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Da C.I.D. a S.I.D.M.I cambio nome e mission

sidmi-logo

 

l Comitato Infermieri Dirigenti (CID) cambia nome e mission. E rafforza il proprio impegno come Società Scientifica “in un delicato momento storico del Paese”, sottolinea il presidente Bruno Cavaliere.

Il 16 e 17 aprile a Torino si sarebbe dovuto svolgere il 25 ° Congresso nazionale e in occasione di questo evento il Comitato Infermieri Dirigenti aveva organizzato la cerimonia per comunicare il proprio rinnovamento in Società italiana per la direzione e il management delle professioni infermieristiche ovvero da C.I.D. a S.I.D.M.I.

Le restrizioni per COVID-19 hanno penalizzato il congresso “ma abbiamo voluto comunque farlo – spiega Cavaliere – in questo tragico momento nel quale tutti noi siamo stati chiamati a una dura prova per la quale nessuno era preparato”.
“Il momento potrebbe sembrare inopportuno sbagliato – spiega – ma tutto il Consiglio Direttivo Nazionale, è convinto che ora più che mai c’è bisogno di una forte presenza anche delle società scientifiche. Esse devono assumere con forza il ruolo e la responsabilità che le compete”.

La neonata Società italiana per la direzione e il management delle professioni infermieristiche ha la responsabilità di testimoniare i fatti e sostenere le azioni urgenti per garantire ai cittadini e ai professionisti le necessarie condizioni organizzative e scientifiche per sostenere il nostro Servizio Sanitario Nazionale rendendolo più forte e coerente con i bisogni della collettività.

Le testimonianze di tutti quelli direttamente impegnati nell’emergenza COVID-19, saranno, infatti, preziose quando il tempo dell’emergenza sarà concluso e verrà il tempo delle scelte, dell’agire, delle decisioni per proporre con forza “ciò che da sempre chiediamo e che riteniamo essere utile e indispensabile per garantire cure di qualità su tutto il territorio nazionale ai nostri cittadini e condizioni di lavoro adeguate per i nostri professionisti”, aggiunge.

“In questo contesto – sottolinea ancora il Presidente SIDMI – la leadership Infermieristica è un elemento di grande importanza per la sicurezza dei pazienti per il benessere degli infermieri e per la qualità delle cure, negli ospedali, nella comunità e in tutti i contesti in cui viene erogato un servizio di assistenza sanitaria. Per questo i Dipartimenti delle Professioni Sanitarie non possono più essere rappresentati da isolate sperimentazioni lasciate al caso o alla valutazione dei singoli. Essi devono essere istituiti in tutta Italia e in tutta Italia devono potere garantire al cittadino ed ai professionisti una solida struttura organizzativa. L’istituzione delle Direzioni delle Professioni Sanitarie (D.P.S.} su tutto il territorio nazionale sono un servizio fondamentale per tutta la sanità italiana”.

“Fino a oggi – commenta – la precarietà o l’assenza di una riconosciuta leadership ha permesso o obbligato molti operatori sanitari all’improvvisazione per la quale alcuni hanno pagato con la vita la mancanza di una adeguata organizzazione. Questo non deve più accadere, non è ammissibile”.

“Nella convinzione che ogni esperienza, se condivisa e raccontata, possa contribuire a rendere più forti le proposte della Società Scientifica agli occhi e alle orecchie dei cittadini, dei politici e degli amministratori – conclude – SIDMI ha ritenuto di pubblicare sul proprio sito appena inaugurato all’indirizzo www.sidmi.it un call for Abstract COVID-19, i cui lavori saranno presentati al prossimo congresso nazionale”.

 

Fonte www.fnopi.it 

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Distribuzione Ffp2 OPI Teramo

 

ffp21

OPI Teramo comunica ai propri iscritti che sono disponibili, in sede, le maschere di protezione Ffp2: è stato consegnato ieri il quantitativo a noi spettante da parte di FNOPI (Federazione degli Ordini delle Professioni Sanitarie). Allo stato attuale, viste le criticità in particolari ambìti lavorativi, la priorità verrà data alle Case di Cura Private e ai colleghi liberi professionisti. Seguiranno ulteriori aggiornamenti, laddove ci dovessero essere lacune o risorse limitate in tal senso, siamo disponibili a recepire e vagliare ogni richiesta per aiutare e supportare tutti i colleghi infermieri della provincia di Teramo

Pubblicato in In Primo Piano
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Immuni APP

app-coronavirus-2

Ci prepariamo alla fase 2, consapevoli che nulla sarà come prima, ma siamo davvero pronti?!

 

Immuni, l’App italiana

Immuni, che non sarà obbligatoria, ma scaricabile gratuitamente solo in modo volontario, è stata creata dall’ house milanese Bending Spoons, della rete di lombarda di poliambulatori del Centro Medico Santagostino e della società di marketing di Milano Jakala.

La motivazione della scelta di Bending Spoons e dell’app Immuni poggia su tre considerazioni, ovvero:

capacità di contribuire tempestivamente all’azione di contrasto del virus;
conformità al modello europeo delineato dal Consorzio PEPP-PT (in effetti adottato in parte dall’app).
garanzie per il rispetto della privacy.
Gli ultimi due aspetti (considerando che il Consorzio PEPP-PT ha sempre escluso un approccio basato su GPS per i rischi privacy connessi) confermano che Bending Spoons sia stata scelta anche perché ha escluso un’invasiva soluzione basata su GPS, non in linea con le linee guida europee.

Immuni, ha un sistema di tracciamento, tramite tecnologia Bluetooth; questa sarà composta di due parti, una dedicata al contact tracing vero e proprio (via Bluetooth) e l’altra destinata ad ospitare una sorta di “diario clinico” in cui l’utente possa annotare tempo per tempo dati relativi alle proprie condizioni di salute, come la presenza di sintomi compatibili con il virus.

 

Come funziona il tracciamento coronavirus

Quando uno dei soggetti che ha scaricato l’app risulta positivo al virus, gli operatori sanitari gli forniscono un codice con il quale questi può scaricare su un server ministeriale il log degli ID con cui è stato in contatto nei giorni precedenti (a un metro, per un numero sufficiente di secondi), così da consentire il loro “abbinamento” agli utenti che hanno scaricato l’app.
Pare che a questo punto ci sia un “vaglio qualitativo” algoritmico dei contatti, per ridurre il rischio di falsi positivi, che valuta la vicinanza fra i dispositivi e tempo di esposizione fra gli stessi e restituisce un valore di “rischio contagio” e genera un elenco di persone da avvertire tramite smartphone.
Il server quindi invia una notifica ai dispositivi di persone potenzialmente a rischio, che arriva sempre tramite l’app.
La notifica ha un messaggio deciso dalle autorità sanitarie e chiede di seguire un protocollo (isolamento, contattare numeri di emergenza per tamponi).
La trasmissione dei dati, stando allo standard del progetto PEPP-PT, cui Bending Spoons aderisce, è cifrata e firmata digitalmente per garantire la massima sicurezza e riservatezza in questa fase di “uscita” del dato dallo smartphone del singolo utente.

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Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
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