In questo periodo difficile, abbiamo conosciuto tante storie e volti, nostro malgrado, di tanti professionisti infermieri impegnati quotidianamente alla battaglia contro COVID19.
Con queste brevi righe vogliamo rendere omaggio ad un collega che lavora presso l'U.O. di malattie infettive presso l'ospedale HUB di Teramo.
Ma andiamo per gradi...
E' un giorno come un altro, mi accingo ad entrare "in turno" con la mia divisa piena di orgoglio e paura allo stesso tempo.
Mi dicono che ci faranno un breve corso sulla corretta vestizione e svetizione per fronteggiare al meglio questa pandemia.
Mi accorgo che il "docente" è una faccia conosciuta, si è proprio lui, il collega e amico Battista Pisciaroli.
Ecco un corso fatto da un infermiere sul campo, penso, finalmente qualcuno che conosce il nostro lavoro fino in fondo.
Forse per lui è cambiato poco perchè nel suo ambito lavorativo è sempre orientato a proteggersi e schermarsi, rifletto, mi piace, mi sento meno solo e rimango in silenzio cercando di percepire al meglio ogni sua parola facendone tesoro.
Nella sua relazione trovo notizie ed espedimenti nuovi, che nessuno ha mai detto nei video tutorial visti qua e là circa la stessa tematica, lo guardo, lo osservo attentamente mentre indossa con cura i DPI.
Intorno a me vedo un silenzio assordante, negli occhi degli altri colleghi scorgo ammirazione e forse un pò di sana invidia che dà lo stimolo e la spinta ad ognuno a crescere professionalmente sempre di più.
Le competenze avanzate di cui ho sentito parlare in tanti spot per la professione sono anche queste...
Ecco la nostra Task Force, uno dei tanti soldati che combatte al fianco di altri, in prima linea, mettendo la propria esperienza al servizio del gruppo, uno dei tanti soldati senza i quali il Generale non avrebbe tutte quelle stellete di merito tenute sulla divisa solo da qualche cucitura...
Grazie Battista, grazie collega, grazie infermieri!
La rivista dell'infermiere come tutti i giornali infermieristici degli OPI e le riviste scientifiche hanno un valore culturale e scientifico per la nostra professione, perchè raccontano oggi l'attualità del mondo infermieristico, tecniche, cultura e scienza.
Le riviste hanno una caratteristica, l'attesa dell'uscita e quando è pubblicata non si può più cambiare quanto scritto, per questo i controlli prima della pubblicazione sono rigorosi, ed oltre a fare divulgazione si entra nella storia.
L'infermiere è suddiviso in 3 sezioni principali “Contributi”, “Esperienze” e “Scienze Infermieristiche” e tutti gli infermieri possono inviare gli articoli per la pubblicazione.
La scelta di mettere online gli articoli consente agli studenti ed agli infermieri che cercano contenuti specifici di poterli reperire sia attraverso il motore di ricerca interno oppure attraverso google dove è sufficiente scrivere il termine cercato ad esempio "PICC e infermieronline.org" .
Ogni rivista non ha tantissimi articoli, ma i numeri disponibili online risalgono al 2011 (consultabili nella sezione ARCHIVIO).
Quando si apre un articolo la struttura è quella tipica di un articolo scientifico: a piè di pagina c'è la bibliografia, il link per la stampa o il pdf.
L'infermiere era il giornale che la federazione IPASVI inviava al domicilio di tutti gli infermieri così che tutti erano aggiornati, indipendentemente dalla capacità di cercare informazioni su internet.
Gli articoli dell'"Infermiere" sono realizzati dagli infermieri che possono inviare contributi, esperienze o vere e proprie ricerche scientifiche per farle indicizzare. Le norme editoriali sono leggermente diverse a seconda della tipologia di articolo che si vuole inviare.
Per saperne di più https://www.infermiereonline.org
Riportiamo un articolo del quotidiano nazionale La Stampa
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: