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Polizia di Stato: nel nuovo bando per le progressioni di carriera infermieri laureati e iscritti all'Albo

03/07/2018 - La legge 3/2018 (legge Lorenzin) entra a pieno titolo nella Polizia di Stato (finora non era mai avvenuto un riconoscimento formale delle leggi che regolano l’accesso al Ssn) e lo fa riconoscendo il titolo abilitante, ma soprattutto la necessità di obbligo di iscrizione all’albo per esercitare la professione
 
Bando del ministero dell’Interno per un concorso interno legato alle progressioni in carriera  in Polizia: ci sono 153 posti da infermiere (e otto per altre professioni sanitarie oltre ad altri 146 posti in discipline diverse da quelle sanitarie), stavolta con requisiti tutti nuovi: “Per i soli profili professionali del settore sanitario, il prescritto titolo abilitante all'esercizio della professione tecnico-scientifica e la relativa iscrizione all'albo professionale. In attesa dell'implementazione dei diciassette albi professionali di cui all'art. 1, comma 1, dalla lettera a) alla lettera q), del decreto del Ministro della Salute 13 marzo 2018, i candidati interessati potranno partecipare al concorso, con riserva, dichiarando di aver presentato la domanda di iscrizione all'albo professionale di riferimento”.
 
La legge 3/2018 (legge Lorenzin) entra a pieno titolo nella Polizia di Stato (finora non era mai avvenuto un riconoscimento formale delle leggi che regolano l’accesso al Ssn) e lo fa riconoscendo il titolo abilitante, ma soprattutto la necessità di obbligo di iscrizione all’albo per esercitare la professione.
 
Un riconoscimento chiaro fin dalle premesse del bando firmato dal Capo della Polizia, quando già nei “visto” inziale è citato “il decreto del ministro della Salute 13 marzo 2018, recante "Costituzione degli albi delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione", quello cioè di applicazione della legge 3/2018.
 
Una promessa mantenuta quindi - oltre al necessario adeguamento a una legge dello Stato - fatta alla Federazione nei numerosi incontri avuti dalla presidente, Barbara Mangiacavalli, con i vertici del ministero e ribadita anche nei convegni sull’infermieristica militare e della Polizia di Stato  organizzati dall’allora OPI, prima che proprio la legge 3/2018 la trasformasse in Fnopi.
 
“Gli infermieri – ha affermato all’ultimo incontro Fabrizio Ciprani, Direttore centrale di sanità della Polizia di Stato – sono riusciti a fare quello che i medici non hanno ancora fatto: realizzare un tavolo permanente tra mondo sanitario militare e civile. L’incontro tra i professionisti di questo settore e il legame forte con OPI (ora Fnopi) è lo specchio di questi tavoli interistituzionali”.
 
“I colleghi che operano in questi settori – aveva affermato in quella occasione la presidente della Federazione Barbara Mangiacavalli – sono preziosi sia per il loro ruolo di difesa della salute ad alto livello, ma anche perché tra i loro compiti istituzionali c’è quello della difesa del suolo su cui viviamo. Le loro competenze avanzate hanno caratteristiche diverse da quelle degli ospedali pubblici e la loro crescita fa parte anche della nostra storia ed è importante perché si possa anche attraverso lei, guardare nel futuro”,
 
E da ora in poi faranno parte della categoria professionale a tutti gli effetti.
 
Finora infatti, come ha spiegato proprio in uno degli incontri organizzati dalla Federazione sugli infermieri di Polizia e il loro inquadramento per riconoscerne meriti e formazione il Revisore tecnico infermiere Maurizio Bellini, gli infermieri erano inquadrati con un DPR del 1982 e il loro livello, anche economico, va da quello di un possessore di terza media fino al massimo di un diplomato. Per di più non è prevista l’iscrizione all’albo, anche se, ha spiegato Bellini, gli infermieri di Polizia sono tutti iscritti perché “ci sentiamo di appartenere al mondo degli infermieri italiani”.
 
Ora per l’iscrizione all’albo prevista anche dal bando della Polizia, la legge 3/2018, che ne prevede l’obbligatorietà per l’esercizio della professione a qualunque titolo sia, richiede ovviamente i corsi universitari e il titolo di laurea.
 
Quindi, con il riconoscimento della legge 3/2018 gli infermieri di Polizia lo sono a tutti gli effetti con uguali titoli e riconoscimenti – come prevede la legge – dei loro colleghi del Ssn.
Pubblicato in Visto da Noi
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Gli OPI della Toscana ai cittadini: "Ecco perché nell'emergenza si deve essere tranquilli con gli infermieri"

ambulanza 118Gli Opi della Toscana hanno scritto ai cittadini della Regione per spiegare che nell'intervento infermieristico in emergenza non c’è alcun rischio: l’infermiere è laureato, con master, specializzazioni e si forma continuamente, tanto che molti corsi di emergenza urgenza ai quali partecipano anche i medici hanno come formatorigli infermieri
 
Gli Ordini delle professioni infermieristiche della Toscana sono stanchi delle polemiche politiche e interprofessionali sulla rilevanza e l’appropriatezza dell’intervento infermieristico nell’emergenza e visto che il fine di chi alimenta le polemiche è allarmare i cittadini che hanno bisogno di cure perché, magari, siano loro a prendere posizione, hanno deciso   tutti insieme di rivolgersi proprio a questi.
 
