da:www.nursetimes.org
Lo sfogo di Saverio Andreula, presidente di Opi Bari, in merito alla carenza di personale infermieristico.
I dati dell’ultimo rapporto Fnopi parlano chiaro: con circa 6mila unità che mancano all’appello la Puglia è tra le regioni che palesa la maggior carenza di infermieri, seconda solo a Campania e Lombardia. Una criticità che rischia di mettere in ginocchio il sistema sanitario regionale, con conseguenze immaginabili sulla qualità dell’assistenza fornita ai cittadini.
Sul tema è intervenuto, tra gli altri, Saverio Andreula, presidente di Opi Bari: “I dati sono decisamente sconfortanti. La carenza di infermieri in Italia, e in particolare in Puglia, non è mai stata così grave. Senza un deciso e immediato cambio di rotta, è a rischio la garanzia di sicurezza delle cure”.
Significativo l’esempio del Policlinico di Bari, dove le turnazioni di personale nelle sale operatorie prevedono spesso la presenza di appena due infermieri e un oss per intervento. “Ciò che avviene nel più grande nosocomio pugliese – continua Andreula – è emblematico. La carenza di infermieri e oss, profili indispensabili per erogare prestazioni sanitarie e sociosanitarie, è drammatica rispetto ai posti letto e alle prestazioni mediche, soprattutto chirurgiche, erogate all’utenza. Allo stato attuale è impossibile garantire prestazioni in sicurezza”.
Ricordiamo a tutti gli iscritti che la cancellazione dall'Ordine delle professioni Infermieristiche (OPI) non è subordinata al pensionamento, questo
perchè l'attività infermieristica in tutti i suoi risvolti potrebbe essere esercitata anche succesivamente.
La cancellazione dall'Ordine deve essere esercitata attraverso apposita modulistica, la segreteria amministrativa rimane a disposizione per qualsiasi delucidazione.
di Angelica Migliorisi29 febbraio 2024
Il 29 febbraio è la Giornata internazionale delle malattie rare e la storia di Alessandro, malato di atrofia muscolare spinale, è quella di tante persone che come lui hanno dovuto combattere fin dall’infanzia per vedersi riconoscere i propri diritti. In Italia, ogni anno nascono circa 40-50 bambini con l’atrofia muscolare spinale, che rappresenta la più comune causa genetica di morte infantile. Il Ministero della Salute stima che nel nostro Paese oltre 2 milioni di persone convivano con una malattia rara. E ad oggi sono oltre 6 mila le malattie classificate come “rare”.
Vai alla testimonianza di Alessandro