Il 3 dicembre è la Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili, per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.
Dal luglio del 1993, il 3 dicembre è diventato anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite.
I temi scelti per la giornata del 2015 sono: accessibilità delle città; aumentare i dati e le statistiche sulla disabilità; favorire l'inclusione delle persone con disabilità "invisibili".
La Federazione ha deciso di sospendere solo momentaneamente la ricezione delle domande di contributo legate al Fondo di solidarietà #NoiConGliInfermieri.
Tale decisione trae motivazione dall’esponenziale crescita delle domande pervenute, che impattano in misura notevole sull’attività amministrativa dell’Ente.
Tale sospensione consentirà, inoltre, una verifica della capienza del fondo rispetto al numero e alla consistenza delle ultime richieste pervenute.
Pertanto, a partire dalle ore 18 di martedì 1° dicembre 2020 non verranno processate ulteriori domande né sarà assicurato il servizio di assistenza telefonica dedicata.
Come espresso dal regolamento, la presentazione della domanda non dà automaticamente diritto all’erogazione del contributo: le richieste di contributo correttamente presentate saranno soddisfatte esclusivamente fino all’esaurimento delle risorse presenti nel fondo stesso.
Sarà cura della Federazione fornire ulteriori informazioni entro il 15 dicembre 2020 sui tempi e le modalità del ripristino del servizio.
Vi segnaliamo dal sito della FNOPI...
Nessuno tocchi l’indennità di specificità infermieristica così come è scritta nella bozza della legge di Bilancio 2021, nonostante l’importo sia anche basso rispetto al lavoro degli infermieri che hanno dimostrato di saper mettere a rischio la propria salute e anche dare la vita per assistere le persone.
Lo fanno da sempre, ma durante la pandemia è stato evidente e il loro ruolo è stato speciale. Anche nel mezzo di una pandemia hanno provato in ogni modo a garantire quanto più possibile l’umanizzazione dell’assistenza, preoccupandosi di organizzare ad esempio una videochiamata ai familiari che non vedevano da giorni i propri cari. Sono sempre gli infermieri che hanno accompagnato sino all’ultimo i pazienti, tenendoli per mano e cercando di garantire, anche con un pesante scafandro, la necessaria vicinanza per una “dignità del fine vita". Praticamente h24 vicino ai pazienti e alle loro necessità.
Questo i cittadini lo sanno e lo hanno sempre testimoniato sia nelle esternazioni verso gli infermieri di questi mesi, sia nelle loro risposte alle diverse ricerche dove il gradimento dei cittadini supera il 92% e sottolineano sempre con queste percentuali il loro desiderio e il bisogno di avere accanto gli infermieri per affrontare i loro bisogni di salute.
Non è questione di “parità di trattamento” come rivendicano altre professioni sanitarie, a quella ci penseranno i contratti. Nella legge di bilancio si vuole invece riconoscere l’unicità di un’attività nel suo genere e che solo gli infermieri svolgono. Niente calcoli economici: l’assistenza alla persona fragile, specie in questi momenti, non si misura così.
Gli infermieri sanno bene che il quantum dell’indennità dovrebbe essere più elevato, e anche su questo ci aspettiamo che i parlamentari lavorino di più per incrementarla, ma sono anche i primi a ritenere che rappresenti davvero – e di questo ringraziamo ancora una volta il ministro, il viceministro e tutto il Governo e chiediamo al Parlamento di non toccare un principio finalmente affermato dopo anni di silenzio assordante, anche davanti all’evidenza – l’affermazione della specificità della professione infermieristica. E questo non solo a livello nazionale, ma in tutto il mondo, dove gli infermieri sono una professione a sé, parallela, con compiti evidentemente diversi ma complementari, a quella dei medici.
In questo senso la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) ha inviato una lettera aperta ai parlamentari che stanno esaminando la legge di Bilancio 2021 con una richiesta precisa: che l’articolo ora 74 della legge di Bilancio sia sostenuto nella sua architettura attuale e rafforzato, per un giusto e meritato riconoscimento della singolarità, della formazione, della qualità e dell’abnegazione di un’intera categoria professionale di cui fanno parte oltre 450mila professionisti. E che durante la pandemia, per ora, sono morti in 58 e contagiati in oltre 30mila per garantire l’assistenza continua e che questa Federazione rappresenta.
Abbiamo analizzato gli emendamenti finora presentati in Parlamento: alcuni sono pericolosi e irricevibili perché utilizzano l’indennità di specificità infermieristica come bancomat per tutte le professioni sanitarie, snaturando l’obiettivo della norma che è di riconoscere il valore e la specificità della professione infermieristica. Ci appelliamo al ministro, al viceministro e alle forze parlamentari affinché si tenga la barra dritta con la scelta e il chiaro messaggio dati con la legge di Bilancio.
Nessuno tocchi l’indennità di specificità infermieristica quindi, che non ha il significato di un riconoscimento economico su cui prendere le misure di tutte le categorie di operatori sanitari, non è un “contratto da rinnovare”, ma è soprattutto il riconoscimento di una professione fino a oggi diluita nel Pubblico impiego. Una professionalità molto diversa da tutte le altre professioni sanitarie.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: