Si avvisano gli iscritti che gli Uffici dell'OPI Teramo resterà chiuso nel giorno 07 Aprile 2023
Per le SOLE URGENZE è possibile contattare telefonicamente:
-Segretario 347 5897354
-Presidente 333 1924816
Aumentare e rafforzare l’organico del personale sanitario, soprattutto nei servizi di emergenza/urgenza; arginare il fenomeno dei cosiddetti ‘medici a gettone’; rendere più attrattivo il lavoro nei reparti di pronto soccorso; consentire agli infermieri di svolgere, a regime, attività libero professionale. Sono solo alcuni degli obiettivi del corposo pacchetto di misure per la sanità, proposto dal ministro Orazio Schillaci e contenuto nel ‘Decreto legge Energia’ approvato il 28 marzo dal Consiglio dei Ministri e in vigore dal 31 marzo 2023.
“Dopo anni di abbandono e di tagli, questi sono i primi passi di una riforma a 360 gradi per la nostra sanità che mira a rimettere al centro il Servizio sanitario nazionale e gli operatori che vi lavorano – dichiara il Ministro Schillaci -. Il Governo conferma la massima attenzione alla salute; siamo al lavoro per rendere più attrattivo il SSN, non solo come gratificazione economica, ma anche con una migliore organizzazione”.
Le misure per la salute
Payback
Fondo a sostegno delle Regioni per limitare l’impatto della norma per il payback sulle aziende fornitrici dei dispositivi medici. Le aziende che non hanno attivato contenzioso o che rinunciano allo stesso versano alle Regioni, entro il 30 giugno 2023, la restante quota rispetto a quella già determinata.
Iva su payback dispositivi medici
Le aziende fornitrici dei dispositivi medici possono portare in detrazione l'IVA determinata, scorporandola dall’ammontare dei versamenti effettuati
Medici a gettone e cooperative
Le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono procedere alle esternalizzazioni una sola volta e senza proroga per l’affidamento di servizi medici ed infermieristici. Questo può avvenire solo in caso di effettiva necessità e urgenza e dopo aver preventivamente verificato l’impossibilità di utilizzare il personale già in servizio, di assumere gli idonei utilmente collocati in graduatorie e di espletare procedure di reclutamento.
L’affidamento, inoltre, può riguardare solo i punti di primo intervento, di pronto soccorso e non può durare più di dodici mesi; la scelta deve ricadere su operatori economici che si avvalgono di personale medico e infermieristico in possesso dei prescritti requisiti di professionalità e che rispettano le disposizioni in materia d’orario di lavoro.
Il personale sanitario che abbia interrotto volontariamente il rapporto di lavoro dipendente con una struttura sanitaria pubblica per prestare la propria attività in regime di esternalizzazione, non può chiedere successivamente la ricostituzione del rapporto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale.
Incremento della tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive nei servizi di emergenza-urgenza
Le Aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale possono ricorrere, per l’anno 2023, alle prestazioni aggiuntive la cui tariffa oraria può essere aumentata fino a 100 euro lordi.
Anticipo indennità di pronto soccorso
Anticipata al 1° giugno 2023 la specifica indennità per chi lavora in pronto soccorso prevista al 1° gennaio 2024.
Misure per il personale dei servizi di emergenza-urgenza
L’obiettivo è garantire la continuità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, facendo fronte alla carenza di professionisti nei servizi di emergenza-urgenza attraverso un ampliamento della platea dei professionisti che possono accedere al servizio e alle procedure concorsuali finalizzate alla stabilizzazione.
chi ha maturato, tra il 1° gennaio 2013 e il 30 giugno 2023, almeno tre anni di servizio anche non continuativo presso i servizi di emergenza-urgenza è ammesso a partecipare ai concorsi per l’accesso alla dirigenza sanitaria del settore, anche se privo del relativo diploma di specializzazione;
fino al 31 dicembre 2025, in via sperimentale, gli specializzandi possono assumere, su base volontaria e al di fuori dall’orario dedicato alla formazione, incarichi libero-professionali, anche di collaborazione coordinata e continuativa, presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri del servizio sanitario nazionale, per un massimo di 8 ore settimanali. Per tali attività è corrisposto un compenso orario, che integra la remunerazione prevista per la formazione specialistica, pari a 40 euro lordi comprensivi di tutti gli oneri fiscali, previdenziali e di ogni altro onere eventualmente previsto a carico dell’azienda o dell’ente che ha conferito l’incarico.
fino al 31 dicembre 2025 il personale, dipendente e convenzionato, operante nei servizi di emergenza-urgenza in possesso dei requisiti per il pensionamento anticipato può chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro da impegno orario pieno a impegno orario ridotto o parziale
Professioni sanitarie
Si abolisce il vincolo di esclusività per il personale infermieristico e le ostetriche.
Specializzandi
Le Aziende e gli Enti del Servizio sanitario nazionale, nonché le strutture sanitarie private accreditate appartenenti alla rete formativa, possono assumere con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, con orario a tempo parziale coloro che, a partire dal terzo anno del corso di formazione specialistica (medici, medici veterinari, odontoiatri, biologi, chimici, farmacisti, fisici e psicologi), regolarmente iscritti, siano utilmente collocati nella graduatoria separata in esito alle procedure concorsuali per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario nella specifica disciplina bandita. Viene eliminato il limite al 31 dicembre 2025 e non è previsto un termine.
Professioni sanitarie con qualifica conseguita all’estero
Fino al 31 dicembre 2025 è consentito il riconoscimento in deroga delle qualifiche professionali sanitarie conseguite all’estero e i professionisti possono esercitare in modo temporaneo presso strutture sanitarie o socio sanitarie pubbliche o private o private accreditate.
Violenza contro gli operatori sanitari e sociosanitari
SI rafforza il sistema normativo penale posto a tutela del personale sanitario, socio-sanitario e ausiliario, prevedendo la procedibilità d’ufficio e l’aumento della reclusione anche in caso di lesioni non gravi o gravissime - da 2 a 5 anni - per chi aggredisce operatori sanitari.
Il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. La ricorrenza richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico.
I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da:
compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione
modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività.
I sintomi e la loro severità possono manifestarsi in modo differente da persona a persona, conseguentemente i bisogni specifici e la necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo. Per questo è fondamentale progettare interventi individualizzati e calibrati su bisogni specifici.
La prevalenza del disturbo è stimata essere attualmente di circa 1 su 54 tra i bambini di 8 anni negli Stati Uniti, 1 su 160 in Danimarca e in Svezia, 1 su 86 in Gran Bretagna. In età adulta i pochi studi effettuati a livello internazionale segnalano una prevalenza di 1 su 100.
Concordemente al dato internazionale, in Italia si stima che 1 bambino su 77, nella fascia di età 7-9 anni, presenti un disturbo dello spettro autistico.
I dati dell'Osservatorio nazionale
In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
Questi dati sottolineano la necessità di politiche sanitarie, educative e sociali atte a incrementare i servizi e migliorare l’organizzazione delle risorse a supporto delle famiglie.
L'Osservatorio Nazionale Autismo, istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità nel 2016, promuove, anche su mandato e finanziamento ad hoc da parte del Ministero della Salute, interventi finalizzati a garantire:
la tutela della salute
il miglioramento delle condizioni di vita
l'inserimento nella vita sociale delle persone nello spettro autistico.
Le iniziative del ministero della Salute
Negli ultimi due anni, il Ministero della Salute ha stanziato oltre 30 milioni di euro per interventi di elevata qualità diretti al potenziamento dei servizi e alla realizzazione di progetti di vita individualizzati.
In forte collaborazione con le Associazioni delle persone autistiche e dei loro familiari, il Ministero della Salute ha orientato le risorse per la realizzazione di iniziative specifiche per la definizione di percorsi differenziati al trattamento, per la promozione delle autonomie (inclusi percorsi per l’inclusione lavorativa e la promozione dell’autonomia abitativa) e per la definizione di un vero e proprio Progetto di vita.
Le strategie operative per implementare le equipe multidisciplinari e i nuclei funzionali sono inclusi nelle Linee di indirizzo elaborate dal Gruppo di Lavoro Nazionale sul Progetto di vita associate al finanziamento specifico promosso dall’Istituto Superiore di Sanità su mandato del Ministero della Salute.
Negli ultimi due anni, sono state ulteriormente valorizzate le risorse per la specializzazione del personale operante nel servizio sanitario e sono stati istituiti corsi specifici per diffondere l’uso di strategie di supporto evidence based dirette ai caregiver.
Proseguono i corsi di specializzazione professionale sulle tecniche basate sull’analisi del comportamento (ABA) e tutte le Regioni sono state chiamate a coinvolgere i propri professionisti nella formazione del personale per la gestione dei problemi del comportamento.
Il rinnovato impegno del Ministero della Salute su questo fronte è documentato anche dalla volontà di rafforzamento di tutte quelle iniziative strategiche che hanno portato, negli ultimi quattro anni, alla formalizzazione di una rete dei servizi educativi della prima infanzia, dei pediatri di famiglia, delle neonatologie e terapie intensive neonatali e delle Unità Operative di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.
Proseguono, infatti, in questa direzione i fondi destinati alle Regioni per l’applicazione del protocollo di sorveglianza del neurosviluppo nel contesto dei bilanci di salute