E lo fanno per spiegare che non solo non c’è alcun rischio, ma che, anzi, l’infermiere è la soluzione milgiore in certi contesti (quelli in cui e scelto, appunto) non solo per la sua capacità umana di essere vicino alle persone, ma perché ha dietro le spalle a sorreggerlo  laurea, master, specializzazioni e perché si forma continuamente soprattutto in questo settore, tanto che moltissimi corsi di emergenza urgenza, ai quali partecipano anche i medici, hanno come formatori proprio gli infermieri.
 
Ma non solo.
 
Ecco di seguito la lettera degli OPI toscani ai cittadini
 
 
 
“Caro cittadino...vogliamo dirti una cosa importante.
 
Avrai spesso letto notizie allarmanti  che ti avvertono di quanto tu sia in pericolo se avrai meno medici e più infermieri nella rete del 118 a soccorrerti. Ma vedi, purtroppo, sulle questioni di sanità che leggi sui giornali spesso ci sono dietro contrasti politici e professionali e  pochi contenuti che fanno delle semplificazione, e spesso della distorsione, la loro forma principale.
 
È assolutamente comprensibile che si porti avanti istanze di varia natura, meno lo è quando, per farlo, si gioca a compromettere l'immagine di una professione, come a volte accade con quella infermieristica sul campo del 118.
 
Ecco, questo sì che è davvero pericoloso per la salute perché lede un principio di cura importante: la fiducia reciproca.
 
È meglio un mezzo di soccorso con medico o con infermiere?
 
Ecco la risposta che non leggerai mai: “dipende.” Da cosa? Dalla distribuzione dei mezzi, dalla distribuzione delle professioni, dalla distribuzione dei pronto soccorso (e da che tipo di pronto soccorso sono), dalla distribuzione degli ospedali (e che tipo di ospedali sono) rispetto ad una determinata aerea e casistica ad esempio. In sanità non esiste un meglio o peggio, ma esiste un “appropriato”. In certi contesti è più appropriato avere un mezzo con infermiere, in altri con medico, in altri con entrambi, in altri con volontari. Caro cittadino: non è quasi mai meglio o peggio in senso assoluto ma “dipende”.
 
Quello che però devi sapere è che l’infermiere è un professionista laureato e che per lavorare sui mezzi di soccorso avanzati ha conseguito master, specializzazioni e si forma costantemente. Devi sapere che tantissimi corsi di emergenza urgenza, ai quali partecipano anche i medici, vedono formatori proprio gli infermieri. Devi sapere che fin dal 1992 un Decreto del Presidente della Repubblica attribuisce responsabilità al personale infermieristico  nell’ambito dei protocolli della Centrale 118, della ricezione, registrazione e selezione delle chiamate, nella determinazione dell’apparente criticità dell’evento segnalato, nella codificazione delle chiamate e delle risposte.
 
Devi sapere che il  DM 17/12/2008  definisce le tipologie di mezzi di soccorso che prevedono ,oltre all’autista,  nel mezzo di soccorso avanzato O Infermiere O medico O entrambi.  Decreto  avvalorato dal DM 70 /2015 oltre che da interpretazione autentica del 20/05/2017.
 
Devi sapere che la Raccomandazione n.15 del ministero della Salute del Febbraio 2013 afferma che nei servizi di emergenza/urgenza l’ obiettivo sia quello di garantire prestazioni immediate agli utenti che presentano alterazioni delle funzioni vitali tali da compromettere potenzialmente e gravemente lo stato di salute e non di una diagnosi medica che è certamente fondamentale e necessaria ma che arriverà subito dopo.
 
Perché se avrai bisogno di un intervento in emergenza avrai bisogno prima di ogni altra cosa di una pronta stabilizzazione e supporto vitale.
 
Devi sapere che l’infermiere non opererà comunque mai da solo ma sarà sempre in rete con tanti altri professionisti e non perché ha bisogno di “controllo” ma perché un sistema che funziona, funziona bene solo in equipe.
 
Devi infine sapere che esistono protocolli e procedure molto chiare e che niente è lasciato al caso e che in tutto il mondo il soccorso territoriale prevede quasi solo infermieri se non addirittura personale tecnico specializzato.
 
Ecco, caro cittadino. Devi sapere tutto questo. Che gli infermieri sono dei professionisti validi e competenti e che mai vorrebbero farsi coinvolgere in queste bagarre che sembra parlino di 118 ma in realtà parlano di altro  e che intraprenderanno tutte le azioni del caso per chi si ostinerà a far saltare il rapporto fiduciario con voi.
 
Mettere in discussione un'organizzazione va bene, lo facciamo anche noi nel vostro interesse, ma che non lo si faccia ai danni di una professione. Questo no!
 
A vostra disposizione per garantire il vostro diritto alla salute, sempre”.
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GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'INFERMIERE

13 maggioL'Opi di Teramo, in occasione della Giornata dell'Infermiere che ricorre ogni anno il 12 Maggio, è lieta di riproporre l'iniziativa "L'Infermiere al fianco dei Cittadini" che si terrà Domenica 13 maggio a Piazza Martiri.
A partire dall ore 9, grazie alla collaborazione del 118 di Teramo, verranno eseguite lezioni pratiche sulla disostruzione delle vie aeree (Manovra di Heimleich); inoltre verranno distribuite informazioni sulle apnee notturne e l'uso della C Pap.
Porteranno il loro contributo alla giornata anche l'ANDID (Associazione Nazionale Dietisti),la FIDAS e l'ASIA (Associazione Stomizzati Incontinenti Abruzzesi).
Ad allietare la giornata per i più piccoli come ormai è di consuetudine  ci sarà l'Associazione Zupirù Clown.
Vi aspettiamo numerosi.
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