della malattia, i loro occhi scrutano in cerca di dettagli rassicuranti sempre pieni di interrogativi impigliati in un gomitolo di emozioni.
Negli occhi degli infermieri c’è sfida e rassegnazione quando non riescono ad ingoiare un boccone troppo amaro dispensato dal sistema e dalla vita, ma aprono varchi di fiducia nel cuore della gente verso questa Sanità continuamente etichettata da giudizi generalizzanti.
Gli occhi delgli infermieri ammorbidiscono i cuori induriti e sono grandi, i più grandi di tutti, assomigliano a pozzi profondi dove si può sempre attingere anche quando sembrano vuoti, per le notti insonni, per l’ansia dell’urgenza, per gli esiti negativi e per i letti trovati vuoti dove era coricata una speranza.
NEGLI OCCHI DEGLI INFERMIERI c’è scritta la loro storia: ” la cura della vita”. www.nursetimes.org
Il Centro Studi della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche in sinergia con i giovani Infermieri dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bari, con uno studio di approfondimento cui si produce in allegato l’analisi finale aggiornata alla data odierna, ha portato a termine una ricerca sui decessi degli infermieri avvenuti in Italia con un approfondimento analitico e di studio dei dati raccolti su scala nazionale grazie anche alla fattiva collaborazione di tutti gli Ordini provinciali OPI d’Italia.
IMPATTO DELLA PANDEMIA DA COVID-19
SUI PROFESSIONISTI INFERMIERI: I DECESSI IN ITALIA
La pandemia causata dal Covid-19 nei primi mesi del 2020 ha trasformato i modelli di vita delle persone sottoponendole a cambiamenti di natura sociale, economica e lavorativa, a causa delle conseguenze del lockdown e delle misure di contenimento della diffusione della malattia.
L’Italia, una delle nazioni più colpite in Europa e nel mondo con oltre 238.159 mila contagiati accertati e circa 34.514 morti[1] , ha dovuto affrontare una crisi sanitaria senza precedenti, con gravi carenze organiche di professionisti sanitari e materiali di approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale, applicando modelli organizzativi nuovi, trasformando rapidamente strutture ospedaliere ed investendosi della responsabilità di essere esempio della gestione a livello Europeo.
Il mondo sanitario ha dovuto affrontare una sfida nuova, imprevista e di difficile gestione.
Il Sistema Sanitario Nazionale italiano, già in profonda crisi prima dell’emergenza pandemica soprattutto per la carenza di organici da dedicare all’assistenza, è stato sottoposto ad una prova di forza che ha superato grazie alla volontà, alla professionalità e al lavoro delle risorse umane che lo compongono.
I professionisti sanitari, infermieri, medici, personale socio-sanitario, per settimane sono stati al centro dell’opinione pubblica, a tratti anche elevati ad “eroi” in quanto in prima linea sul fronte dell’emergenza sanitaria che ha travolto il Paese, pur avendo svolto in realtà il lavoro che caratterizza la loro professione e il loro impegno deontologico-morale.
Il Coronavirus non ha risparmiato neanche il mondo sanitario: si è assistito durante l’intero periodo dell’emergenza alla fredda e giornaliera conta dei decessi e dei contagiati nella popolazione, con un focus più sfocato sui dati relativi alle morti e ai contagi del personale infermieristico. www.fnopi.it
Il Direttivo OPI Teramo ringrazia di cuore la Dottoressa Maria Cristina Barnabei per la disponibilità e la professionalità, nonché la dote empatica mostrata durante il difficile periodo dell'emergenza covid-19.
Con affetto, buon lavoro!
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: