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Nuove sfide e nuove opportunita' nella terapia del diabete: ospedale e territorio si confrontano tra linee guida e nota 100

DESCRIZIONE DEL CONGRESSO
2 - linee guida - protocolli - procedure.
SPECIFICHE EVENTO
Acquisizione competenze di sistema:L’incidenza delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino mici è in aumento nella maggior parte dei paesi del mondo: in italia è medio-alta. colpiscono prevalentemente i giovani ed hanno un negativo impatto sulla qdv dei pazienti. La gestione clinica è complessa nell’iter diagnostico e nelle scelte terapeutiche. ai pazienti viene offerta un’assistenza non uniforme sia a livello locale che nazionale e ciò comporta disorientamento nei confronti delle nuove strategie terapeutiche. Da diversi dati emerge che spesso i pazienti con mici non ricevono una gestione ottimale della loro malattia. negli ultimi 20 anni si sono resi disponibili nuovi farmaci, tra cui i farmaci biologici e più di recente le piccole molecole. Tuttavia, le diverse strategie terapeutiche in uso non sono sempre supportate da evidenze scientifiche. lo scopo del corso è fare un bilancio dell’uso oramai ventennale dei farmaci biologici, di analizzare e discutere se abbiano modificato il decorso clinico delle mici.

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Vulnerabilità e cura in epoca Covid: esperienze e prospettive per una salute mentale di comunità

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Vi segnaliamo: In Italia mancano 70mila infermieri, le richieste di Fnopi

opi-teramo-infermieri-carenzaUn documento redatto e diffuso della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche presenta i numeri delle carenze di infermieri in Italia. Si sottolineano i sacrifici fatti in pandemia e si elencano una serie di richieste alla politica

 

Sono tra coloro che hanno pagato il prezzo più alto a causa del Covid, nonché figure centrali per il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr. Eppure nel nostro paese sono ancora troppo pochi. Oggi in Italia mancano circa 70mila infermieri, il 45% al Nord, il 20% al Centro e il 35% al Sud. Troppi per far fronte alle esigenze del nostro Servizio sanitario nazionale e per garantire agli infermieri attivi condizioni di lavoro giuste e adeguate. Questi sono alcuni dei dati e delle considerazioni contenute in un documento redatto e diffuso della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi).

In Italia il rapporto infermieri-abitanti è al di sotto della media Ocse


Rispetto alla situazione internazionale, il rapporto infermieri-abitanti in Italia è di 5,5-5,6 infermieri ogni mille abitanti. Si tratta di «uno dei più bassi d’Europa secondo l’Ocse dove la media raggiunge gli 8,8», spiega la Fnopi.

Quello infermieri-medici, che dovrebbe essere secondo standard internazionali 1:3, è secondo l’Ocse di 1:1,5. La media Ocse è di 2,8, come lo è nel Regno Unito. «La Germania raggiunge i 3,2, la Francia i 3,3, la Svizzera i 4,1,» riferisce la Fnopi.

La pandemia, fa notare la Federazione, attraverso l’iniezione di organici 2020 per far fronte all’emergenza, ha permesso agli infermieri (con circa 8.800 unità in più) di recuperare tutte le perdite subite tra il 2009-2019. Tuttavia, precisa la Fnopi, si tratta di numeri che «non alleggeriscono la carenza o il fabbisogno legato ai nuovi standard del territorio, ma recuperano solo le perdite subite per i tagli legati alle razionalizzazioni di spesa, e comunque azzerano del tutto i numeri già bassi di disoccupazione e sottoccupazione».

 

Covid, in totale 320mila infermieri contagiati, 90 i morti
Gli infermieri, evidenzia ancora la Fnopi, continuano ad essere troppo pochi anche per far fronte ai nuovi standard fissati dal Pnrr e stabiliti nel DM 77 di riorganizzazione dell’assistenza territoriale.

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