La vita umana è bella e va vissuta in pienezza anche quando è debole ed avvolta dal mistero della sofferenza.
Nel messaggio di fine anno, la Federazione Nazionale Infermieri esprime preoccupazione per quanto sta avvenendo nei teatri più instabili a livello globale.
Scenari di guerra, limitazioni della libertà individuale, scarse possibilità di crescita professionale. La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), auspicando un 2023 di pace, esprime preoccupazione per quanto sta avvenendo nei teatri più instabili a livello globale.
A cominciare dall’Afghanistan, dove la decisione dei talebani di vietare l’istruzione universitaria alle donne rappresenta un deprecabile passo indietro per l’uguaglianza di genere, per la salute e lo sviluppo economico della società, minando seriamente il percorso di avanzamento professionale delle studentesse infermiere. La FNOPI si unisce all’appello rivolto a tutti i governi dall’International Council of Nurses (ICN) ad agire con ogni mezzo per impedire e fermare queste palesi azioni di violazione dei diritti umani. Già durante il picco della pandemia, la mancanza di infermieri formati, specie nelle Unità di Terapia intensiva, ha esacerbato le gravi sfide che la sanità e la società afgana hanno dovuto affrontare. Infatti, dopo che i talebani hanno preso il controllo del Paese, sono stati numerosi i professionisti sanitari espatriati, aumentando la pressione sui colleghi rimasti in servizio.
Inaccettabili, per la FNOPI, anche le violenze e le privazioni della libertà a cui sono sottoposti, in Iran, gli infermieri e i medici finiti nel mirino del regime degli ayatollah per aver semplicemente onorato il proprio mandato professionale ed etico, assicurando cure a domicilio ai manifestanti feriti durante i cortei, o mettendo a disposizione degli stessi manifestanti kit di emergenza con garze sterili, siringhe, soluzioni fisiologiche, disinfettanti e panni umidi da applicare sugli occhi irritati dai gas lacrimogeni. Chi cura gli oppositori, tenendo fede al proprio Codice Deontologico, è considerato complice dell’eversione e, per questo, a sua volta un obiettivo della repressione politica. Per i manifestanti, inoltre, sta diventando sempre più difficile farsi curare negli ospedali pubblici, disseminati di agenti di sicurezza e miliziani. Le stesse ambulanze, denunciano i principali sindacati, sembrano diventate dei mezzi di trasporto per poliziotti.
Continua intanto l’esodo di personale sanitario dall’Ucraina. Le misure d’urgenza previste dal decreto “Cura Italia” (che hanno dato la possibilità ai professionisti ucraini di esercitare nel nostro Paese, bypassando le procedure usualmente previste per il personale extracomunitario) hanno costituito una prima, importante risposta di solidarietà e di integrazione, ma in prossimità della scadenza prevista dal decreto stesso, urge una concertazione che coinvolga Ordini e Federazioni nazionali per assicurare, anche nel 2023, la giusta valorizzazione delle professionalità in fuga dalle guerre, salvaguardando, al contempo, i diritti e le richieste degli assistiti.
L’instabilità del quadro internazionale, infine, sta determinando in tutto il mondo una situazione di grande sofferenza per i lavoratori: la crescita continua dell’inflazione mina infatti lo sviluppo economico e professionale del personale sanitario. Per la FNOPI, l’attrattività e la valorizzazione della professione infermieristica – e di tutte le professioni sociosanitarie – devono essere il punto di partenza per dare risposte concrete, nel nuovo anno, alle richieste di un sistema accademico e sanitario al passo con i tempi e adeguato a reggere l’impatto della domanda di salute e assistenza che caratterizzerà gli anni a venire, in Italia e nel mondo.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: