ANIPIO, la Società scientifica degli infermieri specialisti nel rischio infettivo, sta raccogliendo e riordinando risorse informative di qualità per consentire agli operatori sanitari di mantenersi aggiornati sul nuovo coronavirus e sulla patologia COVID-19.
L’obiettivo è documentare per chiarire i dubbi sulle buone pratiche: la chiarezza dei comportamenti da assumere aiuta infatti a proteggere gli operatori e gli altri.
In questo senso ha organizzato i materiali un due macro-sezioni. Una dedicata ai link istituzionali, l’altra organizzata a partire da tematiche chiave che possono agevolare per il lavoro: DPI e misure di igiene, Epidemiologia, Formazione, Quarantena dei casi asintomatici e dei contatti, Sanificazione ambientale, Strutture residenziali per anziani e portatori di handicap e infine l’area Tampone oro-faringeo.
Tutto il materiale si può scaricare cliccando qui
ANIPIO ha anche realizzato un codice di comportamento in 10 punti per sostenere il lavoro di operatori sanitari e socio sanitari e per ricordare a tutti che l’utilizzo dei DPI non è l’unica azione da mettere in atto, servono anche comportamenti mirati, sintetizzati nella infografica che vi proponiamo di seguito in questa breve clip.
La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche esprime tutto il dolore e la costernazione degli infermieri alla notizia di una giovane collega che non ce l’ha fatta più e tutti i 450mila professionisti presenti in Italia si stringono uniti e con forza attorno alla famiglia, agli amici e ai colleghi.
Si chiamava Daniela Trezzi e aveva 34 anni. Assegnata alla terapia intensiva del San Gerardo di Monza, uno dei maggiori fronti italiani della pandemia, ha deciso di togliersi la vita.
Ciò che Daniela ha vissuto nell’ultimo periodo, anche se non sono ancora note tutte le cause del gesto, ha pesantemente contribuito come la goccia che fa traboccare il vaso. Lo affermano anche i colleghi che le sono stati vicini nei momenti in cui, in quarantena con sintomi, viveva un pesante stress per la paura di aver contagiato altri.
L’episodio terribile, purtroppo, non è il primo dall’inizio dell’emergenza COVID-19 (analogo episodio era accaduto una settimana fa a Venezia, con le stesse motivazioni di fondo) e, anche se ci auguriamo il contrario, rischia in queste condizioni di stress e carenza di organici di non essere l’ultimo. Ma non può certo nemmeno essere commentato ora.
È sotto gli occhi di tutti la condizione e lo stress a cui i nostri professionisti sono sottoposti e di questo e di quanto sarebbe stato possibile fare in tempi non sospetti e che ora riteniamo sia non solo logico e doveroso, ma indispensabile fare, riparleremo quando l’emergenza sarà passata.
Ora non è il momento, ora è il momento solo di piangere chi non ce l’ha fatta più.
Non facciamo la conta dei positivi e dei decessi per COVID-19, che non sono pochi. Ognuno di noi ha scelto questa professione nel bene e, purtroppo, anche nel male: siamo infermieri.
E gli infermieri, tutti gli infermieri, non lasciano mai solo nessuno, anche a rischio – ed è evidente – della propria vita.
Ora però basta: non si devono, non si possono, lasciare soli gli infermieri. www.fnopi.it
Il gruppo Class Editori rende noto che da oggi è possibile scaricare l’edizione digitale di: “COVID-19. Manuale per la prevenzione e il trattamento del virus”, rivolto a medici e operatori sanitari e scritto dagli specialisti della Zhejiang University School of Medicine, in base all’esperienza clinica accumulata nella cura del virus.
Scaricare il manuale è semplice:
– accedere a www.milanofinanza.it/download-manuale-covid19 o www.italiaoggi.it/download-manuale-covid19;
– inserire i propri dati personali (accetando informativa privacy);
– scaricare il manuale in formato pdf.
La pubblicazione, nei giorni scorsi, è stata oggetto di attenzione anche da parte del Centro Studi EBN (Evidence Based Nursing), che ne ha curato un primo adattamento relativamente ai capitoli dedicati esclusivamente al lavoro infermieristico.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: