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Mangiacavalli: vi spiego perché l’Inghilterra sta assumendo così tanti infermieri italiani

mangiacavalliDurante il convegno del 12 dicembre, promosso dal Collegio Infermieri di Salerno in sinergia con il Coordinamento interregionale Campania-Molise-Basilicata, la presidente degli infermieri italiani ha espresso un giudizio complessivo sulle competenze specialistiche e occupazione infermieristica.

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Infermieri, competenze all'europea: linee guida EFN

 

16/12/2015 - Il documento descrive le linee guida elaborate dall’EFN per l’attuazione dell’Articolo 31 all’interno dei programmi nazionali di formazione degli infermieri ai fini del riconoscimento delle competenze previste dalla Direttiva 2005/36/CE, modificata dalla Direttiva 2013/55/CE. IL TESTO ITALIANO DELLE LINEE GUIDA
 
Il Governo Italiano ha approvato di recente lo schema di Dlgs di riconoscimento delle qualifiche professionali recependo la direttiva 2013/55/UE che introduce anche la tessera sanitaria (VEDI) e che in prima battuta riguarda cinque professioni regolamentate, tra cui in prima linea gli infermieri. E il gruppo sulle competenze della  European Federation of Nurses Associations (Efn) ha confrontato l’Allegato V della direttiva come modificato dal nuovo provvedimento e lavoro dopo un’ampia discussione tra le principali parti interessate e aver analizzato le problematiche correlate, tra cui la necessità di concordare i metodi per misurare se le competenze siano state raggiunte e il bisogno di formare personale in grado di valutare la loro applicazione all’interno delle istituzioni formative, ha messo a punto le nuove linee guida  per l'applicazione dell'articolo 31 ai fini del riconoscimento delle competenze previste dalla Direttiva 2005/36/CE, modificata dalla Direttiva 2013/55/CE.
 
Tre i cardini su cui si è articolato il lavoro:
 
confrontare l’EFN Competency Framework con le competenze già contenute nell’Articolo 31 e sviluppare una linea guida per l’attuazione dell’articolo 31 e dell’Allegato V (competenze e contenuto) all’interno dei programmi formativi nazionali infermieristici, da sottoporre all’Assemblea generale dell’EFN.
valutare quali parti interessate (stakeholders) l’EFN e le sue associazioni membro devono coinvolgere nella progettazione del framework in modo da ottenere una ottimale applicazione e l’adesione alla Direttiva.
identificare tutte le problematiche che possono ostacolare o rendere più difficile l’attuazione delle competenze previste nei programmi formativi nazionali.
 
Alla fine, le linee guida cercano di integrare le otto competenze, così come espresse nell'articolo 31 della Direttiva 2013/55/CE, con l’elenco delle discipline per la formazione infermieristica descritte nell’allegato V, implica la messa in atto di un processo di riflessione logica e graduale. Questo processo inizia con le otto competenze, a cui segue l'identificazione delle relative aree di competenza e prosegue con la scomposizione delle competenze secondo ciascuna area di competenza, descrivendo cosa ci si aspetta di raggiungere con le competenze, la formazione che serve trasmettere con i curricula e si conclude con l’elenco degli obiettivi di apprendimento potenziali che dovrebbero dimostrare l’acquisizione di tali competenze
 
Il punto di partenza è rappresentato dalla relazione tra le otto competenze dell’articolo 31 della Direttiva 2013/55/CE (dalla A alla H) e le aree di competenza (Competency Areas, CA) dell’EFN Competency Framework, che includono le seguenti: 
 
CA 1: Cultura, etica e valori 
CA 2: Promozione della salute e prevenzione, guida ed educazione 
CA 3: Processo decisionale 
CA 4: Comunicazione e lavoro in team 
CA 5. Ricerca, sviluppo e leadership 
CA 6. Assistenza Infermieristica 
 
Queste competenze fondamentali comprendono, a loro volta, altre sotto-competenze, che devono orientare lo sviluppo di obiettivi di apprendimento da raggiungere mediante i contenuti del curriculum teorico e pratico, per consentirne la valutazione.
 
La formazione dell’infermiere responsabile dell'assistenza generale infermieristica deve fornire – spiegano le linee guida - garanzie che la persona in questione abbia acquisito le seguenti conoscenze e abilità: 
 
a) Conoscenza approfondita delle scienze sulle quali si fondano le scienze infermieristiche generali, compresa una sufficiente conoscenza della struttura, delle funzioni fisiologiche e del comportamento delle persone sane e malate e del rapporto tra stato di salute e ambiente fisico e sociale dell’uomo. 
 
b) Conoscenza sufficiente della natura e dell'etica della professione e dei principi generali riguardanti la salute, dell'assistenza e della professione infermieristica. 
 
c) Adeguata esperienza clinica; tale esperienza dovrebbe essere scelta per il suo valore formativo, dovrebbe essere acquisita sotto la supervisione di personale infermieristico qualificato e in sedi in cui il numero di personale adeguatamente preparato e di attrezzature siano appropriati per l'assistenza infermieristica dei pazienti. 
 
d) Capacità di collaborare alla formazione pratica di altro personale sanitario e acquisizione di esperienza lavorativa con questo personale. 
 
e) Esperienza di lavoro con membri di altre professioni nel settore sanitario 
 
E il possesso della qualifica formale di infermiere responsabile dell'assistenza infermieristica generale deve provare che il professionista in quesitone sia capace di applicare almeno le seguenti competenze, indipendentemente dal fatto che la formazione abbia avuto luogo presso università, istituti di formazione superiore di un livello riconosciuto equivalente o scuole professionali o mediante programmi di formazione professionale per infermieri: 
 
A. Diagnosticare in modo autonomo l'assistenza infermieristica richiesta utilizzando le attuali conoscenze teoriche e cliniche, nonché pianificare, organizzare e attuare interventi assistenziali infermieristici nel trattamento dei pazienti, in base alle conoscenze e alle abilità previste ai punti (a), (b) e (c) precedenti, al fine di migliorare la pratica professionale. 
 
B. Lavorare in modo efficace con gli altri operatori sanitari, compresa la collaborazione alla formazione pratica del personale sanitario sulla base delle conoscenze e abilità acquisite in conformità alle lettere (d) e (e) precedenti. 
 
C. Facilitare alle persone, alle famiglie e ai gruppi (empower), l’acquisizione di stili di vita sani e abilità di self-care, sulla base delle conoscenze e delle abilità acquisite come dai punti (a) e (b) precedenti. 
 
D. Iniziare in autonomia interventi immediati per preservare la vita e portare avanti tali misure in situazioni di crisi o catastrofi. 
 
E. Consigliare, istruire e sostenere in modo autonomo gli individui e i loro familiari che hanno bisogno di assistenza. 
 
F. Garantire e valutare in modo autonomo la qualità dell'assistenza infermieristica. 
 
G. Comunicare in modo completo e professionale collaborando con gli altri professionisti in ambito sanitario. 
 
H. Verificare la qualità dell’assistenza prestata al fine di migliorare la propria pratica professionale di infermieri di assistenza infermieristica generale. 
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Slovacchia: Dimissioni di massa e mancati accordi salariali, infermieri sul piede di guerra

Non si ferma il “caldo inverno” della sanità slovacca. Dalla fine di novembre a oggi sono quasi 1000 fra infermieri, ostetriche, tecnici e operatori sanitari che, a seguito della mancato accordo sugli adeguamenti salariali, hanno presentato un preavviso di dimissioni.

Riprendendo la notizia dal quotidiano online Buongiorno Slovacchia la protesta è partita da Zilina: un gruppo di 200 infermieri ha rassegnato le dimissioni dall’Ospedale cittadino, a cui sono seguite in breve tempo quelle dell’Ospedale Louis Pasteur di Kosice (64 dimissioni), dell’Ospedale Universitario di Trnava (106) e degli ospedali di Poprad (130), Bojnice (92) e Presov (382). Le dimissioni presentate entro la fine di novembre, se non ritirate, porteranno all’effettivo abbandono del lavoro alla fine di gennaio 2016, creando senz’altro un vero e proprio caos nella sanità slovacca.

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Area disabili sensoriali

Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.

 

Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:

 

  1. una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi
  2. una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti

Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.

Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.

 

 

Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.

 

 

Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.

 

In particolare:

 

  • il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;

  • I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;

  • Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.

DOCUMENTI INFERMIERISTICI CONTENUTI NEL TESTO IN BRAILLE, NELL’AUDIO PER NON VEDENTI, NEI VIDEO NELLA LIS:

 

  • Profilo Professionale DM 739
  • Profilo Professionale dell’Infermiere Pediatrico
  • Codice Deontologico dell’Infermiere
  • Patto Cittadino Infermiere
  • Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato
  • Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti
  • Giuramento dell’Infermiere
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  • Legge Gelli 24/2017
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