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La crescita professionale degli infermieri passa anche per l’attività delle loro società scientifiche

anin

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Formazione, ricerca, condivisione di “evidence base nursing”, una maggiore attenzione ai risultati di salute e un’organizzazione dei servizi più attenta al valore dell’assistenza infermieristica, secondo Giusy Pipitone (Pres. Anin), saranno i pilastri portanti del futuro della professione
 
16 MAR - “L’infermiere è la pietra miliare dell’assistenza. Avendo una visione olistica si occupa del paziente nella sua globalità costruendo con lui una relazione di fiducia che guarda non solo alla fisiopatologia ma anche alla sfera emotiva-relazionale. E’ infatti noto che l’infermiere assume il ruolo di tramite, di mediatore, quasi da interprete, tra il medico, la famiglia e il paziente, guidandoli nel percorso assistenziale”. È questa una delle considerazioni importanti che Giusy Pipitone, Presidente di Anin, Associazione nazionali infermieri neuroscienze, ha offerto nel corso della sua riflessione sul futuro della professione infermieristica.
Il progetto di approfondimento sul tema, che Quotidiano Sanità sta conducendo con il sostegno non condizionato di Roche, fa tappa nel mondo delle società scientifiche degli infermieri. Un mondo non sempre conosciuto ma in forte crescita e, dal punto di vista culturale e formativo, molto importante anche per la definizione e diffusione di buone pratiche di assistenza infermieristica che, soprattutto per patologie importanti che investono non soltanto il singolo paziente ma l’intero corpus familiare, costituiscono un patrimonio scientifico e assistenziale fondamentale per il miglioramento degli outcome.
 
“Quando pensiamo all’infermiere del futuro – sottolinea Pipitone – dobbiamo essere consapevoli che occorre agire adesso, sulla base di una legislazione (dalla L. 42/99 fino al DM  2 agosto 2017  con l’istituzione dell’albo delle società scientifiche) ha creato i presupposti di uno sviluppo professionale che ha via via  valorizzato l’identità della professione stessa. L’infermiere del futuro dovrà porsi come l’interprete di una disciplina, l’infermieristica, che, in piena evoluzione epistemiologica, sta via via delineando il suo confine scientifico. Per definire esattamente come si fa assistenza occorre considerare che i nuovi paradigmi non sono più indirizzati al “solo” rispondere ai bisogni dei pazienti ma, in maniera più organica e profonda, anche ai benefici per il Sistema Salute che si vogliono raggiugere”.

“La formazione specialistica – aggiunge - rappresenta un obiettivo a cui le associazioni devono puntare per essere un punto di riferimento nonché elemento distintivo di riconoscimento di tutta la famiglia professionale”.
Un percorso formativo specialistico, dunque, non disgiunto da un maggior protagonismo nel mondo della ricerca che, a giudizio di Pipitone, “rappresenta la prospettiva ineludibile per un miglioramento continuo della qualità assistenziale”.
E lungo questo percorso gli infermieri, per il tramite delle loro associazioni scientifiche, devono “creare alleanze con le altre associazioni e società scientifiche, ma anche con gli stakeholder pubblici e privati della sanità”.
 
“Le sfide che dovranno essere affrontate nell’immediato futuro dal Sistema Sanitario (sostenibilità, equità, appropriatezza, efficacia, efficienza, consenso) – sottolinea ancora la Presidente di Anin -  inducono ad affrontare alcuni nodi problematici al fine di raggiungere gli obiettivi di sistema indicati nel Piano Sanitario Nazionale e declinati nei rispettivi Piani Sanitari Regionali. Bisogna investire nella professione infermieristica ponendo le basi per una nuova autonomia e responsabilità professionale, che consenta di favorire un sistema capace di rispondere, sostenere e soddisfare le esigenze della popolazione in aggiunta alla qualità dei servizi. È infatti in quest’ottica che auspichiamo per il futuro una sempre maggiore implementazione di modelli organizzativi innovativi di assistenza infermieristica, quali per esempio gli “ambulatori infermieristici”, luoghi dove il professionista incontra la popolazione del territorio e nel quale il cittadino può trovare nell’infermiere un punto di riferimento, in grado di rispondere ai suoi bisogni di salute, accompagnarlo nel percorso della sua cronicità migliorando la qualità di vita”.
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“Milleproroghe” in Gazzetta: ecco le norme che interessano gli infermieri

GAZZETTA

Sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 51 del 1° marzo 2021, è stato pubblicato il decreto – legge 31 dicembre 2020, n. 183 (c.d. Milleproroghe) coordinato con la legge di conversione 26 febbraio 2021, n. 21.

Di seguito le principali misure d’interesse inviate dalla Federazione agli ordini con una apposita circolare.

Stabilizzazione del personale sanitario
Con riferimento all’art. 20, c. 11 bis, del d.lgs. n. 25 maggio 2017, n. 75, volto a facilitare l’assunzione a tempo indeterminato del personale medico, tecnico-professionale e infermieristico dirigenziale e non, presso le strutture dove hanno già lavorato a tempo determinato, si evidenzia che l’art. 1, c. 8, del decreto Milleproroghe ha prorogato al 31 dicembre 2021 il termine per il conseguimento dei requisiti per la stabilizzazione “fatta salva l’anzianità di servizio già maturata sulla base delle disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto”. Si ricorda, altresì, che il requisito di anzianità di servizio presso l’amministrazione che bandisce il concorso dovrà essere, almeno pari a tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.

Deroga alle norme in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie e in materia di cittadinanza per l’assunzione alle dipendenze della pubblica amministrazione

L’art. 4, c. 8-sexies del decreto Milleproroghe ha sostituito integralmente il testo dell’art. 13 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27) come di seguito: “1. Fino al 31 dicembre 2021, in deroga agli articoli 49 e 50 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, e alle disposizioni di cui al decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, è consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti che intendono esercitare, in via autonoma o dipendente, nel territorio nazionale, anche presso strutture sanitarie private o accreditate, purché impegnate nell’emergenza da COVID-19, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero regolata da specifiche direttive dell’Unione europea. Gli interessati presentano istanza, corredata di un certificato di iscrizione all’albo del Paese di provenienza, alle regioni e alle province autonome, che possono procedere al reclutamento temporaneo di tali professionisti ai sensi degli articoli 2-bis e 2-ter del presente decreto.

2. Per la medesima durata indicata al comma 1, l’assunzione alle dipendenze della pubblica amministrazione nonché presso strutture sanitarie private autorizzate o accreditate, purché impegnate nell’emergenza da COVID-19, per l’esercizio di professioni sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario è consentita, in deroga all’articolo 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, a tutti i cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione europea, titolari di un permesso di soggiorno che consenta di svolgere attività lavorativa, fermo restando ogni altro limite di legge”.

Le deroghe sono prorogate, pertanto, al 31 dicembre 2021.

La norma prevede espressamente, inoltre, la possibilità per le strutture sanitarie private o accreditate, purché impegnate nell’emergenza epidemiologica da COVID-19, di assumere personale sanitario, anche non proveniente da paesi dell’Unione Europea.

Si evidenzia, infine, che ai fini del reclutamento temporaneo sopra descritto, gli interessati dovranno presentare apposita istanza, corredata da certificato di iscrizione all’albo del Paese di provenienza, solo ed esclusivamente alle Regioni o alle provincie autonome. Non potrà procedersi, pertanto, all’invio diretto della suddetta istanza ad altri enti e/o alle strutture sanitarie.

Proroga conferimento di incarichi di lavoro autonomo al personale sanitario

L’art. 19 del decreto 183/2020 ha prorogato la previsione di cui all’art. 2-bis, c. 3, del D.L. 18/2020 sino alla fine dello stato di emergenza epidemiologica da COVID–19 e comunque non oltre il 30 aprile 2021.

Si ricorda che la disposizione in questione permette alle aziende e agli enti del Servizio sanitario nazionale di procedere al reclutamento di laureati in medicina e chirurgia, abilitati all’esercizio della professione medica e iscritti agli ordini professionali, attraverso il conferimento di incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore a sei mesi.

Si evidenzia, infine, che la possibilità per gli enti del Servizio sanitario nazionale di conferire incarichi di lavoro autonomo al personale delle professioni sanitarie e al personale sanitario collocato in quiescenza (anche ove non iscritto al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposto) è stata prorogata per tutto l’anno 2021 dalla Legge di bilancio n. 178 del 30 dicembre 2020. Articolo completo su www.fnopi.it

 

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Premio Riccardo D'Ignazio 2021

premio-ricerca-concorso

 

 

In esecuzione alla Deliberazione del Consiglio Direttivo del 16 dicembre 2020 è indetto concorso per
l’assegnazione del Premio di Laurea “Riccardo D’Ignazio “ 2021, riservato agli Infermieri neo laureati dei
corsi triennali iscritti nell’anno 2020 e nell'anno 2019 (poichè causa emergenza covid nel 2020 non è stato pubblicato il bando) all’OPI della Provincia di Teramo.
Riccardo D’ignazio è stato un esempio per tutti di impegno e professionalità, di passione per il lavoro
sempre svolto con grande sensibilità ed umanità. Nel ricordo della sua persona, conservato dai tanti
colleghi e da tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato, si da voce anche quest’anno ad un premio in
sua memoria perché le tracce lasciate nel segno del sapere e della relazione con la salute e la malattia ,
siano un messaggio di incitamento a migliorarsi e ad arricchire le proprie esperienze di vita.
Finalità:
Il concorso è finalizzato a valorizzare la professione infermieristica attraverso la premiazione di un giovane
collega infermiere che elaborando una tesi di laurea su contenuti infermieristici originali si è distinto nel
diffondere una cultura professionale orientata alle evidenze scientifiche e alla presa in carico del paziente
nel processo di nursing.
Requisiti:
Possono partecipare al concorso tutti gli Infermieri neo laureati iscritti nell’anno 2020 e nell'anno 2019 al ordine OPI della
Provincia di Teramo con la presentazione del lavoro di tesi utilizzata per il conseguimento della laurea.

La data di scadenza del bando è  il 09/04/2021.

Scarica in allegato l'abstract, il bando di iscrizione e la scheda di partecipazione

 

 

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Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
  • Legge 42/99
  • Legge Gelli 24/2017
  • Legge 219/2017
  • Slow Medicine
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