La Cooperativa Sociale Il Faggio (che opera sulle province di Savona e Imperia) ha aperto una ricerca urgente
di personale infermieristico per una struttura residenziale rivolta a pazienti anziani psichiatrici (RSAP) situata
a Col Di Nava, Pornassio (provincia di Imperia, entroterra, al confine con il basso Piemonte).
Si specifica quanto segue:
- Datore di lavoro: Cooperativa Sociale Il Faggio
- Contratto applicato: CCNL cooperative sociali, inquadramento come infermiere (D2)
- Durata del contratto: 6 mesi con possibilità di proroga
- Tipo di lavoro: su turni, tempo pieno
- Struttura: struttura residenziale per pazienti anziani psichiatrici.
- Disponibilità a trasferimento
- E’ necessario essere automuniti
Qualora interessati anche solo ad un colloquio conoscitivo (anche per altre strutture), siete pregati di
contattare Sabrina Zampetti Biffa ai seguenti contatti:
- Via mail inviando un Curriculum all’ indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
- Oppure telefonicamente al recapito mobile: cell 393-9591647
Per Il Faggio
Addetto alla Selezione e Responsabile della Formazione
Sabrina Zampetti Biffa
Riferimento www.aslteramo.it/news
L’Italia presenta uno dei tassi più bassi di natalità, accompagnato
da una significativa posticipazione della prima
gravidanza. Il Ministero della salute si è occupato del problema
e ha lanciato il Piano Nazionale della Fertilità.
Il convegno regionale d’Abruzzo, che si terrà il 26 e 27
Ottobre, vede come argomento cardine la PROTEZIONE
DELLA CAPACITÀ RIPRODUTTIVA DELLA COPPIA.
L’iniziativa mira ad affrontare temi e questioni connessi ai
seguenti obiettivi: l’inserimento nei LEA delle prestazioni
di PMA; la realizzazione di una rete regionale di prevenzione
e cura per la salute riproduttiva, nel quadro dell’integrazione
territoriale del Centro di PMA con i Consultori,
i Medici di Medicina Generale, l’Ospedale e gli altri professionisti
coinvolti; l’informazione e il consenso informato
dopo la Legge 40; il monitoraggio della fertilità, ponendo
l’attenzione sullo stile di vita della coppia.
Il convegno inoltre rappresenterà un’occasione di confronto
con le Istituzioni regionali, i rappresentanti delle
altre società scientifiche e delle associazioni di cittadini.
Nei paesi occidentali, a partire dagli anni Ottanta, è emerso un crescente ricorso all'uso di medicine complementari (Bottaccioli, 2010). Il successo di questo approccio ‘multi-sfaccettato’ è nelle sue caratteristiche di adattamento e rispetto per l’individualità della persona. Un recente studio (Berretta et al., 2017) ha evidenziato che ormai sono molti i centri pubblici italiani che offrono prestazioni di medicina complementare e di oncologia integrata.
In Toscana, che tra le regioni italiane è quella che è riuscita ad integrare le Complementary and Alternative Medicine (CAM) nelle realtà sanitarie, esistono ad oggi circa cento ambulatori pubblici di medicina complementare. L'ospedale Petruccioli di Pitigliano (Grosseto) è una struttura rivoluzionaria in cui l'utente può scegliere se essere trattato con la medicina tradizionale oppure avvalersi dei trattamenti non convenzionali, in base alla patologia di cui è affetto. Sono disponibili a questo scopo l'omeopatia, l'agopuntura, l'osteopatia e le altre tecniche di medicina tradizionale cinese.
Le terapie complementari e non convenzionali vengono sottoposte ad un'accurata verifica scientifica, sia attraverso la revisione della letteratura, sia mettendo in campo studi clinici controllati. L’obiettivo dichiarato è quello di offrire alla comunità il meglio delle terapie complementari, proteggendo gli assistiti da terapie non validate e/o rischiose, come enunciato (Regione Toscana, 2011).
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: