"L'articolo di ieri su la Nazione,a firma di Laura Provitina, relativo ad alcune novità per gli utenti della Sanità spezzina, ha suscitato nella categoria alcune perplessità per un paio di passaggi piuttosto oscuri. Così come viene sommariamente descritta, infatti,la attività degli ambulatori dei codici bianchi non pare includere la figura dell'infermiere che, nelle città italiane che hanno attivato questa modalità, è certamente presente: si effettuano infatti medicazioni e si somministrano farmaci, attività per le quali la responsabilità è infermieristica. Inoltre, si annuncia l'imminente arrivo della figura dell'infermiere dell'accoglienza, che in realtà già agisce da diversi mesi presso il S.Andrea con buon riscontro da parte dell'utenza. Nei pronto soccorsi normalmente intasati questa figura (di recente introduzione, con modalità diverse da Regione a Regione, e perfino da ASL ad ASL) attua un collegamento fra ''dentro'' e ''fuori'', riuscendo a dare prima di tutto informazioni professionali a familiari in attesa di sviluppi (spesso i tempi degli accertamenti diagnostici sono necessariamente lunghi)..... vai all'articolo
Di seguito la posizione del Collegio OPI di Teramo in merito alla vicenda “Blood Exchange”:
"In merito alla vicenda giudiziaria che vede coinvolto un infermiere dell'ospedale di Giulianova, raggiunto da misura cautelare emessa dai magistrati del Tribunale di Teramo a seguito di indagine condotta dalla Polizia Stradale di Giulianova, il Consiglio Direttivo del Collegio OPI di Teramo, in qualità di ordine rappresentativo della professione infermieristica, si ritiene parte lesa dall'operato illecito contestato al professionista sanitario". E' il pensiero del presidente del Collegio, Cristian Pediconi.
"Da accertamenti immediatamente posti in essere, risulta che il collega coinvolto non è iscritto a questo Collegio provinciale, ma al Collegio della provincia di origine. Circostanza che, nel rispetto delle decisioni dell'Autorità Giudiziaria e delle norme in vigore, attribuisce al Collegio OPI al quale l'indagato è iscritto la valutazione sui provvedimenti da adottare nell'ambito del proprio potere disciplinare. A tal proposito, ricordiamo a tutti gli infermieri che l'albo di riferimento al quale perfezionare l'iscrizione è quello della provincia in cui si hanno il domicilio lavorativo e la residenza".
E conclude: "Dispiace apprendere notizie di questo tenore che rischiano di danneggiare agli occhi dei cittadini l'immagine di una professione che viene svolta dalla stragrande maggioranza dei nostri iscritti in assoluta onestà e correttezza, come gli innumerevoli attestati di stima e gratitudine degli utenti della sanità quotidianamente stanno a confermare. Il Consiglio Direttivo del Collegio OPI di Teramo, recentemente rinnovato, continuerà a vigilare sul rispetto dei doveri deontologici dei propri iscritti, al fine di garantire sempre il massimo livello di assistenza alla popolazione".
26/10/2017 - L'INTERVENTO - Un'esperienza innovativa per la professione raccontata dal direttore delle Professioni sanitarie.
L’individuazione dei responsabili organizzativi delle Case della Salute, si inserisce nel progetto complessivo dell’Azienda di sviluppo e potenziamento delle Case stesse. In ogni Casa della Salute si sviluppano le funzioni infermieristiche relative agli ambulatori infermieristici, alla presa in carico della cronicità, all’accoglienza e orientamento sanitario, oltre a rimanere punto di riferimento per l’assistenza domiciliare integrata e il supporto alla specialistica ambulatoriale. L’organizzazione delle Case della Salute deve consentire il mantenimento e lo sviluppo della qualità delle risposte ai cittadini attraverso la promozione del lavoro di equipe, un’organizzazione creativa, orientata alla soluzione dei problemi, ai progetti, alla personalizzazione, che facilita la diffusione di informazioni e l’apprendimento dei suoi membri. Le linee guida regionali identificano nel responsabile organizzativo, la figura di riferimento per il coordinamento del board gestionale organizzativo operante nelle Case della Salute. L’individuazione dei professionisti nella nostra Azienda che inizieranno questo importante percorso, si è realizzata attraverso un “corso-selezione” che prevedeva formazione specifica e attinente, oltre ad un project work finale. I coordinatori infermieristici che hanno partecipato alla selezione, sono stati protagonisti di un vero e proprio concorso di idee sul nuovo ruolo, oltre a definire i percorsi di assistenza d’iniziativa per le principali patologie croniche. Si è parlato di Group Care, di strategie di comunicazione, di sviluppo professionale, di educazione terapeutica, di promozione della salute, coinvolgimento delle comunità, di empowering leadership, di Guided Care….e tanto altro. Un titolo per tutti: “ La Casa della Salute ti progetta una vita sana”. Dal mese di novembre i responsabili organizzativi inizieranno la loro attività nelle Case della Salute, una nuova sfida per le professioni sanitarie, ma soprattutto una grande opportunità per creare “salute diffusa e partecipata”.
A cura di Mirella Gubbelini – Direttore delle Professioni Sanitarie Azienda USL di Piacenza