Vi segnaliamo...
Caro Babbo Natale, mi chiamo Noemi, ho 9 anni e sono affetta da Sma1, patologia gravissima e invalidante.
Noi fragili da anni viviamo di mascherine, gel igienizzante e lockdown.
"Affrontiamo le difficoltà con una leggerezza che l'abilità non è in grado di imitare - scrive - Gli ostacoli che incontriamo non provengono solo dalla nostra patologia, ma soprattutto dalla mancanza di sostegni efficaci. I miei genitori mi hanno parlato del Covid e di come abbia stravolto le abitudini di milioni di persone. E' stato in grado di risvegliare l'importanza di una presa in carico comune che garantisca a tutti la giusta attenzione e vicinanza. Il Covid ci insegna che il diritto alla vita è sacrosanto, deve essere difeso, sempre, ad ogni costo. Vorrei che tale insegnamento trovasse applicazione anche nella vita di quanti vivono sulla propria pelle il peso di una disabilità gravissima. Famiglie piegate dal peso dell'assistenza, dall'inadeguatezza di un sistema non in grado di prendersene carico e che investe sempre meno in formazione, scienza e risorse umane".
"Farsi carico delle fragilità è sinonimo di un mondo in grado di cogliere esempi fonte di ricchezza per la società - prosegue la lettera - che generino: interventi istituzionali in grado di rispondere con efficacia al bisogno reale, assistenza domiciliare efficiente, che consentano di investire in Reparti ospedalieri all'avanguardia, di tutelare il genitore che, di fatto, gestisce un ospedalizzazione domiciliare. La possibilità di essere curati vicino casa senza intraprendere viaggi della speranza".
Articolo preso da www.ansa.it
Si informano tutti gli iscritti che: Il decreto - legge 172 del 26 novembre 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26/11/2021 (entrato in vigore il 27/11/2021) dispone l'obbligo per gli esercenti le professioni sanitarie della vaccinazione anti - SARS - COV - 2 e a partire dal 15 dicembre 2021 della somministrazione della terza dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario.
Il Decreto ha sostituito l’art. 4 del DL 44/2021 del 1/4/2021 attribuendo agli Ordini la funzione di accertamento del rispetto dell’obbligo vaccinale. Gli ordini opereranno tale verifica in modo automatizzato avvalendosi del sistema della Piattaforma Nazionale DGC. Il Decreto prevede espressamente che nel caso in cui la Piattaforma indichi la mancata effettuazione della vaccinazione (anche con riferimento alla dose di richiamo), l’Ordine inviti l’iscritto a produrre la documentazione comprovante: l’effettuazione della vaccinazione, l’attestazione del Medico di Medicina Generale relativa all’omissione o al differimento della stessa, ovvero la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi comunque entro il termine non superiore a venti giorni dalla ricezione dell’invito, ovvero l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale. L’ Ordine qualora accerti il mancato adempimento dell’obbligo vaccinale - anche con riguardo alla dose di richiamo - deve adottare l'atto di accertamento dell'inadempimento dell'obbligo vaccinale con natura dichiarativa, non disciplinare, che determina l'immediata sospensione dall'esercizio delle professioni sanitarie ed è annotata nel relativo Albo professionale. Del mancato adempimento dell’obbligo vaccinale viene data comunicazione alla Federazione Nazionale e al datore di lavoro. La sospensione è efficace fino alla comunicazione da parte dell’iscritto dell’avvenuta vaccinazione a seguito della quale l’Ordine provvederà alla revoca della sospensione. Per i professionisti sanitari che si iscrivono per la prima volta all’Ordine è d’obbligo allegare alla domanda di iscrizione il certificato di avvenuta vaccinazione
“Gli arresti compiuti oggi all’Hub della Fiera del Mediterraneo mettono fine all’aspetto penale di una vicenda scandalosa ma non chiudono la vicenda professionale, deontologica e morale di quest’infermiera che, facendo finta di vaccinare cittadini, si è resa protagonista di un comportamento e di azioni indegne”.
È lapidario il commento del presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo, Nino Amato e della presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, Barbara Mangiacavalli, sui fatti avvenuti oggi all’Hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo. CONTINUA A LEGGERE QUIhttps://www.fnopi.it/2021/12/21/opipalermo-fnopi-infermieranovax/
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: