Il prossimo 25 settembre, dalle ore 10 alle ore 12, presso il Parco della Scienza di Teramo (via Antonio de Benedictis), si terrà, con il patrocinio del Ministero della Salute, il Tavolo di Lavoro sul tema di grande attualità "Infermieristica di prossimità per un sistema salute più giusto ed efficace", organizzato all'interno del programma di incontri preparatori che caratterizzano il 2° Congresso Nazionale itinerante della FNOPI.
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Il colpo di calore è causato da un repentino incremento della temperatura corporea. Quando un soggetto viene sottoposto ad un intenso stress termico i meccanismi deputati alla termoregolazione possono fallire. Tale fallimento è responsabile dei classici sintomi associati al colpo di calore: la cute diventa calda e disidratata, la sudorazione si arresta e la temperatura corporea sale notevolmente. Questi sintomi sono preceduti da segnali di allarme come nausea, confusione, annebbiamento della vista, senso di debolezza, tachicardia e ronzii alle orecchie.
Complicanze
Durante un colpo di calore la temperatura interna può raggiungere i 40-42°C, sottoponendo l'intero organismo ad uno stress notevole. Se non si interviene in tempo le conseguenze possono essere molto gravi e addirittura fatali. L'unico modo per evitare il sopraggiungere di un collasso cardiocircolatorio è cercare di ridurre il più rapidamente possibile la temperatura. I danni causati dal colpo di calore sono infatti direttamente correlati all'entità e alla durata dell'ipertermia.
Trattamento
L'applicazione di ghiaccio e l'immersione completa del corpo in acqua fredda sono tra gli interventi più semplici ed efficaci per aiutare chi viene colpito da un colpo di calore. In attesa dei soccorsi si possono adottare ulteriori provvedimenti come sfregare la cute con alcol, ventilare il soggetto con un panno, tamponarlo con un asciugamano imbevuto di acqua fredda e riporlo in un luogo fresco ed ombroso. Tutti i trattamenti in grado di abbassare la temperatura corporea possono essere utili.
Prevenzione
I colpi di calore sono più frequenti nel periodo estivo e colpiscono prevalentemente bambini, obesi ed anziani. Un soggetto obeso ha più del triplo di possibilità di essere colpito da un colpo di calore fatale rispetto ad individui normopeso. Per tutte queste persone è molto importante prevenire il rischio di patologie da calore adottando semplici provvedimenti dettati dal buon senso (non esporsi al sole nelle ore più calde del giorno, cercare di dimagrire, evitare pasti eccessivamente abbondanti e mantenersi ben idratati evitando le bevande alcoliche). Oltre alla temperatura ambientale è fondamentale tenere sotto controllo i livelli di umidità. Molti colpi di calore avvengono infatti in condizioni di temperatura non eccessiva, ma con tassi di umidità superiori al 90%.
“Ha ragione il ministro Speranza: l’assistenza domiciliare è la chiave di volta del nuovo modello che deve caratterizzare il Servizio sanitario nazionale”, afferma Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) che raccoglie gli oltre 456mila infermieri presenti in Italia, commentando l’intesa Stato Regioni sottoscritta a inizio agosto e ora in vigore.
“E bene è – continua – che il PNRR dedichi a questa novità già 4 miliardi per organizzare cure e assistenza che finora è stata a macchia di leopardo nelle Regioni”.
“Ma la chiave dell’assistenza domiciliare – precisa la presidente FNOPI – sono gli infermieri che h24 sono accanto alle persone e che le stesse associazioni di cittadini-pazienti chiedono siano di più e più presenti proprio nel nuovo modello di prossimità delle cure”.
Continua a leggere l'articolo su https://www.fnopi.it/2021/08/16/cure-a-casa-intesa-infermieri/
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: