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Rinnovo Elezioni OPI 2020

In ottemperanza alla Legge 11 gennaio 2018, n.3 è convocata l'Assemblea Elettorale degli Iscritti per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti ed elezione Commisiione Albo per il triennio 2020/2024 in:

- prima tornata: giorni 12/13 settembre 2020 dalle ore 17:00 alle ore 20:00

- seconda tornata: giorni 19/20 settembre 2020 dalle ore 17:00 alle ore 20:00

- terza tornata: giorni 26/27 settembre 2020 dalle ore 08:30 alle ore 13:30 e dalle ore 14:30 alle ore 19:30

presso il seggio elettorale che verrà istituito in via C. Colombo, 126 - S. Nicolò a Tordino - 64100 - Teramo - Sede Goon Eventi e Comunicazione.

 

 

 

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Bilancio Consuntivo 2019

Bilancio Consuntivo 2019

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L'Infermiere nelle scuole

 

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Garantire la salute nelle scuole fa parte delle caratteristiche proprie della professione infermieristica: professionisti laureati, formati ad hoc, esperti di comunicazione ed educazione sanitaria e anche dipendenti già delle strutture sanitarie.

“Tutta la comunità infermieristica, come sempre, vuole mettersi a disposizione del Paese per la garanzia di due diritti importantissimi: quelli all’Istruzione e alla Salute. Vogliamo essere al fianco degli studenti e delle loro famiglie, ai docenti e più in generale alle scuole. Possiamo e vogliamo dare il nostro contributo per garantire una riapertura delle scuole nel massimo della sicurezza per la salute dei ragazzi. E' il nostro contributo alla scuola vuole andare anche oltre l’emergenza Covid. Ci sono infatti tutte quelle condizioni di fragilità nei confronti delle quali la nostra professione può certamente offrire risposte concrete – ha dichiarato Barbara Mangiacavalli Presidente FNOPI. “

Per questo il decreto Rilancio ha introdotto nel Ssn la figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità, e nella comunità la scuola riveste un ruolo centrale.

Una soluzione a portata di mano che Va semplicemente colta e valorizzata. Un attore del “rilancio” del Paese per volontà stessa delle Regioni, Governo e del Parlamento.

La scuola è una delle situazioni che attualmente presentano maggiore fragilità e non solo nel caso della pandemia. Attualmente infatti si procede cercando di coinvolgere insegnanti e parenti in un compito di assistenza prettamente sanitario, che necessita di una presenza costante che l’infermiere di comunità, per sua natura, può garantire. E che garantirebbe la necessaria multidisciplinarità essendo in grado, se necessario, di attivare e coinvolgere altri professionisti in base alle eventuali, reali necessità degli alunni.

La popolazione dei bambini di età 0-18 anni è pari a circa il 18% della popolazione totale e, nonostante il decremento progressivo delle nascite, sono numerosi i nuovi problemi di salute e di educazione sanitaria dei bambini e delle famiglie che richiedono attenzione con risposte appropriate e uniformi sul territorio nazionale. Va garantita la migliore qualità delle cure, sicurezza negli interventi nonché risposte assistenziali efficaci.

Come già gli infermieri fanno in alcuni casi: sono ormai circa due anni che è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra FNOPI e Federazione Diabete Giovanile per l’assistenza ai bambini diabetici nelle scuole. Un’assistenza sia dal punto di vista clinico secondo i bisogni legati a questa patologia, che educativo perché i piccoli non siano condizionati nel loro stile di vita.

“Appare utile prevedere nella riorganizzazione dell’assistenza sul territorio – aggiunge Mangiacavalli – in previsione anche di una maggior impulso alle attività di prevenzione, educazione sanitarie e sostegno ai bisogni della popolazione in tutte le fasce di età, una figura di “infermiere scolastico” che può anche essere un infermiere pediatrico, figura questa che si occupa dei bisogni di salute dei bambini di età compresa tra 0 e 18 anni, soprattutto in ambito ospedaliero, mentre è poco presente sul territorio, dove invece darebbe sicuramente seguito nel migliore dei modi alla necessità di assistenza e di implementazione dei determinanti di salute”.

La presa in carico degli assistiti, territoriale e ospedaliera, deve prevedere un modello che si caratterizzi per la capacità di porre la persona al centro, puntando all’integrazione e alla personalizzazione dell’assistenza.

“L’organizzazione di un tale modello – prosegue – richiede l’attivazione di team che includano vari professionisti, ognuno con il proprio ruolo all’interno di un percorso integrato, in grado di prendere in carico la persona. Secondo le esperienze regionali un sistema di questo tipo potrebbe anche garantire iniziative di prevenzione, educazione e promozione della salute e dei corretti stili di vita per incidere precocemente sui determinanti di salute, per ridurre sia l’incidenza delle malattie croniche, sia la progressione della malattia già esistente, attraverso l’impegno di tutti i professionisti coinvolti”.

“Lavorare su questi aspetti – spiega la presidente FNOPI – è compito di tutti i settori della società e richiede il coinvolgimento attivo della popolazione. Per rendere efficace il trasferimento delle informazioni è necessario l’impegno continuo, personale e sociale verso l’obiettivo salute. Vi è la necessità di creare un circuito sinergico fra norme, risorse, istituzioni e servizi da una parte ed abitudini e stili di vita dall’ altra, evitando il rischio della scissione concettuale ed operativa fra il sistema dei servizi e il suo ambiente: la popolazione di riferimento.

L’Infermiere di famiglia e di comunità già c’è ed è qui anche per questo e la nostra Federazione è pronta al confronto con le istituzioni per normare e organizzare con la massima urgenza legata alle necessità della Scuola questo tipo di assistenza.

Proprio per questo – conclude – abbiamo inviato una lettera aperta ai ministri competenti, alle Regioni e alle commissioni parlamentari, per metterci a disposizione del Paese”.

 

Articolo presente sul sito della FNOPI raggiungibile qui

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Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
  • Legge 42/99
  • Legge Gelli 24/2017
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