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Tempo di bilanci e di auguri nella cena di Natale del Collegio OPI

logo-opi-teramo-jpgCon la fine dell’anno è tempo di bilanci per il Collegio OPI della Provincia di Teramo. Va in archivio un 2017 ricco di iniziative attraverso le quali il Collegio che riunisce 2.400 infermieri teramani ha condensato tutte le attività previste dal proprio statuto. Con risultati positivi che soddisfano ampiamente il riconfermato presidente Cristian Pediconi, al secondo mandato, e tutto il Consiglio Direttivo rinnovato a seguito delle recenti elezioni. L’occasione per guardarsi indietro e tracciare le linee guida per il nuovo anno è stata fornita dalla tradizionale cena per lo scambio degli auguri di Natale.
 
Evento centrale nel 2017 dell’opi è stato il convegno dal titolo "La professione infermieristica nella gestione delle emergenze sul territorio", organizzato presso l’Aula Magna dell’Università di Teramo il 20 e 21 ottobre. Una due giorni ricca di entusiasmo, passione e trasporto per i temi affrontati. Un accrescimento non soltanto personale e professionale ma anche l’opportunità di far nascere collaborazioni future tra istituzioni. Da segnalare la gradita e preziosa presenza al convegno del presidente nazionale dell’opi, Barbara Mangiacavalli, per la prima volta a Teramo.
 
Notevole l’impegno, inoltre, per l’organizzazione di un appuntamento divenuto imprescindibile: i festeggiamenti per la Giornata Internazionale dell’Infermiere. Domenica 7 maggio i professionisti teramani sono scesi in piazza Martiri della Libertà per entrare in contatto diretto con i cittadini. Tante le attività volte alla promozione della salute: stand informativi in cui sono stati offerti servizi gratuiti come il rilevamento dei parametri vitali e la dimostrazione della manovra di disostruzione delle vie aeree. Una manifestazione all’insegna della collaborazione ormai consolidata con i dietisti dell'ANDID, senza dimenticare l’abbraccio ai bambini attraverso l’animazione della Onlus Zupirù Clown.
 
Non sono mancati momenti di informazione e formazione rivolti a specifiche categorie, come quella degli insegnanti. Nello specifico, va ricordata la lezione teorico-pratica sulla gestione del bambino affetto da crisi epilettiche tenuta dal Collegio presso la Scuola Primaria “G. Serroni” di San Nicolò a Tordino, alla quale hanno partecipato le maestre del plesso scolastico.
 
“Sono stati fatti passi avanti nell’organizzazione di eventi indirizzati alla popolazione, con un occhio di riguardo alle opere di beneficenza – commenta il presidente Cristian Pediconi – Una linea che vogliamo mantenere e, se possibile, incrementare anche l’anno prossimo. Uno dei nostri obiettivi principali sarà l’educazione sanitaria dei cittadini. Per quanto riguarda i nostri iscritti, auspichiamo che le istituzioni facciano sempre più in modo che il ruolo dell’infermiere sia riconosciuto e valorizzato all’interno dell’organizzazione sanitaria. Soprattutto in un territorio come il nostro che oggi si presenta ancora fortemente carente di questa importantissima figura professionale”.
 
Resta centrale, in tal senso, la battaglia portata avanti dal Consiglio nazionale della Federazione OPI, ribadita in occasione della riunione dello scorso mese di giugno alla quale ha partecipato anche il presidente provinciale Pediconi: la trasformazione dei Collegi in Ordini. Pertanto l’opi torna a chiedere a gran voce l'approvazione rapida del relativo disegno di legge. “Come ampiamente sostenuto dalla presidente nazionale Mangicavalli – conclude Pediconi – oggi gli infermieri sono professionisti laureati; non ha più senso pertanto mantenere l'obsoleta e anacronistica separazione tra collegi e ordini per delineare forme di rappresentanza professionale e di iscrizione agli albi di appartenenza: gli infermieri, al pari di tutte le altre professioni intellettuali, vogliono una tutela ordinistica”.
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#BASTAUNASEDUTA Dai social alle email personalizzate: professioni sanitarie mobilitate per il Ddl Lorenzin

lorenzin19/12/2017 - I Collegi provinciali OPI in queste ore stanno inviando messaggi a tutti i senatori per la conversione in legge del provvedimento prima della scadenza della legislatura. Sui social impazza l'hashtag #bastaunaseduta
 
Pressing serrato della Federazione nazionale OPI e dei singoli Collegi provinciali sul Parlamento e sul Governo per la calendarizzazione in aula al Senato e la conversione in legge del Ddl Lorenzin prima della scadenza della legislatura. 
 
Dopo l’intervento comune con tutte le altre professioni sanitarie, i Collegi provinciali stanno inviando una raffica di email personalizzate a tutti i senatori, i capigruppo e i presidenti del Senato e della commissione Igiene e Sanità di palazzo Madama con un unico testo: “Il Collegio OPI di …in rappresentanza dei n.…iscritti agli Albi, Chiede che il Ddl 1324-B sia calendarizzato e approvato entro il termine della legislatura. Non è tollerabile ulteriore rinvio, dello stesso, atteso da oltre 10 anni da circa 1 milione di professionisti”. 
 
La Federazione ha intanto intensificato la sua presenza sui social rilanciando sia su twitter che su Facebook l’hastag #bastaunaseduta a cui aveva già aderito anche il presidente della commissione Affari sociali della Camera, Mario Marazziti, oltre che numerose componenti professionali. "In commissione sono bastate meno di tre ore per dare l'ok al testo, quindi #bastaunaseduta di Aula per approvarlo in via definitiva, prima che questa legislatura finisca", il senso dell'appello lanciato da OPI.
 
“Il disegno di legge Lorenzin – ha dichiarato la presidente OPI barbara Mangiacavalli - deve essere calendarizzato e approvato al più presto: non ci sono più ragioni per un ulteriore rinvio, né i professionisti della Sanità italiana sono disposti a perdere l’occasione per veder realizzate novità di cui hanno bisogno e che chiedono da anni e che in questa legislatura si sono concretizzate nel Ddl del ministro”. “Il Ddl Lorenzin – prosegue Mangiacavalli - è necessario non solo alle professioni, ma anche ai pazienti, al nuovo modello di sistema sanitario che si va delineando e a non rimanere indietro rispetto a istanza ormai affermate a livello internazionale”. “Gli oltre 447mila infermieri che la Federazione OPI rappresenta – conclude la presidente OPI - non sono disposti a veder sfumare tutte le opportunità contenute nel provvedimento e chiedono in modo formale e ufficiale con fermezza e decisione al Parlamento di accelerare l’iter del provvedimento che non ha bisogno di ulteriori discussioni, ma solo di una calendarizzazione per un’approvazione tanto veloce, quanto ormai scontata".
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Alta formazione: al via il corso Agenas-OPI

14/12/2017 - Coletto (Agenas): "Una risposta ai cambiamenti che hanno interessato nell’ultimo decennio questa professione e alle nuove funzioni che è destinata a svolgere nell’attuale riorganizzazione dei modelli assistenziali, negli ospedali come sul territorio e nelle cure domiciliari"
 
Prende il via la prima edizione del corso di Alta formazione per dirigenti infermieri organizzato da Agenas e dalla Federazione nazionale dei Collegi OPI. La finalità del corso, della durata di otto mesi, è quella di accrescere e attualizzare le conoscenze, nonché di sviluppare le abilità richieste al personale infermieristico, alla luce del ruolo centrale che è chiamato a svolgere nell’attuale processo di riorganizzazione dell’offerta sanitaria.
 
 
 
“La ferma idea che la formazione sia realmente un motore fondamentale per lo sviluppo del Servizio sanitario” - dichiara il presidente Agenas, Luca Coletto - “si materializza in questo primo corso rivolto alla professione infermieristica. Il percorso, infatti, vuole essere una risposta ai cambiamenti che hanno interessato nell’ultimo decennio questa professione e alle nuove funzioni che è destinata a svolgere nell’attuale riorganizzazione dei modelli assistenziali, negli ospedali come sul territorio e nelle cure domiciliari.”
 
“Il ciclo formativo è un tassello che non poteva mancare nel mosaico della riorganizzazione dell’assistenza sanitaria in cui è impegnata Agenas, in ottemperanza al DM 70 che attribuisce all’Agenzia il coordinamento del processo di revisione delle Reti clinico assistenziali” - dichiara il direttore generale Agenas, Francesco Bevere -. “Mettere il sistema salute nelle condizioni di prendersi cura di una popolazione sempre più longeva, con consequenziale aumento di patologie croniche e disabilità, richiede, parallelamente al lavoro di revisione dei modelli assistenziali, un investimento sul capitale umano, senza il quale non troveremmo la quadra. Oggi partiamo dal personale infermieristico, agevolando percorsi di investimento formativo sui nuovi compiti che dovrà svolgere, come quelli afferenti all’area manageriale e alla valutazione delle performance, in aggiunta a quelle abilità comunicative e di empatia che hanno reso questa professione tra le più vicine al cittadino”.
 
“Il corso Agenas-OPI riconosce e inserisce a pieno titolo i nostri professionisti nel quadro organizzativo-programmatorio delle nuove responsabilità disegnate dal modello di assistenza previsto nel Patto per la Salute” - dichiara Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale dei Collegi OPI. - “La formazione infermieristica ha un ruolo essenziale sia nell’assistenza ospedaliera delineata dai nuovi standard che in quella territoriale e ancora di più come garanzia della necessaria continuità assistenziale oggi poco presente nel panorama delle cure offerte dal Ssn. Per la Federazione” - aggiunge Mangiacavalli - “il corso rappresenta anche la base per quel salto di qualità della formazione che deve puntare dopo la laurea magistrale a realizzare ruoli di management sia gestionale sia clinico, che sono già oggi caratteristica degli infermieri e si codificano proprio in percorsi di alta formazione per disegnare le vere competenze dei nostri professionisti, chiamati a orientare e governare sia i processi assistenziali tipici di una certa area clinica sia le competenze necessarie per realizzarli”.
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