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COVID-19: il Dpcm 11 marzo 2020 ferma tutto tranne i servizi pubblici essenziali

Conte-tutto-chiuso-696x392L’Italia fa un passo in più nella guerra contro CODIV-19 e con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, chiude tutto ciò che non è “servizio pubblico essenziale”.

L’annuncio è arrivato a ridosso della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale da un messaggio del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte.

Conte ha annunciato anche la nomina di un commissario delegato per potenziare le strutture sanitarie messe sotto stress per il crescente numero di contagi: “Sarà un commissario che avrà pieni poteri di deroga e che lavorerà per rafforzare la distribuzione di attrezzature per la terapia intensiva. Nominerò Domenico Arcuri, l’uomo alla guida di Invitalia”.

Le nuove chiusure

Il Dpcm prevede che siano sospese le attività commerciali al dettaglio, tranne quelle di vendita di generi alimentari e di prima necessità, le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie ecc.), a esclusione delle mense e del catering continuativo su base   contrattuale dove però si dovrà garantire la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Sono sospese poi le attività dei servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato 2 (vedi in fondo all’articolo).
Cosa è garantito

Sono garantiti invece, nel    rispetto    delle     norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi e   l’attività   del   settore   agricolo, zootecnico    di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.

Trasporto pubblico locale: decidono le Regioni

Il Presidente della Regione può disporre la programmazione del servizio delle aziende di trasporto

pubblico locale, anche non di linea, con l’obiettivo della riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l’emergenza coronavirus e le pubbliche amministrazioni assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza. Per l'articolo completo

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COVID-19: prima vittima tra il personale sanitario il presidente Omceo di Como

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Prima vittima tra i professionisti della Sanità in guerra contro il coronavirus – ma ancora non è arrivato l’accertamento dell’Iss – è Roberto Stella, 67 anni, presidente dell’Ordine dei medici di Varese.

Stella è morto la notte scorsa all’Ospedale Sant’Anna di Como, dove si trovava ricoverato da alcuni giorni per insufficienza respiratoria.

Medico di Medicina Generale in un poliambulatorio di Busto Arsizio, era rimasto contagiato insieme a un collega e la notizia era circolata nel fine settimana, quando lo studio aveva comunicato gli interventi di sanificazione e monitoraggio messi in atto. Stella era ricoverato all’Ospedale di Como.

Stella era stato più volte riconfermato alla guida dell’Ordine di Varese. Era Responsabile dell’Area Strategica Comunicazione della Fnomceo e componente della Commissione nazionale per l’Educazione Continua in Medicina. Era Presidente nazionale della SNAMID, società scientifica della Medicina generale.

Alla famiglia di Stella e alla FnomCeo per la scomparsa di un collega va la solidarietà e il cordoglio della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri. www.fnopi.it

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COVID-19: la guida dell’Iss per l’assistenza domiciliare

ISS

L’isolamento fiduciario di casi di COVID-19 e di contatti è una misura di salute pubblica molto importante che viene effettuata per evitare l’insorgenza di ulteriori casi secondari dovuti a trasmissione del virus SARS-CoV-2 e per evitare di sovraccaricare il sistema ospedaliero.

L’Istituto superiore di Sanità ha realizzato a questo scopo una guida indirizzata alla gestione dei soggetti affetti da COVID-19 che necessitano quindi l’implementazione di misure precauzionali atte a evitare la trasmissione del virus ad altre persone.

Le tipologie di soggetti che devono essere messi isolamento domiciliare per 14 giorni e sono monitorati al domicilio (o in struttura dedicata in caso di domicilio inadeguato) illustrate nella guida sono:

Contatti stretti di caso (v. definizione C.M. 6360 del 27/2)
Contatti asintomatici, (a cui non è necessario effettuare il test): isolamento fino a 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso (quarantena);
Contatti paucisintomatici (ILI) a cui va eseguito il test; in caso di risultato positivo: isolamento fino a negativizzazione del test e scomparsa dei sintomi;
Contatti paucisintomatici (ILI) a cui va eseguito il test; in caso di risultato negativo: isolamento fino a 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso.
Pazienti che vengono dimessi dall’ospedale clinicamente guariti, ancora COVID-19 positivi.

 

www.fnopi.it

 

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Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
  • Legge 42/99
  • Legge Gelli 24/2017
  • Legge 219/2017
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