Scoperto un gene che regola il rilascio di interferone beta, molecola chiave per la difesa da virus e tumori. Si chiama MEF2A codifica per una proteina gia’ nota per il suo ruolo nello sviluppo del sistema nervoso e muscolare, ma prima d’ora nessuno sospettava che potesse avere un ruolo rilevante nel sistema immunitario. La ricerca, pubblicata su ‘Immunity’ e coordinata da Renato Ostuni, responsabile del laboratorio Genomica del Sistema Immunitario Innato presso l’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget) di Milano, ha importanti implicazioni nella lotta alle malattie infettive e oncologiche e nell’ottimizzazione dei protocolli di terapia genica per malattie genetiche rare. Gli interferoni di tipo I, di cui fa parte l’interferone beta sono tra le piu’ potenti molecole ad azione infiammatoria.
Queste proteine sono essenziali per la nostra sopravvivenza, ma anche potenzialmente pericolose: se infatti non vengono prodotte a sufficienza quando ce n’e’ bisogno, il sistema immunitario non riesce a difenderci con successo contro patogeni e tumori. Diversi geni coinvolti nei processi di regolazione degli interferoni sono stati scoperti da tempo. I ricercatori sono arrivati a MEF2A studiando il meccanismo d’azione di una molecola – la prostaglandina E2, o PGE2 – conosciuta per la sua capacita’ di modulare le risposte immunitarie. “La PGE2 – sottolinea Ostuni – e’ inoltre un ingrediente essenziale nei protocolli di terapia genica perche’ permette di coltivare e ingegnerizzare le cellule staminali del sangue, preservandone la piena funzionalita’ . Studi internazionali suggeriscono che possa favorire la rigenerazione del midollo osseo dopo il trapianto”. Secondo Ostuni la scoperta “permettera’ anche di migliorare i protocolli di terapia genica: la capacita’ rigenerativa delle cellule staminali del sangue viene infatti compromessa da fenomeni infiammatori, sia durante la correzione genetica in laboratorio che a seguito del trapianto nei pazienti”. www.popsci.it
Si avvisano gli iscritti OPI Teramo che gli uffici resteranno chiusi il pomeriggio del 20/07/2021.
Permane comunque la piena operatività ed è possibile avere informazioni e consulti attraverso i canali social, email ed i seguenti contatti telefonici: 333 1924816 3452924927 3473506650
Dopo più di un un anno (l’ultima volta era stata il 15 febbraio 2020 alla presenza del ministro della Salute Roberto Speranza), torna a riunirsi in presenza, a Roma, il Consiglio nazionale FNOPI.
Il 2020, anno della pandemia, i Consigli nazionali si sono svolti in modalità telematicra, soprattutto durante le fasi più dure del Coronavirus.
A caratterizzare questa riunione del Consiglio nazionale FNOPI è anche il fatto che si tratta della prima volta del nuovo Comitato centrale che incontra i presidenti neoeletti degli ordini provinciali e alla riunione sono intervenuti anche in presenza i componenti della nuova Commissione d’albo infermieri e in videoconferenza in video quelli della Commissione albo pediatriche.
Durante l’incontro la presidente Barbara Mangiacavalli ha passato in rassegna gli obiettivi degli incontri avuti dalla Federazione con le Regioni e quelli con il rappresentanti del Governo e delle forze parlamentari, ha illustrato i provvedimenti su cui è viva l’attenzione della FNOPI e ha illustrato le novità organizzative della struttura della Federazione che puntano al massimo sviluppo della professione e della coesione con gli ordini provinciali.
La riunione naturalmente si è svolta secondo tutte le regole imposte dalle normative anti-Covid. www.fnopi.it
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: