area riservata con lucchetto
seguici su facebook
  • Home
  • Ordine
    • Funzioni Ordine
    • Sede
    • Consiglio
    • Gruppi Lavoro
    • Coordinamento Regionale
    • Amministrazione trasparente
  • Infermiere e Formazione
    • Chi è L'Infermiere
    • Laurea
    • Master
    • Magistrale
    • Dottorato di ricerca
    • Vademecum ECM
  • Per gli Iscritti
    • Convezioni
    • Posta Certificata PEC
    • Associazioni infermieristiche
    • Albo Iscritti
    • Accedi all'Area Riservata
    • Pagamenti e Iscrizioni
    • Assicurazione
  • Libera Professione
    • Tariffario
    • Norme Libera Professione
      • Vademecum Libera Professione
      • Vademecum apertura Studio Infermieristico
    • Figure Supporto
      • Ausiliario Socio Sanitario Specializzato
      • Operatore Socio Sanitario
      • Infermiere generico
      • Operatore Socio Sanitario con Formazione Complementare
    • Codice Deontologico 2025
  • Modulistica
    • Trasferimenti
    • Duplicato Tesserino
    • Cancellazione
    • Domanda di Iscrizione
  • News ed Eventi
    • Notizie
    • Visto da Noi
    • In Primo Piano
    • Eventi Locali
    • Eventi Nazionali
    • Ammessi agli Eventi e Iniziative
  • Contatti

Covid-19: da febbraio quasi 99 deceduti su 100 non avevano completato il ciclo vaccinale

DECESSI-COVID-FOTO-696x543

Quasi 99 deceduti per Covid su 100 dallo scorso febbraio non avevano terminato il ciclo vaccinale, e fra quelli che invece lo avevano completato si riscontra un’età media più alta e un numero medio di patologie pregresse maggiori rispetto alla media.

Lo afferma un approfondimento contenuto nel report periodico sui decessi dell’Istituto Superiore di Sanità.

Fino al 21 luglio sono 423 i decessi SARS-COV-2 positivi in vaccinati con “ciclo vaccinale completo” e rappresentano l’1,2% di tutti i decessi SARS-COV-2 positivi avvenuti dallo scorso 1 febbraio (in totale 35.776 decessi), scelto come data indice perché corrisponde alle cinque settimane necessarie per il completamento del ciclo vaccinale a partire dall’inizio della campagna.

L’analisi è basata su un campione di 70 cartelle cliniche dei 423 decessi SARS-COV-2 positivi avvenuti fino al 21/07/2021 in vaccinati con “ciclo vaccinale completo” (16.5%). Rispetto alla totalità dei decessi per cui sono state analizzate le cartelle cliniche, nel campione dei deceduti con “ciclo vaccinale completo” l’età media risulta decisamente elevata (88.6 vs. 80 anni).

Inoltre, il numero medio di patologie osservate in questo gruppo di decessi è di 5,0 (mediana 5, Deviazione Standard 2,2), molto più elevato rispetto ai decessi della popolazione generale (3,7, paragrafo 3).

Dopo l’insufficienza respiratoria acuta, le sovrainfezioni sono le complicanze maggiormente diffuse nelle persone decedute con ciclo vaccinale completo. Terapia antibiotica e steroidea sono le terapie più utilizzate su questi pazienti.

“I risultati qui presentati – conclude il report – possono avere due possibili spiegazioni. In primis, i pazienti molto anziani e con numerose patologie possono avere una ridotta risposta immunitaria e pertanto essere suscettibili all’infezione da SARS-CoV-2 e alle sue complicanze pur essendo stati vaccinati. In secundis, questo risultato può essere spiegato dal fatto che è stata data priorità per la vaccinazione alle persone più anziane e vulnerabili e che quindi questa rappresenta la popolazione con maggiore prevalenza di vaccinazione a ciclo completo alla data in cui è stata eseguita questa valutazione”. www.fnopi.it

Pubblicato in Visto da Noi
Leggi tutto...

Dl Semplificazioni, ok alla Camera. Approvato un Odg Lorenzin su infermiere di ricerca clinica

Canera-deputati-foto-324x235

L’Assemblea della Camera ha approvato in prima lettura il DL Semplificazioni/Governance PNRR (C. 3146), provvedimento che ha come obiettivo quello di snellire i tempi e le procedure per la messa a terra degli investimenti del PNRR, che disciplina la struttura di governance, audit e monitoraggio del Piano e sul quale il Governo ha posto la fiducia.

Nel corso dell’esame in Assemblea di venerdì, è stato accolto il seguente Ordine del giorno (Odg), che impegna il Governo:

Infermiere di ricerca clinica: valutare l’opportunità di:
Formazione: prevedere percorsi formativi professionalizzanti per gli infermieri di ricerca clinica;
Riconoscimento: garantire il riconoscimento giuridico-istituzionale delle figure dell’infermiere di ricerca clinica e del coordinatore di ricerca clinica. (9/3146-AR/28. Lorenzin – PD)
L’ordine del giorno inserisce di fatto gli infermieri tra le professionalità specifiche nel campo della gestione dei dati e del coordinamento della ricerca di cui deve avvalersi la sperimentazione clinica dei medicinali saranno ricompresi anche l’infermiere coinvolto nell’esecuzione della sperimentazione clinica e il coordinatore di ricerca clinica.

Il testo dell’atto, così come emendato dalla Camera, sarà ora trasmetto al Senato per l’approvazione finale. Ricordiamo che questa dovrà avvenire entro il 30 luglio, e dunque, per mancanza di tempo, il Senato si limiterà – verosimilmente – ad una mera ratifica del testo licenziato dalla Camera www.fnopi.it

Pubblicato in Notizie
Leggi tutto...

Infermieri: come controllare la mobilità verso l’estero. Position FNOPI per ISMU

ISMU-FOTO-1-696x679

Migrazioni economiche a livello europeo e mondiale: la professione infermieristica partecipa con un Position paper della FNOPI, realizzato da Daiana Campani e Carmelo Gagliano all’attuale dibattito che vede raccogliere bisogni, idee e proposte circa l’importante fenomeno delle migrazioni economiche a livello europeo e mondiale, portando il proprio contributo attraverso la presentazione dei differenti livelli di standard di personale e di staffing che caratterizzano e fotografano la professione infermieristica oggi nel mondo.

A promuovere il dibattito è l’ISMU, ente di ricerca scientifica indipendente, impegnato dal 1993 nello studio e nella diffusione di una corretta conoscenza dei fenomeni migratori, anche per la realizzazione di interventi per l’integrazione degli stranieri.

Secondo il position FNOPI, nella prospettiva di offrire l’assistenza infermieristica a una società multiculturale e multietnica, l’Infermiere deve porre al centro la persona e l’assistenza a partire dai valori espressi nel proprio codice deontologico in quanto “…agente attivo nel contesto sociale a cui appartiene e in cui esercita, promuovendo la cultura del prendersi cura e della sicurezza” (art. 1). All’interno dei fenomeni di migrazione l’essenza valoriale della professione infermieristica non cambia e deve sempre garantire alla persona a noi affidata rispetto e non discriminazione come meglio declinato dal nostro codice deontologico all’art. 3:.. “L’Infermiere cura e si prende cura della persona assistita, nel rispetto della dignità, della libertà, dell’eguaglianza, delle sue scelte di vita e concezione di salute e benessere, senza alcuna distinzione sociale, di genere, di orientamento della sessualità, etnica, religiosa e culturale. Si astiene da ogni forma di discriminazione e colpevolizzazione nei confronti di tutti coloro che incontra nel suo operare”.

La società odierna, sempre più multiculturale e multietnica richiede all’Infermiere lo sviluppo e acquisizione di capacità e competenze per il rispetto dei valori e delle credenze della persona. All’interno dei processi assistenziali e di presa in carico occorre evitare errori di stereotipizzazione e generalizzazione al fine di garantire una assistenza individualizzata nel rispetto dei principi degli assistiti e dell’etnia di appartenenza.

Il fenomeno della globalizzazione mondiale pone una sfida alla professione infermieristica che deve essere raccolta dal mondo professionale e rilanciata alle istituzioni: modernizzare l’assistenza infermieristica a partire dai processi formativi per concludersi nella governance dei modelli organizzativi all’interno dei vari setting di cura e assistenza della persona.

La recente pandemia ed emergenza sanitaria che ci troviamo a vivere, indica l’urgenza di un’azione rapida nel mettere al centro dei processi di riorganizzazione sanitaria mondiale anche la questione infermieristica perché non più rinviabile.

Il position FNOPI considera che mobilità internazionale degli infermieri vede il coinvolgimento di circa il 15% di professionisti che vanno a lavorare in paesi differenti da quelli nei quali si sono formati. Questa condizione deve essere governata dalle istituzioni nazionali attraverso il coinvolgimento etico di tutte le organizzazioni professionali deputate alla certificazione delle competenze e l’integrazione all’interno delle reti professionali per l’esercizio delle competenze avanzate nei settori specialistici dell’assistenza.

E fa undici proposte per tenere sotto controllo la situazione:

rinforzare le condizioni di lavoro, la retribuzione economica e la possibilità di sviluppo professionale degli Infermieri nei paesi principalmente sede di migrazione attraverso progetti di cooperazione internazionale finalizzati alla crescita strutturale, formativa e tecnologica dei sistemi sanitari locali;
aumentare la disponibilità di posti al corso di laurea di Infermiere anche attraverso la revisione e il costante monitoraggio della domanda di occupazione dal mercato del lavoro e appropriate sinergie di offerta accademica da parte delle università vicine per territorio;
revisionare i meccanismi contrattuali e salariali per contrastare la disoccupazione e enfatizzare la valorizzazione delle competenze specialistiche e post- base in relazione alla domanda di servizi sanitari;
implementare politiche di attrattività e retention del personale, monitoraggio e gestione dei flussi infermieristici interni e pianificazione di azioni future per l’assunzione e l’impiego, tenendo conto del Codice globale di pratica dell’OMS sul reclutamento internazionale del personale sanitario;
prevenire il burnout e revisionare gli standard di personale infermieristico in rapporto alle realtà non solo ospedaliere ma anche per i servizi distrettuali e territoriali;
identificare e sviluppare modelli organizzativi, assistenziali, sanitari e sociosanitari sostenibili che valorizzino l’ambito delle cure primarie per fronteggiare la crescente domanda di assistenza anche all’interno dei servizi territoriali, distrettuali e della comunità (scuola, penitenziari, etc….) in ottica di prossimità e miglioramento dell’accesso alle cure contrastando le disuguaglianze;
dare una risposta politica coordinata attuando accordi condivisi di collaborazione internazionale e di reciprocità al fine di rendere fruibile la formazione specialistica sulla base della domanda prevalente di salute nei diversi paesi del mondo con la duplice finalità di consentire la permanenza nei propri paesi alle nazioni con un esubero di infermieri e l’aumento delle assunzioni degli infermieri nei paesi destinazione della migrazione;
collaborare con associazioni di volontariato, enti gestori, ministeri, Regioni e Comuni nella gestione dei bisogni di salute delle comunità di migranti e alla formazione specifica del personale di assistenza e dei volontari;
investire nella formazione dell’Infermiere e definire percorsi di carriera premianti, contestualmente invertendo la stagione dei tagli delle risorse per la sanità e tornando ad investire risorse e interventi legislativi come oggi lascia supporre il PNRR quale nuova stagione per il rilancio dell’organizzazione dei servizi sanitari;
implementare le competenze specialistiche dell’Infermiere come, ad esempio, la figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC), come attore, integrato nell’equipe di lavoro con gli altri professionisti, nella riforma della assistenza distrettuale, territoriale e presa in carico dei bisogni assistenziali in maniera proattiva;
creare percorsi formativi più omogenei a livello europeo che facilitino lo scambio internazionale e la mobilità dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea, anche per fini di ricerca, studio e sviluppo delle competenze professionali. www.fnopi.it

Pubblicato in Visto da Noi
Leggi tutto...
  • Indietro
  • 15
  • 16
  • 17
  • 18
  • 19
  • 20
  • 21
  • 22
  • 23
  • 24
  • Avanti
  • Fine
Pagina 20 di 88

Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
  • Legge 42/99
  • Legge Gelli 24/2017
  • Legge 219/2017
  • Slow Medicine
Amministrazione trasparente
leggi l'articolo
Albo Iscritti
Vedi la pagina
Elenco ammessi agli Eventi
leggi l'articolo
Banca dati
leggi l'articolo
Aggiornamenti professionali
leggi l'articolo
Segnala all'OPI
Contatta l'OPI
OPI Teramo - Via Luigi Vinciguerra, 38 64100 Teramo
Telefono/Fax: 0861-241838 | info@opiteramo.it | teramo@cert.ordine-opi.it | Cookie Policy | Informativa Privacy
Torna su
logo Wainet Web Agency - Sviluppo Siti Portali Web e App
Area disabili sensoriali