«Per migliorare attrattività e fidelizzazione occorre intervenire su più livelli: istituzionale, attraverso politiche coordinate di reclutamento e formazione; organizzativo, tramite modelli flessibili di selezione e inserimento; professionale, valorizzando la leadership infermieristica e le opportunità di crescita. Le aziende sanitarie, sebbene operino in un quadro normativo vincolante, dispongono di margini strategici per innovare i processi di gestione delle risorse umane e rafforzare il senso di appartenenza dei professionisti». È questo uno dei passaggi più significativi che il 26° Rapporto OASI dedica alla professione infermieristica, ritenuta uno dei cardini dell’intero sistema salute italiano. Alla presentazione ufficiale, per la FNOPI, è intervenuto il tesoriere nazionale Carmelo Gagliano.
Un SSN “con la coperta corta”
Il Rapporto dell’Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario Italiano (OASI), presentato dal Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale (Cergas) della SDA Bocconi School of Management, fotografa un Servizio sanitario nazionale con la «coperta corta, tra bisogni crescenti e risorse limitate». Lo studio smonta tre “narrazioni consolatorie” che dominano il dibattito pubblico – più risorse, più efficienza, meno liste d’attesa – evidenziando come queste soluzioni offrano risposte parziali ed evitino il nodo centrale: in un contesto di risorse limitate e domanda non governata, il SSN deve individuare priorità chiare. La sostenibilità dell’universalismo passa necessariamente da un percorso di profonda riallocazione delle risorse, valorizzazione del personale e dall’identificazione delle priorità di intervento, definendo chi viene prima, con quali servizi e con quale intensità assistenziale.
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Per saperne di più: https://cergas.unibocconi.eu/oasi-2025