Si porta a conoscenza degli iscritti che oggi pomeriggio giovedi 19/5/2022 l'ufficio resterà chiuso.
Si porta a conoscenza degli iscritti che oggi 28 aprile il Presidente dell'OPI Teramo, dott. Pediconi, ha partecipato al corso aziendale dal titolo "L'operatore socio sanitario nell'integrazione del processo assistenziale ASL Teramo" introducendo l'inizio dei lavori e portando i saluti della Direzione. Ha poi dato un suo contributo con la relazione dal titolo: "Stato dell'arte delle professioni sanitarie il contributo dell'OPI di Teramo". L'evento si è svolto presso l'Aula Convegni - Presidio Ospedaliero G. Mazzini di Teramo
Sulle cause delle epatiti acute gravi nei bambini di cui, secondo gli ultimi dati dell’Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) sono stati segnalati 190 casi in tutto il mondo, non c’è ancora certezza. Tuttavia l’Istituto Superiore di Sanità, in un Primo piano sulla vicenda pubblicato oggi, tende a escludere una connessione tra malattia e vaccinazione contro il Covid: «Diverse considerazioni porterebbero ad escluderla», scrivono gli esperti dell’Iss.
Le considerazioni
Su quali basi l’Iss formula le sue considerazioni?
La prima è che «nella quasi totalità dei casi in cui si è a conoscenza dello status, i bambini colpiti non erano stati vaccinati».
Non solo. Anche l’ipotesi, avanzata da qualche ricercatore, che sia un adenovirus a causare le epatiti «è di per sé improbabile, in quanto questo tipo di virus normalmente non è associato a malattie epatiche. In ogni caso l’adenovirus contenuto nei vaccini a vettore adenovirale anti Sars-Cov-2 utilizzati in alcuni Paesi (in Italia AstraZeneca e Janssen), è geneticamente modificato in modo da non replicare nelle cellule del nostro organismo. Allo stato attuale delle conoscenze quindi, non sembrano biologicamente possibili i fenomeni di ricombinazione tra Adenovirus circolanti e ceppo vaccinale. Questi infatti presuppongono il rimescolamento di geni tra virus mentre questi si moltiplicano, ma questo non è possibile per il vettore utilizzato per la vaccinazione», spiegano.
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Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: