Sono state presentate a Roma, in occasione dell’evento nazionale Agenas, le principali novità sulla formazione nel settore salute con un focus sulle nuove regole per promuovere l’adozione delle migliori prassi su tutto il territorio nazionale. Parole chiave, a partire dall'1 gennaio 2019, saranno: regole più snelle, trasparenza, incremento dei controlli sugli eventi, percorsi formativi mirati e Fad. Ma, prima di tutto, misurazione e monitoraggio della qualità della formazione.
Ecco alcune tra le novità inserite nel nuovo Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario
Obbligo di formazione continua
L’obbligo formativo è triennale, viene stabilito con deliberazione della Commissione nazionale per la formazione continua (CNFC) ed è, per il triennio 2017-2019, pari a 150 crediti formativi, fatte salve le decisioni della CNFC in materia di esoneri, esenzioni ed eventuali altre riduzioni.
Per il triennio 2017-2019, il professionista sanitario deve assolvere, in qualità di discente di eventi erogati da provider, almeno il 40% del proprio fabbisogno formativo triennale, eventualmente ridotto sulla base di esoneri, esenzioni ed altre riduzioni.
La residua parte del 60% dei crediti può essere maturata anche mediante attività di docenza in eventi ecm ovvero mediante le attività di “formazione individuale”.
Non possono essere maturati più di 50 crediti formativi per la partecipazione ad un singolo evento formativo.
Chi deve formarsi e a partire da quando
Tutti i soggetti appartenenti ad una delle professioni sanitarie riconosciute dalla normativa vigente son destinatari dell'obbligo ecm.
L’obbligo di formazione continua decorre dal 1° gennaio successivo alla data di iscrizione all’Ordine.
Attestati ecm e attestati di partecipazione
Il professionista sanitario può richiedere in qualsiasi momento al provider l’attestato ecm dal quale risulti il numero di crediti dallo stesso maturati.
La consegna dell’attestato può avvenire anche tramite strumenti informatici (con tracciabilità delle operazioni) e preceduta dal controllo, da parte del provider, del superamento positivo delle verifiche finali sulla partecipazione all’evento formativo, ove previste, anche se l’evento non è stato rapportato ancora all’Ente accreditante.
La data di acquisizione dei crediti coincide con la data in cui il discente ha superato positivamente la prova di verifica ove prevista; coincide invece con la data di conclusione dell’attività formativa qualora non sia prevista la prova di verifica dell’apprendimento.
Dossier formativo
Il dossier formativo, che può essere individuale o di gruppo, offre un bonus quale riduzione dell’obbligo formativo del singolo professionista, è quantificato nella misura di 30 crediti formativi, di cui 10 assegnati nel triennio 2017/2019 se il professionista costruirà un dossier individuale o sarà parte di un dossier di gruppo costruito da un soggetto abilitato nel primo anno o nel secondo anno del corrente triennio.
Gli ulteriori crediti di bonus saranno assegnati nel triennio successivo rispetto a quello in cui si è costruito il dossier, qualora il dossier sia stato sviluppato nel rispetto dei principi di congruità e coerenza.
Esoneri
La frequenza, in Italia o all’estero, di corsi universitari (o equipollenti) finalizzati allo sviluppo delle competenze dei professionisti sanitari dà diritto all'esonero dalla formazione ecm.
La durata dell’esonero non può eccedere la durata legale del corso, e deve corrispondere al periodo di effettiva frequenza.
L’esonero non attribuisce crediti ma riduce l’obbligo formativo individuale. La misura dell’esonero dall’obbligo formativo triennale è calcolata come riduzione di un terzo per ciascun anno di frequenza, previa specifica richiesta da parte del professionista.
La durata dell’esonero non può eccedere gli anni di durata legale del corso universitario. Qualora la frequenza sia a cavallo di più anni, l’esonero è attribuito all’anno di maggior frequenza. Al professionista sanitario viene, tuttavia, concessa la possibilità di scegliere l’anno di attribuzione dell’esonero qualora la frequenza sia a cavallo di più anni e a condizione che la frequenza sia stata di almeno 3 mesi nell’anno prescelto per l’attribuzione dell’esonero.
Esenzioni
L’esenzione consiste in una riduzione dell'obbligo formativo triennale nei casi di sospensione dell'attività professionale e incompatibilità con una regolare fruizione dell'offerta formativa, attestata o autocertificata, quali:
- congedo maternità e paternità
- congedo parentale e congedo per malattia del figlio
- congedo per adozione e affidamento preadottivo
- aspettativa non retribuita per la durata di espletamento delle pratiche di adozione internazionale
- congedo retribuito per assistenza ai figli portatori di handicap
- aspettativa senza assegni per gravi motivi familiari
- permesso retribuito per i professionisti affetti da gravi patologie
- assenza per malattia
- richiamo alle armi-partecipazione a missioni all’estero o in Italia del corpo militare e infermiere volontarie della CRI
- aspettativa per incarico direttore sanitario aziendale
- direttore socio-sanitario e direttore generale
- aspettativa per cariche pubbliche elettive
- congedo straordinario per assistenza familiari disabili.
L’esenzione viene calcolata nella misura di 2 crediti ecm ogni 15 giorni continuativi di sospensione dell'attività professionale e incompatibilità con una regolare fruizione dell'offerta formativa, attestata o autocertificata.
Il calcolo dell’esenzione ove coincidente con l’anno solare sarà conteggiato con la riduzione di 1/3 dell’obbligo formativo. L’esenzione non può, in alcun caso, eccedere 1/3 dell’obbligo formativo individuale triennale per ciascun anno di attribuzione.
È stato pubblicato, inoltre, il nuovo Manuale nazionale di accreditamento per l’erogazione di eventi ecm in cui sono stati definiti requisiti minimi e standard di accreditamento dei provider e della disciplina generale degli eventi ecm e contiene le specifiche procedure operative relative a tali procedimenti.
Il Manuale entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2019 per le regioni che non hanno adottato un proprio manuale regionale, mentre per le altre - fatta salva la possibilità di adottare manuali regionali secondo le procedure di cui all’'art. 47 dell'Accordo Stato-Regioni del 2017 - le disposizioni del manuale nazionale dovranno essere recepite entro il 30 giugno 2019.
MAROTTA – Si sente male mentre nuota e viene tratta in salvo da un'infermiera in vacanza, dai bagnini del Blue Beach e dal 118. Ha rischiato di rimanere affogata una ragazza di 13 anni in vacanza con i familiari a Marotta. Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati proprio i genitori che hanno visto la figlia annaspare in acqua in modo irregolare. Ha subito dato l’allarme e allertato i bagnini di salvataggio che si trovavano nelle immediate vicinanze. Nel giro di pochi istanti, mentre veniva contemporaneamente attivato il sistema di soccorso del 118, la ragazzina veniva portata a riva in condizioni molto gravi.
Un'infermiera professionale di Perugia in vacanza a Marotta, con lunga esperienza in attività assistenziale di emergenza nell'ospedale S.Maria della Misericordia, dopo essersi qualificata, ha iniziato il massaggio cardiaco, in una situazione critica. Le manovre effettuate si sono tuttavia rivelate utili, con ripartenza dell'attività cardiocircolatoria. La piccola è stata intubata, è ricoverata in Rianimazione all'ospedle di Fano.
Fonte www.corriereadriatico.it
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: