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Giornata Diritti Umani, AIIAO divulga il Codice di prassi contro il cancro

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In occasione del 72esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, che si celebra ogni anno oggi 10 dicembre, l’AIIAO (Associazione italiana infermieri di area oncologica) vuole far emergere la necessità di un maggiore impegno globale se si vuole garantire sempre il diritto alla salute.

L’associazione infermieristica, avendo come obiettivo il miglioramento della qualità di vita della persona con problemi di natura oncologica, ha scelto di divulgare in Italia il Codice europeo di prassi contro il cancro.
Il documento, ufficialmente presentato il 23 settembre 2020, contiene dieci diritti fondamentali dei quali i pazienti non possono e non devono essere privati.
È stato prodotto da un team di professionisti del cancro, pazienti oncologici e sostenitori dei pazienti.
Ha le sue origini nella Carta dei diritti dei malati di cancro europeo, lanciata al Parlamento europeo nella giornata mondiale contro il cancro 2014 e che ha vinto il prestigioso European Health Award nel 2018.

Il Codice europeo di prassi contro il cancro si rivolge in particolar modo ai malati di tutte le età al fine di accompagnarli e di far ottenere loro i migliori risultati possibili. Ma questi dieci diritti sono fondamentali anche per chi una diagnosi di tumore non l’ha ancora avuta.
La diagnosi precoce e accurata, per esempio, è un aspetto fondamentale per tutti i cittadini e dipende anche dalla possibilità di ciascuno di avere accesso a strutture attrezzate dotate di personale qualificato.
Dall’altra parte, i professionisti del mondo della salute potrebbero partire dal Codice per migliorare i servizi ai cittadini e riorganizzare le strutture sanitarie, al fine di renderli sempre più efficienti e “a misura di paziente”.

Ecco in dettaglio i dieci punti del Codice. I pazienti hanno diritto a:

ACCESSO EQUO: un equo accesso a una terapia oncologica economica e di alta qualità, che includa il diritto a un secondo consulto medico.
INFORMAZIONE: tutte le informazioni riguardanti lo stato della tua malattia e il trattamento in corso, da parte sia del gruppo medico curante sia di altre fonti attendibili quali le organizzazioni rappresentanti i pazienti e i professionisti del settore.
QUALITÀ, ESPERIENZA E RISULTATI: informazioni sulla qualità e sicurezza della terapia, sul livello di esperienza e sui risultati già raggiunti nella cura del tuo tipo di cancro nel centro oncologico dove sei sottoposto a trattamento.
TERAPIA SPECIALIZZATA E MULTIDISCIPLINARE: essere curato da un gruppo medico specializzato e multidisciplinare, che faccia idealmente parte di una rete globale dedicata alla terapia oncologica.
DECISIONI CONDIVISE: partecipare assieme al proprio gruppo medico a un sistema decisionale condiviso riguardo tutti gli aspetti della terapia.
RICERCA E INNOVAZIONE: essere informato circa tutte le recenti ricerche che possono essere rilevanti per il tuo caso e sulla possibilità di partecipare ad attività di ricerca in corso.
QUALITÀ DELLA VITA: discutere con il gruppo medico che ti segue le tue priorità e preferenze così da ottenere la migliore qualità di vita possibile.
INTEGRAZIONE DI CURE AUDIUVANTI E PALLIATIVE: ricevere una terapia adiuvante e palliativa ottimale, quando necessario, durante ogni fase dell’iter di cura.
SOPRAVVIVENZA E RIABILITAZIONE: ricevere e discutere con il gruppo medico che ti segue un piano chiaro, gestibile e raggiungibile per la tua sopravvivenza e riabilitazione.
REINTEGRO: essere completamente reintegrati nella società e protetti da ogni pregiudizio e discriminazione riguardante il cancro, con lo scopo di ritornare a condurre una vita il più possibile normale.

 

Articolo presente sul sito www.fnopi.it 

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FNOMCeO e FNOPI: "Da SALUTEQUITA' un allarme che il Governo deve subito ascoltare"

FNOPI VIOLENZA

 

“Il Rapporto ‘Diritto alla salute e Covid-19, ripartiamo dall’equità’, presentato oggi dalla neonata associazione SALUTEQUITÀ, rimarca, con la chiarezza e l’evidenza dei dati, quello che noi diciamo dall’inizio della pandemia: il Covid non ha mandato in lockdown le altre malattie. Al contrario, sottraendo risorse organizzative, finanziarie e umane alla loro cura, ha aumentato le disuguaglianze di salute. Per questo, oltre alle vittime dell’epidemia, dobbiamo cominciare a contare tutte le vite perse in maniera indiretta, per patologie non curate in tempo o nel modo più appropriato”.

Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, commenta il Report, divulgato in occasione della presentazione della nuova associazione, presieduta da Tonino Aceti, alla quale tutto il Comitato nazionale manda i migliori auguri.

“Fa impressione constatare come, nel primo semestre del 2020, siano calate del 40%, rispetto allo stesso periodo del 2019, le ospedalizzazioni per i malati non Covid; come sia crollato del 58% il numero di ricette per prestazioni di specialistica ambulatoriale, e si siano più che dimezzati gli screening oncologici – continua -.Questo Rapporto evidenzia una preoccupazione che anche noi condividiamo, e abbiamo espresso nelle sedi opportune, sulla tenuta del Servizio Sanitario Nazionale, e sulla salute dei 26 milioni di malati cronici e di tutti gli altri italiani colpiti da patologie non Covid”.

“Riteniamo che le misure restrittive volte a raffreddare la curva dei contagi non debbano essere commisurate solo agli indicatori direttamente legati al Covid, ma alla capacità dei sistemi sanitari di assicurare cure appropriate ed equità di accesso ai pazienti di tutte le patologie – conclude -. Un calo dei contagi ha infatti come effetto benefico anche quello di liberare risorse per la cura di tutte le altre malattie, croniche e acute”.

“L’allarme lanciato da SALUTEQUITÀ sui pazienti non Covid è fondamentale – afferma Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) – e gli infermieri lo condividono pienamente perché tutti i giorni si scontrano con questa evidenza che non può non essere al centro delle scelte di politica sanitaria nazionale. La legge di Bilancio 2021 sarà il primo banco di prova e ci aspettiamo risposte concrete ed efficaci dal Governo a partire dal rafforzamento e dalla valorizzazione delle nostre professioni”.

“Al di là dell’evidenza e dell’importanza dei dati emersi dal report – afferma – sostenere le politiche sanitarie con dati e proposte concrete che vadano a favore dell’assistenza è un obiettivo fondamentale per un Servizio sanitario nazionale che, con la pandemia, sta superando una delle prove più difficili cui si poteva immaginare potesse essere mai sottoposto”.

“Di questa azione – prosegue – SALUTEQUITÀ è braccio e mente: braccio perché propone dati, analisi e situazioni che mettono in evidenza problemi reali per la salute delle persone. Mente perché elabora proposte che vanno sempre solo a vantaggio dei cittadini con idee concrete e fattibili e con percorsi non utopistici, ma che dovrebbero essere seguiti da subito”.

 

Articolo presente sul sito www.fnopi.it

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Campagna di screening per Covid-19: 62 volte grazie!!!

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*** Aggiornamento 08/12/2020***

Sono pervenute 62 domande di adesione al progetto di screening per la nostra provincia, L'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo ringrazia tutti i colleghi che si sono resi disponibili. Seguiranno ulteriori comunicazioni

 

 

Nell’apprezzare l’iniziativa che la nostra Regione, la provincia e tutti i comuni del territorio Teramano stanno mettendo in piedi con la collaborazione della nostra ASL per uno screening di massa che permetta di operare e/o recuperare un tracciamento dei soggetti positivi asintomatici quanto mai fondamentale, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Teramo ha inteso aderire a tale iniziativa al fianco delle istituzioni politiche e sanitarie che daranno, e stanno già dando, un fondamentale contributo.

Siamo sicuri che gli Infermieri, sono pronti a fare la loro parte come hanno e stanno dimostrando quotidianamente anche prima dell’inizio dell’emergenza.

Riteniamo che l’iniziativa sia strategicamente fondamentale ed in linea con quanto da più parti sostenuto per poter contenere il contagio e operare una pianificazione e una programmazione che abbiano un senso.
Il territorio Teramano è molto vasto, la collaborazione di tutti gli infermieri della provincia è fondamentale per poter coprire tutto il territorio nel minor tempo possibile.

L’ iniziativa, in forma volontaria e gratuità per tutti i professionisti sanitari coinvolti dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che gli infermieri sono sempre pronti a mettere la loro professione e professionalità a servizio della cittadinanza, e saranno disponibili anche nel mettersi a disposizione, oltre che per l’esecuzione dei tamponi, a collaborare con chi si occuperà di logistica, sicurezza e organizzazione.

Gli infermieri sono sempre attenti al tessuto sociale in tutte le sue forme ed espressioni culturali, sociali ed umane attraverso un attenzione sempre viva sul ‘prendersi cura’, in questo momento siamo davvero esausti e ci aspettiamo che, terminata la pandemia Covid, siano prese in seria considerazione le istanze della nostra professione che ha l’esigenza di essere riconosciuta per il suo reale valore.
Siamo sicuri che questo non sarà l’ennesimo appello destinato a cadere nel vuoto perché siamo determinati a far valere tutto quanto necessario affinché le competenze che mettiamo in campo tutti i giorni non siano solo riconoscimenti astratti ma fattivi e concreti come il servizio che prestiamo.

Non più solo Eroi.

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Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
  • Legge 42/99
  • Legge Gelli 24/2017
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